Il nostro Pd non è quello di Guccione

Confermato l'appoggio a Walter Veltroni

Calabria Ora - Antonio Ricchio - 02/08/07

L'obiettivo fissato da Demetrio Naccari Carlizzi è chiaro: «Puntare, alla costruzione di un partito libero dai vecchi apparati». Si tratta di un'aspirazione condivisa, assicura il consigliere regionale della Margherita che insieme al collega di partito Franco Covello e alla parlamentare diessina Marilina Intrieri ha dato vita al gruppo dei "Democratici in ascolto".

Se a livello nazionale non esistono dubbi: «Sosterremo massicciamente Walter Veltroni» i maggiori interrogativi, si annidano intorno alla scelta del leader calabrese. Naccari sul punto spegne sul nascere ogni ipotesi di convergenza sul nome del segretario regionale della Quercia, Carlo Guccione: «Quello che abbiamo in mente è un partito diverso da quello progettato da Guccione e Bruno». Il messaggio secco non lascia spazio ad interpretazioni.

Bisognerà verificare se su questa posizione si ritroverà anche la deputata dell'Ulivo, Dorina Bianchi, che insieme a Naccari e Covello rappresenta la componente rutelliana della Margherita calabrese.

Loiero e il PDM
Ufficializzata la scelta di sostenere a livello nazionale il ministro Rosy Bindi, c'è attesa per capire le mosse del governatore in chiave locale. Il "Riformista" ieri sosteneva che Loiero starebbe seriamente pensando di buttare nella mischia Eva Catizone, segretario regionale del Pdm, già sindaco di Cosenza, che piace tanto anche a Prodi. La notizia non è stata ne confermata ne smentita. L'ipotesi non è certo remota se si considera che lo stesso Prodi si è rivelato determinante per convincere Loiero ad appoggiare la Bindi. Più attendista il fronte dei "lettiani" che fa capo a Mario Maiolo. L'assessore regionale ai Fondi comunitari non ha escluso di schierare un candidato vicino al sottosegretario diellino.

I democratici di Calabria
Ieri a Reggio, in occasione della seduta del Consiglio regionale, c'è stato un primo incontro della componente laico-socialista dei "Democratici di Calabria" rappresentata da Egidio Chiarella, Sandro Principe e Luciano Racco. «Nella riunione - si legge in una nota - è stata ribadita la decisione di partecipare con liste proprie in tutti i collegi della regione, alla elezione dell'Assemblea nazionale e a quella calabrese.

E' stata comunque sottolineata l'esigenza politica di aprire le proprie liste, ad altri spazi politico-culturali, che rappresentano nella nostra società, punti di riferimento chiari, fuori da calcoli fine a se stessi e lontani dalle esigenze dei territori, che invocano ormai da tempo ad alta voce uno scossone di rigenerazione politica, soprattutto all'interno del quadro generale del costituendo Partito democratico». Al momento non è stata ufficializzata nessuna scelta. Secondo indescrezioni, comunque, nel gruppo della Federazione Socialisti Calabria (che fa capo a Principe) il barometro penderebbe verso Walter Veltroni indicato come il candidato che meglio incarna i valori riformisti tanto cari al gruppo socialista.

Sempre in chiave Fsc nei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzato l'ingresso di Dolly Fabiano, vicesegretario regionale dei "I Socialisti" di Zavettieri e da poco nominata nella Consulta regionale per la ricerca e l'innovazione tecnologica. Più complicata la situazione di Leopoldo Chiefallo da poco estromesso dal Consiglio regionale. Fino a pochi giorni fa non c'erano dubbi su una sua adesione al gruppo dei "Democratici di Calabria". Nelle ultime ore pare che la trattativa abbia subito un rallentamento.

L'attivismo di Doris
Nel dibattito per la leadership del nuovo soggetto politico l'assessore regionale alla Salute, Doris Lo Moro, non resterà a guardare. Con grande scaltrezza sta costituendo, con il placet del ministro Livia Turco, un'associazione che si chiamerà "Partito democratico per la Calabria".

 

 

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