Rubettino pubblica L’Italia a Mezzogiorno
di Marino e Naccari Carlizzi
Redazione
Tratto da [Zoomsud.it]
Il germe dell’antimerionalismo diffuso da novelli untori che trovano spesso in alcune forze politiche e anche nella grande stampa nazionale una sponda efficace non solo ha completamente oscurato la cosiddetta “Questione Meridionale” che è stata la stella polare di tante politiche economiche, ma ha fatto sottilmente passare l’idea che il Mezzogiorno sia solo un problema per il resto del paese oltre che la patria del malaffare. Questa idea ha fatto una prima breccia nella “pancia” del profondo Nord ma è cresciuta rapidamente fino a diventare un tema di moda negli elzeviri dei giornali nazionali.
L'Italia a Mezzogiorno: confusione, alibi, paradossi è il libro scritto da Domenico Marino e da Demetrio Naccari Carlizzi che uscirà nei prossimi mesi per la Casa Editrice Rubbettino.
Questo volume vuole fare una ricostruzione storico-economica rigorosa della Questione Meridionale, mettendo in evidenza anche gli errori che per troppo tempo sono stati fatti nelle politiche in favore del Mezzogiorno, ma ribadendo con forza che una nuova idea di meridionalismo non solo è utile al paese, ma addirittura oggi è necessaria. Il paese non crescerà se non insieme e un Nord che volesse abbandonare al suo destino il Mezzogiorno commetterebbe un errore esiziale.
Il Mezzogiorno non è la patria del Malaffare, per lo meno non lo è in misura significativamente maggiore rispetto alle altre parti del paese. Non è militarizzando il Sud che si combatterà una criminalità organizzata ormai proiettata ai business più redditizi che e' possibile realizzare nelle regioni del Nord, una criminalità organizzata che anche se al Nord ha sostituito l’intimidazione con la corruzione, rimane pur sempre un’organizzazione che blocca lo sviluppo.
Il divario economico ed infrastrutturale fra Nord e Sud è cresciuto, le scelte geopolitiche hanno spostato l’attenzione dal Mediterraneo, se non si riporterà il Mezzogiorno al centro dell’agenda politica nazionale la stessa unità del paese potrà entrare in crisi.
L’ultima parte del volume poi è mirata a individuare politiche di sviluppo efficaci per raggiungere l’obiettivo di fare dell’Italia nel suo complesso un paese coeso e competitivo.
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