Romeo e Naccari (Pd) contestano il dirigente Nucera per la mancata correzione del presunto falso
Comune, giovedì va in aula la battaglia su bilancio e parametri di deficitarietà
Redazione
Romeo e Naccari (Pd) contestano il dirigente Nucera per la mancata correzione del presunto falso. E il consigliere chiede l’intervento di Chizzoniti
Comune, giovedì va in aula la battaglia su bilancio e parametri di deficitarietà
Reggio Calabria. Torna a riunirsi dopodomani il Consiglio comunale (venerdì, in caso la prima convocazione vada deserta). Sarà il D-day scelto dall’opposizione di centrosinistra per piazzarsi sulle barricate e riproporre il tema antico e irrisolto (per capirci, quello di cui il candidato sindaco pidiellino Demy Arena non vuol sentire parlare): un bilancio che farebbe acqua da tutte le parti. E che soprattutto!, insiste il consigliere piddino Seby Romeo (primo da destra, nella foto) va corretto nei parametri di deficitarietà. Una locuzione da linguisti che significa: il predissesto finanziario solo grazie a un falso - ad avviso dell’oppositore - non è riconosciuto dagli organi competenti. E lo stesso Carmelo Nucera ha ammesso che nel documento è riportata un’operazione algebricamente impossibile, ma nessuno (incluso il dirigente alle Finanze) ha inteso operare quella correzione materiale che, pure, avrebbe prodotto gravi, inevitabili conseguenze politiche: e forse la causa del mancato emendamento dell’errore va "esplorata" giusto da quelle bande.
Ecco che prim’ancora della seduta consiliare, e dopo la nota aspra battaglia in commissione Bilancio, Romeo ha inviato ieri al presidente del Consiglio comunale Aurelio Chizzoniti una nuova missiva su quello che definisce «un incredibile caso di falso». Succo della questione, l’accorata richiesta d’attivare i suoi poteri da presidente dell’Assemblea «a tutela del Consiglio e dell’Ente», per impedire che i consiglieri debbano confrontarsi, vagliare o addirittura approvare un documento non veritiero.
E in una nota d’accompagnamento, proprio Seby Romeo e un dirigente del Pd che da mesi sta conducendo una battaglia sulla limpidezza delle cifre di Palazzo San Giorgio – l’ex assessore regionale Demetrio Naccari – denunciano la situazione a loro avviso ormai ingovernabile, con un occhio pure all’allocazione delle poste utilizzate per far fronte a una lunga serie di pagamenti per decine di milioni di euro che, scrivono, «non solo non hanno trovato la corretta imputazione in bilancio, ma non sono sorrette da alcun titolo giuridico». Soprattutto, per i due esponenti del centrosinistra «è incomprensibile come il dirigente possa fare a meno di rivedere la certificazione sullo stato di deficitarietà alla luce d’errori che qualsiasi ragazzino che abbia frequentato la scuola dell’obbligo, dovendo operare una semplice divisione e una percentuale, non potrebbe commettere».
Mario Meliadò per [RTV]
Martedì 08 febbraio 2011
Ore 12:59
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