QUESTO PD E' SUPERATO. ALLA CITTÀ SERVE ALTRO
A Minniti piace l'idea lanciata da Naccari
Redazione
Non credo che una curvatura partigiana del dibattito scaturito dallo studio dì Demetrio Naccari Carlizzi sia un contributo utile al futuro della città. Trovo ingenerose le ricostruzioni che strumemalizzano l'analisi dei dati mentre invece sulla Gazzetta si stava sviluppando un confronto trasparente e imparziale sulle soluzioni per il futuro.
Perciò mi permetto di dire a Dattola di ricordare che le difficoltà della città "reale" sono il frutto evidente di scelte che vengono da lontano. La sfida oggi è riuscire ad andare oltre gli interessi di parte e fare fronte largo sulla città, come peraltro predicava proprio Dattola a inizio del mandato del sindaco Falcomatà, conscio della terribile eredità».
Al consigliere comunale Giovanni Minniti piace «l'analisi di Demetrio Naccari Carlizzi per uscire dal tunnel» avvertendo però che «non va strumentalizzata. Certo è che le scelte sbagliate su investimenti e utilizzo delle risorse nel periodo che va dal 2002 al 2017 harmo determinato una caduta nell'economia impoverendo la città, ma è anche vero che nello stesso periodo la gestione della cosa pubblica è stata spesso allegra, a volte scellerata, altre volte impotente provocando anche una caduta verticale del senso civico.
E allora, a nostro avviso, l'invito a incoraggiare un dibattito sulla rinascita della ciuà va accolto, lo facciamo da Consiglieri Comunali sostenitori dell'attuale Ammmistraztone, ma anche da fondatori di quella sorprendente esperienza che è stata il laboratorio politico Jan Palach, orgogliosi di essere stati, assieme a tanti altri uomini e dnne, protagonisti di una stagione straordinaria che ancora i reggini ricordano con nostalgia.
Giunge adesso, pero, il momento di chiedersi su quali gambe far cammminare l'idea di cambiamento che abbiamo in testa.
Non ho difficoltà a dire che il PD, il mio partito, nel quale orgogliosamente ho militato, oggi dimostra di non essere adeguato ai tempi, di aver fallito regalando pezzi di elettorato a movimenti di sola protesta». «Nel recente passato non siamo stati silenziosi - continua Minniti - sulla necessità di rinnovare il gruppo dirigente del PD affermando il principio che i dirigenti del fallimento non potevano essere sostenitori del cambiamento.
Non fummo ascoltati. Ora siamo dinnanzi a un partito che non riesce a tenere il passo ai cambiamenti epocali che registrano l'ascesa di nuove formazioni politiche dal larghissimo consenso fondato su protesta e paura. Insomma, un Partito che deve essere rifondato nel mentre i suoi valori fondanti (libertà, solidarietà, uguaglianza) rimangono ispirazione per una nuova piattaforma politica.
Però, e lo diciamo ad alta voce, vogliamo un nuovo contenitore che accolga questi valori, che vada oltre questo PD, che cambi anche nome se necessario e classe dirigente. Forse è il caso di iniziare un percorso nuovo proprio da Reggio e fondare su un civismo che crova un denominatore comune nelle priorità della città e nella strada comune da compiere. Un contratto civico si è scritto su Gazzetta, capace di unire energie positive e selezionare obiettivi e risorse.
Spero che il dibattito che si sta svolgendo su Gazzetta riprenda questa logica, al netto delle diverse sensibilità, ma con franchezza e onestà intellettuale.
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