La Sezione Regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti riscontra gravi irregolarità

Ed invita il Consiglio Comunale a adottare le necessarie misure correttive

La Sezione Regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti, con deliberazione 607 del 29 novembre 2011, ritenute inidonee le giustificazioni fornite dal Sindaco Arena e dal collegio dei revisori, ha riscontrato nel bilancio di previsione 2011 del Comune di Reggio Calabria  “irregolarità contabili gravi” che ha articolato nei nove paragrafi in cui si sostanzia il proprio provvedimento sanzionatorio. La Corte invita il Consiglio Comunale a “adottare le necessarie misure correttive” e a comunicarle tempestivamente.

La Corte contesta preliminarmente i ritardi nell’approvazione dei documenti contabili e la mancata approvazione del rendiconto 2010. Elenca poi una sequela incredibile di “gravi irregolarità” : l’incremento della spesa corrente di oltre 10 milioni di euro, il disavanzo di oltre 15 milioni di euro degli equilibri di bilancio di parte corrente, l’esistenza di debiti fuori bilancio non ancora riconosciuti ma segnalati dall’avvocatura comunale per un importo superiore a 25 milioni di euro, l’assenza della documentazione giustificativa dell’iscrizione in bilancio di entrate pari a oltre 146 milioni di euro, il presumibile superamento dei limiti di contenimento delle spese, la mancata analisi dello stato delle procedure di Project Financing per 74 milioni di euro che non potrebbe così avere titolo a permanere nel bilancio, debiti fuori bilancio relativi a sentenze esecutive per oltre 13 milioni di euro non riconosciuti e altre passività per un totale superiore a 25 milioni di euro, l’omissione della procedura di ricognizione sulle società partecipate obbligatoria per legge, il mancato seguito alle osservazioni  e ai rilievi mossi sugli strumenti di finanza derivata, la costruzione del bilancio 2011 senza il conteggio delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità per l’anno 2010, mancata approvazione del programma degli incarichi di collaborazione autonoma e violazione delle disposizioni in materia di personale e contrattazione integrativa, irregolarità sull’iscrizione delle entrate derivanti dal piano di alienazione del patrimonio immobiliare.

La Corte dei Conti, presieduta dal presidente Franceschetti,  ha in pratica demolito il bilancio di previsione 2011 del Comune di Reggio. E’ bene ricordare che proprio una nota stampa a firma del presidente Franceschetti era stata utilizzata e strumentalizzata nel suo vero significato nel recente passato per affermare che i conti del Comune di Reggio fossere in regola. Siamo stati aggrediti e derisi allora per avere detto ciò che oggi è scritto in atti e provvedimenti delle autorità pubbliche.  La cronaca successiva ci ha consegnato la perizia della Procura della Repubblica, la relazione degli ispettori del Ministero ed oggi la delibera della Corte dei Conti.

Il provvedimento della Corte dei Conti non è però uno dei tanti ormai atti di censura sulle gestioni finanziarie ed amministrative del Comune. E’ infatti grave in sé in quanto sanziona il bilancio di previsione 2011 approvato il 5 settembre 2011 dall’attuale amministrazione comunale. A nulla vale quindi il tentativo di scaricare sulla precedente dirigente al bilancio ogni responsabilità come avvenuto in tutti questi mesi. Il Bilancio censurato oggi dalla Corte è quello della nuova amministrazione e porta la firma Arena-Cuzzola.

La nuova amministrazione, in buona sostanza, non solo non ha tenuto conto dei rilievi del Ministero del Tesoro e dei periti della Procura ma ha proceduto in proprio a deliberare documenti contabili inattendibili ed irregolari. Invece di risanare ha ampliato il buco di bilancio e così facendo le difficoltà socioeconomiche di un’intera città.

E’ inutile dire che la pervicace decisione delle amministrazioni comunali Scopelliti-Raffa-Arena di occultare la verità dei conti sta facendo sprofondare Reggio in una crisi economica e sociale senza precedenti. Non è per nulla piacevole vedere confermate le proprie valutazioni ma è stato dannoso e sgradevole l’atteggiamento irresponsabile di chi ha negato sinora la verità che oggi si appalesa ulteriormente. Le responsabilità sono chiarissime così come il costo che la comunità deve sopportare perché l’amministrazione comunale ancora, incredibile a dirsi, si ostina a negare l’evidenza. Non essere intervenuti, specie dal 2010 quando le evidenze contabili sono state da noi rese organicamente di dominio pubblico, ha arrecato un danno economico enorme alla città. Ci auguriamo che almeno adesso, nei tempi supplementari, Arena voglia dimostrare un pizzico di buon senso e di rispetto per  i reggini e per le leggi che regolano le funzioni pubbliche. Ci aspettiamo forse ostinatamente, forse per rispetto della funzione che svolge, che il sindaco dimostri di avere a cuore le sorti della città e non quelle dei suoi amici di partito. Soprattutto nei comportamenti e non nella retorica delle celebrazioni si onora la propria funzione e la lezione di Italo Falcomatà.

 Demetrio Naccari Carlizzi

 

 

 

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