Il consigliere del Pdl critica severamente anche il centrosinistra che, dice, non può dare lezioni

Falcomatà: la Fallara merita una reprimenda, ma...

Gazzetta del Sud 7/11/2010

Quale consigliere comunale di maggioranza, ritengo necessario intervenire sulle ultime vicende assurte agli onori della cronaca per fare chiarezza ed esprimere la mia opinione sull'attuale momento politico - amministrativo».

È la premessa della nota diffusa da Monica Falcomatà (Pdl), che poi afferma: «Certamente, in un contesto di crisi generale e vista la situazione particolare delle finanze del Comune in cui si regista una carenza di liquidità a causa della quale gli operai ed i dipendenti delle miste hanno difficoltà a vedersi corrisposti i loro salane stipendi con puntualità, le aziende, le imprese, le ditte nonché le cooperative vantano crediti talvolta consistenti e fanno fatica a far quadrare i loro conti, e senza che il depositario del verbo è sempre e comunque da identificare con ciò che dice il centrosinistra, essendo il centrodestra incapace diassicurarla. Non si tratta di questione morale, o meglio non solo!
Altrettanto vero è che già da tempo è iniziata una campagna denigratoria fatta di messaggi espliciti e mediati da un politichese becero, annunciando notizie roboanti sull'assunto che otto anni di buon governo del centrodestra nascondono misfatti e affari.

Tutto questo - sostiene il consigliere - non è sicuramente da imputare all'agone politico e non rientra nel tradizionale e democratico confronto politico, rqa è da ascrivere a reazioni scomposte del centrosinistra rispettoa vicende ormai di dominio pubblico legate alla sanità.

A quante altre conferenze stampa-si chiede -dovremo assistere? Insomma un copione di ciò che avviene a livello nazionale? E che ha ormai stancato l'opinione pubblica.

Appare evidente che il nemico da abbattere sia Scopelliti, il Governatore, politico oramai di di spessore nazionale, che proprio per i risultati e traguardi raggiunti durante la sua attività politico-amministrativa è stato premiato dagli elettori reggini e calabresi.

Personalmente il confronto-scontro politico e dialettico lo accetto anzi lo auspico ma relativamente ai reali problemi che affliggono la nostra comunità e dell'intero territorio calabrese per il quale occorre ragionare in termini di sviluppo e di svolta. 

 

 

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