Il modello Reggio

Piccola Italia di Antonello Caporale

Repubblica 30/11/2011

Trecentouno sono i milioni di euro iscritti regolarmente a bilancio come debiti. Centossettanta i milioni che non si è riusciti a rubricare bene: debitucci a la carte. Centodue milioni di ulteriori piccole pendenze da stipare nelle varie ed eventuali. In tutto, tenendo a mente che il conto è parziale, Reggio Calabria, città di centonovantamila abitanti, ha sparsi per l’Italia più di mezzo miliardo di cambiali.

In una regione allevata al malaffare la città protagonista della più clamorosa delle retate, esprime in cifre la sua identità pubblica. Se ci fosse un giudice bisognerebbe invitarlo a chiedere conto ai consiglieri comunali. E agli assessori, e ai sindaci che si sono succeduti. Primo fra gli altri, Giuseppe Scopelliti, ora  governatore della Calabria, applauditissimo protagonista della costruzione del “modello Reggio”.

Un momento prima o un momento dopo – fate voi – bisognerebbe però anche convocare i cittadini di Reggio Calabria e farsi dire cosa accade al loro corpo quando giunge nella cabina elettorale.

 

 

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