Mobilità: Naccari rivendica i meriti

di Demetrio Naccari Carlizzi

Qualcuno desidera farsi un’opinione sulla questione Sistema di Mobilità a Reggio senza essere obbligato a credere a prescindere a una parte, leggendo i documenti? Questo qualcuno scoprirà che la politica è malata e non esiste un limite etico alla mistificazione dei fatti. Scoprirà anche che qualche giornalista sbaglia sapendo di sbagliare.Non solo Caridi che stupisce soprattutto perché parla di “fatti, di documenti e di prove” in modo talmente disinvolto mettersi da solo in fuori gioco per chiunque quei fatti e quei documenti li abbia solo intravisti. Andiamo con ordine:

1. E’ falso e completamente inventato che tra il 2006 e il 2007 la Regione abbia deciso di realizzare i piani di mobilità ed abbia individuato ingenti somme stipulando i protocolli di intesa con Rende, Cosenza e Catanzaro. Sono stato assessore ai trasporti solo dal settembre 2008 e ho contribuito a predisporre con i colleghi delle Infrastrutture e della Programmazione Comunitaria i protocolli per tutte e 5 le città capoluogo e per le relative Provincie che sono stati deliberati tutti insieme il  7 agosto 2009 (delibera 547) e firmati da sindaci e presidenti lo stesso giorno (vedi le PROVE e cioè i protocolli di Reggio, Catanzaro e Cosenza e la delibera di approvazione).
Peraltro il piano di mobilità di cui parla Caridi non c’entra nulla perché quello è uno strumento comunale di pianificazione dei servizi (di cui Reggio è brillantemente sprovvista) e invece quello che noi trattiamo è un programma di infrastrutture di trasporto (Sistemi per la mobilità urbana) che è cosa ben diversa.

E’ innegabile che i Comuni di Catanzaro e Cosenza avessero dei propri programmi avviati, come è normale che sia per ogni città che fa programmazione. L’eccezione in negativo è Reggio che non fa programmazione,  ma è errato ed è fuorviante cercare di far passare  interventi inseriti  in un Accordo di Programma Quadro, riguardanti importi pari  al più  al 1-2 % di quanto previsto con i protocolli di agosto 2009, per “la realizzazione dei piani di mobilità” da parte della Regione.

2. Nessun termine per progetti che erano in scadenza è mai esistito e  io non ho mai chiamato il Comune di Reggio in fretta e furia. Ho solo contribuito a decidere di finanziare tutte e 5 le città capoluogo e non solo Catanzaro e Cosenza come fece il precedente governo regionale Chiaravalloti di cui Scopelliti faceva parte.

La delibera che individua le fonti di finanziamento è la deliberazione n. 564 del 24 agosto 2009 (vedi delibera), con cui la Giunta Regionale della Calabria ha approvato  il documento PAR Calabria FAS 2007/2013 di cui alla Deliberazione n. 157/2009 con le modifiche ed integrazioni indicate dal Consiglio Regionale, dal Partenariato e dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Tale documentazione in data 22/10/2009 con Prot. N. 5473 è stata trasmessa al Ministero dello Sviluppo Economico, per gli adempimenti di cui al Punto 2.11 della Delibera CIPE N. 1/2009 (Istruttoria ed Invio al CIPE). Nessuna modifica del finanziamento per Reggio o per qualsiasi altra città è stata prevista. Un giornalista può non voler capire bene, per questo io chiedo a Strill di pubblicare gli atti con le date per i tanti lettori che vogliono capire.

3 Nessun attestato di coerenza è stato dato al progetto di Reggio e nessuna bocciatura e o revoca del finanziamento è avvenuta. L’amministrazione retta da Scopelliti ha avuto anzi 2 mesi di tempo in più degli altri, ma ha assunto da subito una posizione polemica e di ostacolo, per non consentirci di andare avanti. Per mera speculazione politico-elettorale, contando proprio su “amici” che lo aiutassero ad imbastire una storiella pubblicitaria e puntando sul sentimento di noi reggini da sempre penalizzati da Catanzaro e Cosenza.

Infatti, nei passaggi che vi sono stati, quando l’amministrazione comunale di Reggio aveva individuato gli interventi che voleva realizzare,  l’ufficio regionale aveva subito evidenziato, giustamente,  che quella proposta in parte non  era finanziabile,  almeno con i fondi per le infrastrutture di trasporto a cui il protocollo attinge. Difatti gli altri protocolli riguardano interventi di sistemi metropolitani, come ad esempio è la proposta dello studio SMS sviluppato dalla facoltà di ingegneria dei Trasporti dell’Università di Reggio  (che noi avevamo sposato come soluzione).

4. Ed il fatto che il progetto di Reggio fosse inadeguato è certificato dalla necessità che ha spinto oggi, a 1 anno di distanza, Scopelliti a finanziare uno studio di fattibilità. Il giornalista, documentandosi, avrebbe saputo  che sono previsti dalla normativa vigente sui Lavori Pubblici diversi  livelli di progettazione, e che dallo studio di fattibilità,  per completare il ciclo della progettazione si deve passare al progetto preliminare, poi arriva al progetto definitivo e poi termina col progetto esecutivo. Se quindi Reggio oggi ha bisogno di uno studio di fattibilità il giudizio sul loro progetto se lo sono dato da soli!

5. Il presidente Scopelliti non ha sbloccato e vincolato i fondi per Reggio perché essi sono previsti e vincolati dalle delibere n. 564 e 547 del 2009 (vedi delibere). Nessun provvedimento successivo ha modificato come Regione tali previsioni.

6 Scopelliti e co. fanno finta di non sapere che dei 370 milioni che servono al programma dei Sistemi di Mobilità  180 milioni allo stato non ci sono più per la scellerata (per il Sud) politica di gestione dei fondi FAS del Governo nazionale. (Vedi prospetto)

La verità è che mi si attacca perché sono tra coloro che non stanno nel coro e si vuole combattermi in maniera personale. La verità è anche che è meglio per la PDL prendersela con Loiero che dire che Tremonti si è preso i soldi! Ma per quanto ancora varrà la luna di miele e non i fatti?

Usque tandem Catilina abutere patientiae nostrae? (trad. fino a quando o Catilina abuserai della nostra pazienza).

Ma i giornalisti che c’entrano con le manovre politiche? Se non sono aspiranti cortigiani dovrebbero servire la verità.

A questo punto chiedo al direttore Branca di individuare una commissione  tecnica che si legga i documenti e ci dia la verità.  Ho già chiesto un giury alla controparte politica ma ho capito che non sono interessati. E’ meglio per loro raccontare chiacchiere, ma il giudizio viene per tutti, anche se alle volte ritarda. Che la verità arrivi dai mezzi di informazione mi sembra una legittima aspirazione.

la risposta del direttore di strill.it può essere letta a questo [indirizzo].

 

Protocollo - Com

Pubblicato il 25/07/2010

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Pubblicato il 25/07/2010

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DGR 547-2010

Pubblicato il 25/07/2010

 

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