Adamo-Naccari (Pd):

Su A3 Ciucci smetta di prendere in giro

pubblicato su [il lametino] il 04 /01/2014

Reggio Calabria - 'La critica all'Anas per i ritardi sui lavori dell'Autostrada A3 è da tempo oggetto di un impegno unitario e condiviso delle rappresentanze istituzionali del Pd. Tutti ricordano, del resto, il convegno, svoltosi lo scorso 11 luglio a Cosenza, sulle 'bugie di Ciucci sull'A3', introdotto da Carlo Guccione e concluso da Sandro Principe''. Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Pd Nicola Adamo e Demetrio Naccari Carlizzi. ''All'Anas - proseguono - non si contestano i mancati finanziamenti ma la gestione dei fondi finanziati o l'organizzazione dei lavori di ammodernamento dell'A3. E' di conoscenza scolastica che la competenza di finanziare la realizzazione delle opere di questo asse autostradale è dello Stato.

Ben altro, però, sono i ritardi e la lievitazione dei costi che si registrano nella realizzazione dell'opera. E' stato lo stesso presidente Ciucci insieme a Scopelliti a chiedere scusa per i ritardi e promettere ai cittadini che i cantieri sul tracciato calabrese si sarebbero conclusi entro la fine dell'anno 2013. Oltretutto anche l'azienda, nel replicare alla protesta dei Consiglieri regionali del Pd, tenta di giustificare ma non spiega le ragioni dei ritardi. E' fuorviante, pertanto, una polemica speciosa tesa a differenziare i ruoli del Governo da quelli dell'Anas con il fine di minimizzare le responsabilità gestionali.

Sarebbe doloso se il Pd fosse omissivo e non chiedesse che nelle sedi istituzionali e governative al livello regionale e nazionale si desse conto sui ritardi ed anche sulle ragioni tecniche e sulle modalità giuridiche che hanno presieduto diversi atti di contenzioso e 'riserve' sfociati in remunerativi lodi arbitrali. Insomma, Ciucci dovrebbe dare adeguate e trasparenti informazioni sulla conduzione delle relazioni industriali tra l'Anas ed i general contractor''. ''Non è esagerato affermare - sostengono Adamo e Naccari Carlizzi - che le risorse aggiuntive impiegate per queste pratiche potevano essere quasi sufficienti a finanziare i lavori ancora da svolgere.

E' in questo contesto che potrebbero essere stati generati i ritardi che hanno provocato danni alla economia e alla vivibilità ambientale della Calabria e lucrosi vantaggi alle grandi imprese del nord. Ancor di più, non è ammissibile che si criminalizzino le imprese calabresi che sono state destinatarie delle briciole ed utilizzate come pretesto, a volte ingiustamente anche in nome dell'antimafia, per giustificare elevatissimi costi non preventivati e notevoli ritardi che ancora oggi appaiono ingiustificati''. ''E' ora - concludono i consiglieri del Pd - che la si smetta di continuare a prendere in giro i calabresi ed è per questo che le dimissioni di Ciucci costituirebbero una prima doverosa risposta al fine di ridare credibilità alle istituzioni. Come Pd non rinunceremo in sede di Consiglio regionale ad incalzare l'azienda autostradale a fare chiarezza sulle questioni sollevate ed al tempo stesso a sollecitare una efficace attuazione e potenziamento dei programmi relativi alla rete viaria di propria competenza''.

 

 

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