Naccari apre uno spiraglio all'Atam «Incontrerò azienda e sindacati»

L'assessore regionale ricorda le responsabilità della giunta Chiaravalloti

«Sulla vicenda Atam è doveroso rettificare le inesattezze che portano a ritenere la Regione, nell'attuale sua compagine di governo come controparte dell'azienda poiché esse sono conseguenza di notizie destituite di fondamento». Lo afferma l'assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari che continua partendo dal "vecchio contenzioso" che «tra la Regione e l'Atam non è mai esistito. L'equivoco nasce dal fatto che i contributi per i piani di trasporto del decennio 1987/97 sono stati deliberati nel 2000 e poi nel 2003 (giunte regionali Chiaravalloti). Tali delibere prevedevano nel 2000 che l'Atam dovesse restituire 5 miliardi di ex lire e nel 2003, a seguito di una rideterminazione degli acconti dovuti, la Giunta regionale decise che l'azienda reggina dovesse ottenere soltanto 664.000 euro. È corretto precisare che allora tali risultanze venivano fuori dal lavoro di una commissione presieduta da un reggino, in particolare da un professionista del calibro del defunto dott. Giovanni Gangemi».
«L'Atam – prosegue Naccari – non propose mai ricorso a nessuna delle due delibere in questione. Di recente, la Regione con la delibera n.810 del 12 dicembre 2007 non ha riconosciuto alcun "giusto importo" per quel decennio come qualcuno ha detto ma semplicemente e in via eccezionale, ha anticipato a saldo della contribuzione 1997/1999 la somma di un milione di euro all'Atam. Tale decisione nasce a seguito di segnalazione della Prefettura col dichiarato intento di dare una mano rispetto alla situazione di crisi finanziaria in cui l'azienda versa. È il caso di sottolineare che delle tre aziende comunali calabresi solo l'Atam ha ricevuto questa liquidazione. Nella stessa delibera si è deciso poi di demandare a una Commissione tecnica terza il compito di "effettuare ogni utile approfondimento per confermare ovvero rideterminare i valori del deficit 1987/1997 onde pervenire a risultato univoco, conforme a legge e quindi inoppugnabile". Questa Giunta regionale, quindi, si è fatta carico e solo per l'Atam di verificare i presunti errori lamentati e su cui invece la "Regione straniera" 2000/2005 non aveva sentito il bisogno di un approfondimento ulteriore».
«L'"inerzia della Regione" quindi – secondo Naccari – non esiste. È, invece, attenzione che qualcuno vuole capovolgere sfruttando la memoria di comportamenti del passato che diventa alibi personale e facile quanto poco edificante strumento di propaganda politica. Colgo l'occasione per citare esempi di interventi regionali: la nuova autostazione che sta sorgendo a Botteghelle con un cofinanziamento regionale di 1,3 milioni di euro, il nuovo piano di acquisto autobus che prevede per Reggio e Catanzaro un concreto sostegno alla politica di limitazione del traffico privato con importanti ricadute sulla vivibilità e sostenibilità ambientale della nostra città (un finanziamento totale di 4,5 milioni di euro per dotarsi di un nuovo parco auto). Come l'amministratore Arena e il direttore Filardo sanno non manca in noi attenzione, collaborazione e sensibilità alle questioni dell'Atam. In questo senso colgo l'occasione per dire che è nostro intendimento riequilibrare col provvedimento sui "servizi minimi" il numero dei chilometri per abitante del trasporto pubblico locale urbano tra i capoluoghi calabresi. Purtroppo questo è il vero punto su cui l'Atam è stata penalizzata. Nelle more, abbiamo firmato un protocollo con Comune e Università per partecipare a un progetto Anci e intervenire sui servizi per gli universitari».
«Ci sarebbe da chiedersi piuttosto perché l'Atam ha questi problemi finanziari. La verità – conclude Naccari – va ricercata in diversi fattori purtroppo comuni alle aziende ex municipalizzate. Il numero dei dipendenti a terra non impegnato nella guida dei mezzi è di circa un terzo del totale! Forse talune scelte politiche locali degli ultimi anni hanno aggravato tale situazione, ma la Regione cosa c'entra? Ribadisco, infine, che la "Regione straniera" di cui si parla è quella di Chiaravalloti e trovo ingeneroso verso l'attuale sindaco Scopelliti esprimere giudizi così inappellabili, visto che ha fatto parte di quella Giunta che avrebbe trattato così male (delibera 919 del 21/11/2000) l'Atam. Esprimo sincera preoccupazione per il futuro dell'Atam e incontrerò azienda e sindacati in Prefettura ma non accetterò più falsificazioni perché la situazione della nostra terra non ci consente di perdere tempo in sterili e imprecise lamentazioni».(p.g.)

 

 

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