La Regione appronta un progetto ad hoc: subito sei autobus nuovi ceduti dalle Fdc

La Valle, catena di solidarietà

di Francesco Mollo - San Donato di Ninea

Già entro la prossima settimana la ditta La Valle potrebbe tornare a operare sulle sue linee regionali con un parco autobus di 16 mezzi. E' il risultato al quale si è giunti ieri mattina in Regione, in occasione del tavolo tecnico coordinato dall'assessore al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi. La notizia è stata anticipata dallo stesso assessore durante la sua visita, nel pomeriggio, al deposito distrutto dell'azienda.

Carlizzi ha fatto sapere di aver raccolto la disponibilità delle Ferrovie della Calabria a rinunciare a sei autobus nuovi che le erano stati assegnati e a 10 mezzi usati per cederli immediatamente all'azienda di San Donato di Ninea. In verità pure le sezioni regionale di Calabria ed Emilia Romagna dell'Anav, l'Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori alla quale aderiscono anche molte autolinee locali (come Scura, Simet, Consorzio autolinee. Foderare, Federico, Costabile, las, Romano, Lirosi e altri) si erano dette pronte a dare in prestito alla La Valle un certo numero di mezzi sufficienti a riprendere l'attività.

Ma oltre a questa soluzione ponte, la giunta regionale - ha fatto sapere l'assessore, che presenterà lunedì prossimo in IV commissione Trasporti una proposta di modifica della normativa regionale che consenta di elevare i fondi destinati al riacquisto del parco autobus regionale distrutto da atti dolosi da un milione a tré milioni di euro. Il fondo, finora, era destinato alla sostituzione dei mezzi oggetto di singoli atti dolosi; mai vi era stato un caso in cui un'intera flotta aziendale andasse distrutta.

Da qui la necessità di modificare l'impianto normativo, per tenere conto della più grave portata di eventi come quelli vissuti dall'azienda fondata cinquant'anni fa da Giuseppe La Valle. Sulla vicenda La Valle è intervenuto ieri anche il ministro dei Trasporti uscente, Alessandro Bianchi, che in una lettera inviata al sindaco di San Donato di Ninea si è detto «pronto a studiare ogni possibile soluzione per affrontare il grave problema che si è aperto».

«Ho già chiesto - ha aggiunto il ministro - al presidente delle Ferrovie della Calabria, Mario Scali, di rendersi disponibile per ogni utile intervento e, per quanto riguarda il rapporto con il ministero, a tenere un incontro nei giorni di martedì o mercoledì prossimi». La vicenda della La Valle potrebbe dunque essere ricordata come un evento storico per la Calabria: da un lato la grande solidarietà all'azienda da tutte quelle che con linguaggio freddo vengono chiamate "parti sociali", per intendere i lavoratori, i sindacati e le istituzioni che hanno guardato tutte nella stessa direzione; dall'altro la risposta tempestiva degli enti che, mettendo in moto meccanismi legittimi, sono riuscite a trovare risposte che in Calabria sono generalmente possibili solo con pratiche abnormi.

E di questo si è parlato durante il consiglio comunale straordinario voluto dall'amministrazione di San Donato di Ninea. Dopo il sindaco Luigi Salvo, a prendere la parola, visibilmente commossa, è stata Martella La Valle, figlia del fondatore e amministratore delegato del gruppo. «È stata tantissima la solidarietà che abbiamo ricevuto da tutti ad averci dato la forza di andare avanti - ha detto la La Valle».

«Oggi sappiamo con certezza - ha aggiunto - che quello che vogliamo sono solo i mezzi che ci permettano di continuare a offrire un servizio alla Calabria». E a rinnovare quella solidarietà ieri c'erano quasi tutti i rappresentanti dei comuni della Valle dell'Esaro, ma anche quelli di Castrovillari e Cosenza. C'erano anche esponenti della giunta provinciale di Cosenza e il presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra. «Sono colpito per il fatto che la famiglia La Valle chiede la solidarietà delle Istituzioni pensando prima di tutto ai. dipendenti, perché essi possano tornare a lavorare - ha detto Salvatore Perugini nella duplice veste di presidente dell'Anci Calabria e sindaco di Cosenza -.

Di fronte a un atto gravissimo che arreca un danno enorme all'economia di un vasto territorio, anche la solidarietà che noi tutti esprimiamo deve tradursi in una presa di coscienza perché si costituisca un fronte unico e massa critica contro una delinquenza capace di compiere simili gesti, affiancando l'azione delle forze dell'ordine e della magistratura». Ma, a tale proposito, è stato Pappaterra a ricordare che in quella sala erano numerosi sindaci che in passato sono stati oggetto di intimidazioni di cui ancora oggi non si conoscono gli autori. Intanto, in attesa di dare un nome ai responsabili del rogo alla La Valle (dagli inquirenti ancora nessuna notizia), la Regione, ha fatto sapere che si costituirà parte civile «negli auspicabili processi contro gli autori di simili atti poiché ha anche subito un danno materiale in quanto gli autobus erano stati acquistati con risorse regionali».
Quotidiano della Calabria - 03/05/08

 

 

Articolo precedenteArticolo successivo

Non ci sono commenti