Reggio Calabria e il buco di Scopelliti Il Comune rischia la bancarotta
di Gianluca Ursini
Redazione
Un Comune sfrattato «per protratta morosità» dagli appartamenti in locazione ai gruppi consiliari per i quali da anni non paga affitto. Una amministrazione citata in Tribunale con ingiunzioni di pagamento dalle sue stesse società compartecipate per decine di milioni di euro di pagamenti dovuti, in ritardo da oltre 18 mesi, come 9 milioni richiesti dalla Multiservizi (spazzatura) per il mancato pagamento della Tarsu. Persino dall’InpDap, per un prestito concesso a 200 dipendenti comunali dietro cessione del quinto dello stipendio, e mai rimborsati.
Un Comune che si vede intimare dal Tar il pagamento di fatture, rimandate al mittente, della multinazionale del Gas incaricata della metanizzazione. «Un ente al fallimento, che nega ai suoi cittadini il reale stato delle finanze: presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia, perché ci aiuti a fare luce sulle finanze del Comune di Reggio Calabria», dichiara il parlamentare calabrese Marco Minniti.
Perché la “Bologna nera”, quella che per l’ex ministro Gasparri e il suo ex collega Alemanno doveva essere la «vetrina del buon governo della Destra» e dove il neo-governatore calabrese Peppe Scopelliti aveva costruito la sua fama di buon amministratore, è ad un passo dal fallimento.
L’Unità aveva lanciato l’allarme già in marzo riferendo di conti al collasso e rendendo noti dati esclusivi su conti correnti in uso all’amministrazione Scopelliti, presso le locali agenzie del “banco di Napoli”, pignorati su istanza degli avvocati di alcuni debitori.
Un Comune che doveva essere il fiore all’occhiello del Pdl al Sud, e che invece non riesce nemmeno a pagare la mensa degli asili. «Il sindaco Raffa sta pagando i debiti lasciati dall’amministrazione precedente – ribadisce un ex sindacalista Cisl –, quella dell’attuale governatore Scopelliti. Ho qui un sollecito per conto della F.i.s.m, Federazione italiana scuole materne: Palazzo san Giorgio (sede comunale, ndr) è morosa per 650mila euro da un anno.
Con le mense delle scuole materne, vicine al fallimento». Oltre 1.800 bimbi calabresi da un giorno all’altro si possono ritrovare a digiuno. E Il Pd con l’ex assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari e il consigliere Demetrio Battaglia, promette denuncie. «Dopo l’interpellanza di Minniti – commenta Naccari – se il ministro non manderà gli ispettori a verificare, trasmetteremo tutti gli atti (173 istanze di pignoramento e ingiunzioni di pagamento di imprese vicine al collasso) a Corte dei Conti e Procura, per verificare se vi siano gli estremi degli illeciti contabili. Il Bilancio di un ente amministrativo non può essere indicativo, è un atto pubblico, di cui non conosciamo però i dettagli».
«Chiediamo da anni che il Comune presenti un bilancio analitico: mai ottenuto», lamenta Sebi Romeo, Pd in Comune. Ed è mistero sull’entità del debito lasciato da Scopelliti ai reggini: una cifra che secondo i Democratici raggiungerebbe quota 300 milioni contando anche i passivi da operazioni Swap. Per Giuseppe Raffa, sindaco effe-effe, ossia facente funzioni dopo la fuga dell’ex primo cittadino Scopelliti, «abbiamo un problema di liquidità quantificabile in 80 milioni». Per la dirigente della Contabilità Orsola Fallara, forse sono 123. «Ma la Cassa depositi e prestiti – ribadisce Naccari – aveva accordato diverse decine di milioni nel 2009 per rimediare alle ingiunzioni, come i 5 milioni reclamati da Gas Natural per il metano, debiti pagati con un anno di ritardo. E nel frattempo? Forse, c’erano altri buchi da coprire. Per me si tratta di “distrazione di fondi vincolati”». Povero sindaco effe-effe, che al settimanale L’Espresso aveva ammesso: «Dopo 5 mesi, non conosco lo stato dei Conti da me sottoscritti». Perché forse quanto sia grande il buco lasciato da Scopelliti prima di scappare a Catanzaro, non lo sa nemmeno l’ex sindaco.
REGGIO CALABRIA Gianluca Ursini
13 ottobre 2010 pubblicato nell'edizione Nazionale de l'Unità (pagina 21) nella sezione "Cronaca Italia"
13 ottobre 2010 unita reggio
Pubblicato il 12/11/2010
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