Il Federalismo Indeterminato

diritti nazionali o diritti geografici?

Sabato 18 settembre alle 16:30 a Palazzo San Giorgio il prof. Marco Causi (vice presidente della Commissione Bicamerale sul Federalismo),  l’economista Antonio Lirosi (direttore generale del Gruppo Parlamentare del PD) ed il prof. Francesco Russo (docente Facoltà di Ingegneria Università di Reggio Calabria) presenteranno il mio libro: Il Federalismo Indeterminato, diritti nazionali o diritti geografici?.

"...Sarebbe bello, in conclusione, prescrivere la struttura fiscale ottimale in questo contesto spaziale (l'Italia, nda). Sfortunatamente questo non può essere fatto. Mentre ci sono principi di efficienza ed equità da considerare, contesti storici e politici entrano ed esercitano un'influenza decisiva. Il grado di vicinanza in cui ogni giurisdizione è pronta ad entrare è soltanto parzialmente e forse solo in minima parte una questione di economia"

Richard A. Musgrave, 1961

La legge sul federalismo fiscale non ha quindi letto Richard Musgrave e, sottovalutando i costi di transazione dei diversi mercati, dimostra indifferenza verso la lezione di Ronald Coase.

La riforma nasce coperta da un velo di ignoranza circa i suoi effetti complessivi per la sostanziale assenza dei dati sulla finanza pubblica. La legge delega disegna un federalismo fiscale indeterminato che, se letto alla luce di alcune teorie sociologiche e politiche, rischia di contraddire la riforma del Titolo V della Costituzione e di affievolire i diritti civili e sociali a diritti geografici, azionabili solo in alcune regioni e in presenza di risorse sufficienti. Questo saggio vuole essere un contributo all'Analisi Economica della legge delega sul federalismo fiscale, in un momento in cui il dibattito nazionale è impoverito da luoghi comuni e da un atteggiamento legislativo onnipotente che trascura il giudizio tecnico del diritto e dell'economia.

Il federalismo fiscale è diventato nel dibattito nazionale una clausola talmente neutra da mettere d'accordo tutti e da essere "venduto" come strumento multiforme, tale da poter insieme ridare slancio al Paese, efficienza all'azione pubblica e competitività al sistema economico, sia al Nord quanto al Sud.

Il dubbio circa il valore salvifico in sé e per sé del federalismo è lecito, se analizziamo il livello spesso insufficiente del confronto su questa riforma. Negli anni essa ha assunto il senso di una risposta ideologica, ma parziale, alla necessità di ricercare efficienza e responsabilità in un Paese che non sembra essere sempre alla ricerca di questi valori.

Il federalismo sarà una riforma utile al Paese, se ben declinato e accompagnato da politiche adeguate. Cercare di capire di quale federalismo abbiamo bisogno e di che cosa ha bisogno il federalismo per funzionare dovrebbe essere un dovere o almeno un interesse per gli operatori della politica, delle amministrazioni, dell'informazione.


 

 

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