Demetrio Naccari Carlizzi interviene sul problema centrale a carbone
Scopelliti chiarisca se è con o contro il Governo
Redazione
“Sarebbe opportuno che il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti si mettesse d’accordo con il Governo nazionale, espressione del suo stesso partito”.
Così Demetrio Naccari Carlizzi commenta il secco rifiuto del primo cittadino reggino in merito alla possibilità che si costruisca una centrale elettrica a carbone in prossimità del territorio del Comune di Reggio, a Saline Joniche.
Ad oggi è in corso la riunione definitiva della Commissione del Ministero dell’Ambiente competente per la Viao Valutazione di Impatto Ambientale; un iter fondamentale per ottenere i permessi governativi alla costruzione di un mostro che potrebbe liberare decine di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera ogni settimana: Salvo sorprese si attende che la commissione deliberi per il sì al progetto portato avanti da una ditta svizzera, la ‘Sei’.
“Se Scopelliti è contrario alla soluzione della centrale a carbone, “senza se e senza ma”, per la riconversione del complesso industriale ex Liquichimica di Saline Joniche, dovrebbe comunicarlo anzitutto ai propri alleati politici”, spiega l’assessore regionale al Bilancio. “Scopelliti si metta in contatto con il Consiglio dei Ministri anzitutto, e con il Ministero dell’Ambiente: e ci faccia sapere che rapporti si trova con il ministero retto da Stefania Prestigiacomo, sua collega di partito, in caso di via libera della Commissione ‘Valutazione impatto ambientale’ del ministero,”.
Ma il fatto che il Ministero dell’Ambiente possa dare via libera alla centrale, con un parere positivo sull’impatto ambientale non fa dormire sonni sicuri ai calabresi, aggiunge Naccari Carlizzi: “Evidentemente il Governo non consulta il territorio, e non avvisa i suoi stessi amministratori locali, prima di assumere tali fondamentali scelte per il futuro della salute dei cittadini; l’urgenza con la quale il candidato governatore del centrodestra si affretta ad assicurare il suo “impegno per impedire la nascita della centrale” fa capire come anche per l’elettorato di Destra il tema della salute sia fondamentale, in quanto bene prezioso per tutti i cittadini, aldilà dell’appartenenza politica; e mi viene da credere che Scopelliti non sappia nemmeno quanto denunciato non più tardi di due settimane fa dal collega assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco, il quale spiegava nel corso dell’ inaugurazione qui a Reggio del nuovo centro ricerche sulla biologia marina, come in base alle valutazioni degli esperti, se il governo Berlusconi dovesse decidere sul ritorno al nucleare, la Calabria sarebbe in cima alla lista dei papabili come deposito per accogliere le scorie radioattive delle centrali a uranio”.
“ Se Scopelliti pensa davvero di essere adatto per candidarsi alla guida della regione Calabria – conclude Naccari Carlizzi - dovrebbe prepararsi adeguatamente ad un impegno complesso. Per dare prova di credibilità, potrebbe cominciare a dimostrare di avere come leader politico, delle capacità di portare le istanze del territorio a conoscenza del Governo centrale. Al momento sembra che il Governo centrale ignori completamente tutti i messaggi in arrivo dai calabresi, siano essi di sinistra o di destra. Viene da chiedersi di che cosa abbiano parlato il sindaco Scopelliti e il premier Silvio Berlusconi in occasione del Consiglio dei ministri tenuto nella città dello Stretto nemmeno un mese fa. Di sicuro non di centrali a carbone”.
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