Così la mafia minaccia gli amministratori locali

Nel 2010 le intimidazioni sono state 212, diciotto ogni mese

Il picco in Calabria, seguono Sicilia e Campania

di Paolo Boccacci - Repubblica

Così la mafia minaccia gli amministratori locali 

NEL 2010 sono state 212 le intimidazioni e minacce mafiose e criminali ai danni di amministratori pubblici e personale della pubblica amministrazione. Una media di 18 casi al mese, una ogni giorno e mezzo  -  censiti dall'Associazione Avviso Pubblico, nel suo rapporto intitolato "Amministratori sotto tiro" presentato nella sede della Provincia di Roma a Palazzo Valentini, con interventi del governatore Nicola Zingaretti, del magistrato della Corte di Cassazione Raffaele Cantone, di Agnese Moro, della figlia di Marcello Torre, Anna Maria, e del presidente di "Avviso Pubblico" Andrea Campinoti.

I 212 casi sono così distribuiti:
• in 145 casi (il 68% del totale) nei confronti di amministratori locali
• in 23 casi (l'11%) nei confronti di personale della pubblica amministrazione
• in 11 casi (il 5%) nei confronti di candidati a ricoprire un ruolo politico
• in 8 casi (il 4%) nei confronti di parenti degli amministratori in carica
• in 6 casi (il 3%) nei confronti di ex amministratori.

A questi ne vanno aggiunti 19 (il 9%) che sono stati registrati come atti vandalici nei confronti di Municipi o uffici comunali.

Ad essere più colpiti dalla violenza e dall'intimidazione mafiosa e criminale sono soprattutto amministratori locali delle regioni meridionali, in particolare:

- Calabria:     87 casi (41% del totale)
- Sicilia:         49 casi (23%)
- Campania:   29 casi (14%)

Non mancano intimidazioni pesanti nei confronti di sindaci, assessori, consiglieri e funzionari della pubblica amministrazione anche in Sardegna (25, il 12% del totale), in Puglia (11, il 5%) e, in numero più limitato, anche in alcuni regioni del Centro-Nord, come il Lazio (5), Liguria (3), Basilicata, Abruzzo e Marche (1 ciascuna).

Esaminiamo la distribuzione provinciale delle minacce e delle intimidazioni all'interno di ciascuna regione. Calabria: la provincia che registra il maggior numero di casi è quella di Cosenza (25), seguita dalle province di Reggio Calabria (22) e di Catanzaro (21). Sicilia: la provincia che registra il maggior numero di casi è quella di Palermo (17), seguita da Agrigento (10), Catania (6) e Caltanissetta (5). Le province di Messina, Ragusa e Trapani fanno registrare 3 casi ciascuna; 2, invece, sono in provincia di Siracusa. La somma delle minacce e delle intimidazioni registrate in provincia di Palermo e Agrigento (27) è superiore alla somma degli altri episodi di intimidazioni nel resto delle province siciliane (22). Nessuna minaccia e intimidazione risulta dalla provincia di Enna; Campania: la provincia di Napoli registra il dato in assoluto più elevato di minacce e di intimidazioni rispetto alle provincie di Caserta, Salerno e Benevento (20 casi contro un totale di 9). Non risultano minacce segnalate nella provincia di Avellino. Sardegna: nell'isola sono le province di Nuoro e di Cagliari quelle dove si registrano il maggior numero di atti intimidatori nei confronti di amministratori locali con, rispettivamente, 9 e 6 casi. Puglia: la maggior parte delle minacce e delle intimidazioni si registra nella provincia di Barletta-Andria-Trani (4) e, in numero inferiore, nelle province di Lecce e di Foggia (2 ciascuno).

I Comuni dove si rischia di più

La situazione appare particolarmente grave in Calabria dove ben il 13,7% delle amministrazioni comunali (56 su 409) hanno subito almeno una minaccia, intimidazione o attentato nel corso del 2010. E il dato diventa ancora più preoccupante nelle province di Crotone e Vibo Valentia, zone caratterizzate dalla presenza di cosche particolarmente violente. Nella prima la percentuale arriva al 18,3% (5 comuni su 27) e nella seconda al 18% (9 comuni su 50). Seguono poi Cosenza (13,5%) e Reggio Calabria (12,3%). Ricordiamo che la Calabria è attualmente la regione più colpita anche dagli scioglimenti dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa (7 comuni commissariati più la Asp di Vibo Valentia), un fenomeno che non poche volte si è incrociato con quello delle intimidazioni. I Comuni dove si sono registrati più casi di intimidazione e di minaccia nel corso del 2010 sono stati quelli di Isola Capo Rizzuto, Sant'Agata d'Esaro (Cs), Fuscaldo (Cs), Rossano (Cs), Catanzaro, Lamezia Terme (Cz), Reggio Calabria.

Anche in Sicilia troviamo percentuali molto alte. Ad esempio nella provincia di Agrigento risulta colpito almeno una volta il 16,3% dei comuni (7 su 43). Segue Caltanissetta col 13,6%. Più casi di intimidazioni e di minacce si sono registrati ad Agrigento, Favara (Ag), Partinico (Pa), Caccamo (Pa), Gela e Niscemi (Cl). Anche in questo caso si tratta di zone dove la mafia dimostra ancora la sua forza. In Campania dato molto significativo per la provincia di Napoli col 13%. In particolare, i fatti censiti in questo rapporto hanno evidenziato minacce e intimidazioni nei comuni di Portici, Castellamare di Stabia, Boscoreale.
In Sardegna si segnalano i comuni di Ottana e di Siniscola, in provincia di Nuoro.

Intimidazioni nella Amministrazioni Commissariate tra il 2008 e il 2010

Episodi di intimidazione e di minacce non sono mancati nemmeno in territori che hanno conosciuto lo scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa.
In Sicilia ne sono stati interessati i comuni di Siculiana (Ag) e Vallelunga Pratamento (Cl); in Campania il Comune di Arzano (Na); in Calabria i comuni di Rosarno (Rc) e Condofuri (Rc); in Puglia i Comuni di Surbo (Le) e Francavilla Fontana (Br); nel Lazio il Comune di Fondi.

Focus sul 2011

La Calabria si conferma anche per il 2011 come la regione dove gli amministratori locali subiscono più intimidazioni e minacce. Nel nostro focus abbiamo registrato 26 episodi. La provincia più colpita è quella di Reggio Calabria (10 casi), seguita da quelle di Crotone (6), Vibo Valentia (4), Catanzaro e Cosenza (3 ciascuno). Da rilevare che nel corso di quest'anno si sono registrate delle intimidazioni e delle minacce nei  confronti di donne che ricoprono il ruolo di sindaco e, in particolare, nei comuni di Isola Capo Rizzuto, Monasterace e Rosarno. In provincia di Reggio Calabria è stato ucciso un consigliere comunale.

In Sicilia registrati 12 casi, la maggior parte dei quali è concentrata nella provincia di Agrigento (8), seguita da quella di Caltanissetta e Palermo. In Sardegna 7 casi, in Puglia 5, in Campania 3. Le minacce nei confronti di amministratori locali e funzionari di pubblica amministrazione si sono registrati anche nel Centro-Nord Italia. In particolare, ancora una volta in Liguria, a Ventimiglia, e per la prima volta in Toscana, nei confronti del sindaco di Follonica (Grosseto), Eleonora Baldi.

 Tipologia di minacce e intimidazioni

- Incendio di auto di proprietà personale o di proprietà degli enti locali
- Incendio dell'abitazione principale o di quella di vacanza
- Incendio di imprese di proprietà di amministratori locali o di loro congiunti
- Invio di buste contenenti lettere minacciose
- Invio di buste contenenti lettere minacciose e proiettili
- Invio di e-mail e fax minacciosi
- Ritrovamento di proiettili davanti l'abitazione privata, al Municipio o alla segreteria politica
- Scritte minacciose o ingiuriose sui muri delle abitazioni o della città
- Scritte minacciose sulla tomba dei congiunti
- Spari all'auto personale
- Spari all'abitazione privata
- Spari alla porta d'ingresso del Municipio
- Danneggiamenti e furti all'interno del Municipio
- Aggressione fisica in luogo pubblico
- Esplosione di ordigno davanti all'abitazione privata, al Municipio o ad altri uffici comunali
- Uccisione di animali domestici (e non) di proprietà personale
- Invio di una testa di animale tagliata dentro uno scatolone presso l'abitazione privata e/o il Municipio
- Ritrovamento di animali uccisi e di parti di essi davanti all'abitazione privata
- Taglio di alberi da frutto (aranci, ulivi, noci) di proprietà privata
- Aggressione fisica.


Intimidazioni e minacce ad Amministratori locali. Casi particolari. Anno 2010-2011

Calabria

1° LUGLIO 2010  -  Isola di Capo Rizzuto (Crotone) Viene incendiata l'auto del responsabile dell'ufficio tecnico del Comune, Agostino Biondi. E' l'inizio di un lungo elenco di intimidazioni contro un'amministrazione fortemente impegnata sul fronte della legalità.

3 LUGLIO 2010 - Isola di Capo Rizzuto (Crotone) Nella notte viene incendiata l'auto del vice sindaco e Assessore al Turismo, Anselmo Rizzo.

5 LUGLIO 2010 - Isola di Capo Rizzuto (Crotone) Nella notte viene incendiata l'auto del sindaco Carolina Girasole. E' la terza intimidazione nei confronti di un'amministrazione che ha dato forti segni di cambiamento sul fronte della legalità attivandosi per la gestione dei beni confiscati (in collaborazione con Libera), nella lotta all'abusivismo edilizio e nella trasparenza degli appalti (in particolare nel settore dei parchi eolici). Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza decide di rafforzare le misure di vigilanza nei confronti degli obiettivi a rischio nel territorio comunale. "Restiamo al nostro posto perché questo è l'impegno che abbiamo preso con gli elettori, però la gente deve stare al nostro fianco", dice il sindaco che è anche vice presidente di Avviso Pubblico.
Il 13 febbraio 2011 viene incendiata l'auto del dirigente ai Lavori pubblici del Comune di Isola Capo Rizzuto (Crotone), Raffaele Muraca.
Il 7 novembre 2011 una misteriosa irruzione notturna nel municipio. Qualcuno si introduce nella sede distaccata che ospita l'ufficio tributi e i servizi demografici. Scassinate alcune porte, aperte gli armadietti ma senza portare via nulla. "E' chiaro che si tratta di un avvertimento", commenta il sindaco, Carolina Girasole, Vice Presidente di Avviso Pubblico.

4 MARZO 2010 - Lamezia Terme (Catanzaro) Un ordigno inesploso viene trovato davanti all'abitazione del candidato a sindaco, Salvatore Vescio, ex assessore provinciale di Catanzaro.

8 MARZO 2010 - Lamezia Terme (Catanzaro) Alcuni colpi di pistola vengono sparati contro un manifesto elettorale di Raffaele Mazzei, candidato al Consiglio comunale.

15 MARZO 2010 - Lamezia Terme (Catanzaro) Un atto vandalico viene compiuto nei confronti della candidata del centrodestra a sindaco della città, Ida D'Ippolito. Sconosciuti sono entrati nella sede della segreteria ed hanno messo a soqquadro il locale, provocando molti danni.

20 MARZO 2010 - Lamezia Terme (Catanzaro). Ignoti sparano sette colpi di pistola contro la casa e le due automobili di Antonio e Salvatore De Biase, padre e figlio, rispettivamente candidato del centrodestra al Consiglio comunale il primo, e componente del coordinamento provinciale del Pdl, il secondo.

24 MARZO 2010 - Lamezia Terme (Catanzaro) Seconda intimidazione nel giro di quindici giorni nei confronti di Salvatore Vescio, candidato a sindaco con una lista civica al Comune. Nella notte gli viene incendiata l'automobile in uso al figlio.

5 MAGGIO 2010  - Lamezia Terme (Catanzaro) Una busta con cinque proiettili e con un messaggio minatorio rivolto al sindaco, Gianni Speranza, al procuratore, Salvatore Vitello, al Presidente del tribunale, Giuseppe Spataro e all'ex sostituto della Dda di Catanzaro, Gerardo Dominijanni viene intercettata al centro meccanografico regionale delle poste di San Pietro Lametino. Il 18 novembre 2009 il sindaco era stato aggredito da una persona nel corso di un incontro nella sala conferenze del Comune, presidiata dai proprietari delle case abusive che l'amministrazione comunale sta abbattendo.

3 AGOSTO 2010  -  Lamezia Terme (Catanzaro) Cinque proiettili di pistola ed una lettera di minacce indirizzata al presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, sono stati bloccati nel centro di smistamento postale di Lamezia Terme. Talarico non È nuovo alle minacce. Il 2 novembre 2006 a Lamezia Terme sconosciuti spararono alcuni colpi d'arma da fuoco contro la sua abitazione. Stesso episodio si verificò due anni dopo quando sconosciuti spararono dei colpi di pistola contro la villetta dove risiede Talarico e la sua famiglia. Il 3 novembre del 2008 un rudimentale ordigno venne fatto esplodere vicino all'abitazione estiva di Talarico in località Ginepri.

13 SETTEMBRE 2010  -   Lamezia Terme (Catanzaro) Una busta contenente due cartucce calibro 9 ed una lettera di minacce con "l'invito" a non spostare personale dall'ospedale, giunge al Commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Gerardo Mancuso.


22 FEBBRAIO 2010  -  Sant'Agata d'Esaro (Cosenza) L'automobile del sindaco, Antonio Bisignani, viene incendiata nella notte da sconosciuti. Già in passato Bisignani e i suoi familiari avevano subito pesanti minacce e intimidazioni. Nei confronti del sindaco, inoltre, erano apparse anche scritte minacciose sui muri del paese. Nel giugno 2009, presso l'ufficio dei vigili urbani, era arrivata una lettera minatoria col disegno di una bara grande col fiocco con la quale tutti i consiglieri venivano invitati a "fare attenzione ai propri figli". Il fratello di Bisignani, esasperato da questa situazione, scrive una lettera ai ministri dell'Interno e della Giustizia, in cui afferma: "Resistere È la parola che viene spontanea a tutti, ma si resiste insieme, con lo Stato in prima fila".

22 GIUGNO 2010 - Sant'Agata d'Esaro (Cosenza) Il Sindaco Antonio Bisignani viene aggredito nella notte da alcune persone mentre esce dalla casa dei genitori. Il sindaco è  ferito a una gamba con una coltellata. Bisignani nell'ultimo anno è stato vittima di diversi atti intimidatori.

29 DICEMBRE 2010  -  Sant'Agata d'Esaro (Cosenza) Persone non identificate si sono introdotte nello studio dentistico del sindaco, Antonio Bisignani, provocando forti danneggiamenti. È l'ennesima intimidazione subita dal primo cittadino che decide di dimettersi. Fanno la stessa cosa altri otto consiglieri di maggioranza. Alle nuove elezioni risulta vincitore Luca Branca, già vice sindaco.

Campania

6 FEBBRAIO 2010 - Portici (Napoli) Fiamme alla porta di casa di Pierino Piro, capo di gabinetto del sindaco di Vincenzo Cuomo. L'amministrazione comunale di Portici è da tempo fortemente impegnata sul fronte della legalità, si è costituita parte civile nei processi contro la camorra e ha deciso di non far pagare le tasse comunali agli imprenditori che non pagano il racket. E' inoltre tra le migliori amministrazioni della regione nella gestione dei rifiuti.

29 GIUGNO - Portici (Napoli). Nell'arco di dieci giorni due lettere di minacce vengono recapitate al sindaco, Vincenzo Cuomo. Il ministero dell'Interno annuncia l'attivazione di misure di protezione.

Sicilia

13 SETTEMBRE 2010  -  Partinico (Palermo) Tre bombe, ad alto potere esplosivo, risalenti alla seconda guerra mondiale, vengono trovate in piazza Duomo. Secondo il sindaco, Salvatore Lo Biundo, i tre ordigni sarebbero stati piazzati "ad arte" da qualcuno.

9 OTTOBRE 2010  -  Partinico (Palermo) Ignoti hanno appiccato il fuoco al portone dell'abitazione e sfondato il vetro dello studio medico di Enzo Briganò, vice presidente vicario del Consiglio provinciale di Palermo.

4 NOVEMBRE - Partinico (Palermo) Incendiata la casa di campagna di Enzo Briganò, vice presidente vicario del Consiglio provinciale di Palermo. La casa è andata completamente distrutta. Già ai primi di ottobre qualcuno aveva dato fuoco al portone dell'abitazione di Briganò, sempre a Partinico, e sfondato con una mazza il vetro del suo studio medico. A Partinico c'è una vera escalation di attentati e così il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Giuseppe Caruso, dispone il potenziamento del servizio di controllo del territorio del comune da parte delle forze dell'ordine. Il 16 novembre si svolge nel paese una fiaccolata contro la mafia, contro le intimidazioni, contro la paura. A scendere in piazza Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Cna, Legacoop e Secolo Ventuno, ma anche i sindacati, la società civile, la Chiesa, le scuole, amministratori, per fare fronte comune contro i clan che proprio qui, alle porte di Palermo, sembrano avere rialzato la testa per spartirsi la torta degli appalti ma soprattutto per accaparrarsi i lavori per la realizzazione del Policentro, una affare da 300 milioni di euro.

8 GENNAIO  -  Caccamo (Palermo). Nel corso della notte viene incendiato il portone di casa di Andrea Galbo, consigliere provinciale e medico veterinario dell'Asp a Termini Imerese, Presidente della Commissione Attività produttive e Pubblica istruzione della Provincia palermitana.
 
18 MARZO  -  Caccamo (Palermo) Appiccato un incendio alla porta di casa dell'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Palermo, Domenico Porretta.

17 SETTEMBRE  -  Niscemi (Caltanissetta) Viene incendiata nella notte l'automobile del Sindaco, Giovanni Di Martino, vice presidente nazionale di Avviso Pubblico. "Non riusciranno a fermarci perché non ci lasceremo intimidire  -  ha affermato Di Martino  -  continueremo ad amministrare con trasparenza e nel rispetto della legalità per la crescita sociale, lo sviluppo economico e il cambiamento di Niscemi".

12 NOVEMBRE  -  Niscemi (Caltanissetta) Intimidazione a Massimiliano Conti, consigliere comunale. Qualcuno gli ha fatto trovare una gallina impiccata al balcone della propria casa di campagna.
Sardegna

8 FEBBRAIO 2010 - Ottana (Nuoro) Grave atto intimidatorio contro Nicolino Pittalis, ex sindacalista della Uil chimici ed ex assessore comunale al lavoro. Una bomba esplode nella notte e distrugge la sua auto parcheggiata davanti a casa, danneggiando le abitazioni vicine. Pittalis, dopo un lungo impegno nel sindacato, era diventato amministratore locale, ma di recente si era dimesso per protesta contro lo Stato e la Regione, inadempienti sulla crisi industriale. Altre minacce erano state rivolte contro di lui con scritte minacciose e contro il Comune con una bomba fatta esplodere lo scorso 4 dicembre. Per Ottana È solo l'inizio di una stagione di fuoco.

24 SETTEMBRE 2010  -  Ottana (Nuoro). Un ordigno viene fatto esplodere nella notte davanti alla sede dei servizi sociali del Comune. La deflagrazione della bomba, composta da quasi mezzo chilogrammo di gelatina, provoca ingenti danni. Nello stesso momento vengono esplose tre fucilate a pallettoni contro la facciata dell'abitazione del sindaco, Giampaolo Marras. Alcuni pallettoni esplosi contro la casa del sindaco, sono penetrati nell'appartamento ed uno, dopo avere urtato il muro, è caduto sulla culla dove dormiva uno dei due figli di soli tre mesi. Mentre un altro piombo è finito di rimbalzo su un braccio della moglie, Maria Grazia Belloni, che è rimasta leggermente ustionata. Il Sindaco viene sfiorato dalle fucilate.
Il 17 gennaio 2011 vengono esplose alcune fucilate contro il portone d'ingresso dell'abitazione dell'assessore comunale all'industria Fabrizio Pinna. Il 16 marzo tocca nuovamente al sindaco. Nella notte viene distrutta una parte del suo uliveto nelle campagne del paese. Prima di andare via gli attentatori hanno appeso una croce al cancello del podere. Scritte minacciose contro Melisa Delrio, Assessore comunale alla Cultura compiono sotto un ponte sulla strada per il paese.
Il 17 gennaio 2011 torna la tensione a Ottana (Nuoro). Vengono esplose alcune fucilate contro il portone d'ingresso dell'abitazione dell'Assessore comunale all'industria, Fabrizio Pinna.
Il 16 marzo 2011 torna ad essere intimidito il sindaco Ottana, Gian Paolo Marras al quale viene  distrutta una parte del suo uliveto nelle campagne del paese. Prima di andare via gli attentatori appendono una croce al cancello del podere.

Liguria

27 OTTOBRE 2010  -  Bordighera (Imperia) A tre consiglieri comunali, Donatella Albano, Ugo Ingenito e Marco Sferrazza  viene assegnata una tutela dei carabinieri. Secondo l'inchiesta, condotta dalla Procura di San Remo, i tre esponenti politici sono stati minacciati dalla famiglia Pellegrino, imprenditori calabresi originari di Seminara, che si sono visti rifiutare dal Comune la licenza per aprire delle sale gioco. A Donatella Albano un anno fa venne recapitata una fetta di limone chiusa in una busta bianca, poi una busta con un proiettile e alcuni mesi dopo un'altra missiva contenente un santino bruciato di San Michele Arcangelo, ben noto simbolo di rituale di affiliazione della mafia calabrese. Proprio in concomitanza con le minacce ricevute dalla Albano, il 3 dicembre vengono arrestati quattro calabresi, tutti di Taurianova (Reggio Calabria), trovati in possesso di una pistola calibro 6,35. Gli investigatori ritengono che il consigliere comunale potesse essere il potenziale obiettivo di un attentato. Il 6 dicembre undici persone vengono rinviate a giudizio nell'ambito della maxi inchiesta sulla 'ndrangheta a Bordighera, tra i capi d'accusa anche le minacce agli amministratori locali. Il 24 febbraio 2011 inizia il processo. Il 10 marzo il consiglio comunale di Bordighera viene sciolto per infiltrazione mafiosa.

Lazio

Il 20 ottobre 2009 qualcuno tenta di incendiare l'auto del Comitato per la lotta contro le mafie e segretario del Pd di Fondi (Latina), Bruno Fiore. Fondi è commissariata ma solo per le dimissioni del consiglio comunale. Il Consiglio dei ministri ha, infatti, detto no allo scioglimento per infiltrazione mafiosa malgrado il parere positivo del ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

22 MARZO -  San Felice Circeo (Latina) L'auto dell'assessore provinciale di Latina, Giuseppe Schiboni, ex sindaco di San Felice al Circeo, viene stata data alle fiamme. L'episodio si è verificato mentre era in corso un incontro elettorale per la presentazione di Claudio Fazzone, capolista del Pdl. L'auto di Schiboniera posteggiata all'interno di un parcheggio, insieme ad altre decine di auto. Nessun dubbio sulla natura dolosa dell'incendio.

26 APRILE 2010 - Bolsena (Viterbo) Una lettera minatoria contenente un proiettile calibro 22 viene inviata a Maurizio Puri, consigliere di minoranza al Comune. All'interno della busta, inviata  per posta e depositata nella cassetta della vetreria di cui è titolare, oltre al proiettile c'è un biglietto scritto a mano, in stampatello, con la frase  "Attento a quello che dici. Collega il cervello prima di parlare".

12 MAGGIO 2010 - Ponza (Latina) Nella notte un incendio viene appiccato al rimessaggio privato di proprietà della famiglia del sindaco, Pompeo Rosario Porzio.

4 GIUGNO - Nettuno (Roma) Una bomba carta, probabilmente lanciata dalla strada, scoppia nella notte davanti al portoncino della villa di Gianni Cancelli, in passato assessore comunale per Pri e Casa della Libertà. Non è la prima volta che abitazioni di politici e amministratori di Nettuno sono oggetto di attentati.

13 GIUGNO2010 - Terracina (Latina) Tre auto del sindaco, Stefano Nardi vengono incendiate nella notte.

 

Bolzoni Reggio Calabria 301111

Pubblicato il 03/12/2011

 

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