Ricadute sul sistema sanitario
Naccari: Sulla Regione graverebbero i maggiori costi dell'abolizione del ticket
Redazione
Sulle conseguenze negative della "manovra d'estate", l'assessore regionale al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi, è ancora più pessimista di Loiero e Cersosimo, che già parlavano di "conflitto istituzionale".
È il Meridione d'Italia a "finanziare" la politica economico-fiscale del governo Berlusconi, a partire dal taglio dell'Ici della prima casa.
«Dei tre miliardi di euro sufficienti secondo il Governo per finanziare l'abbattimento dell' Ici, si possono contare ben 1,432 milioni che le precedenti Finanziarie avevano destinato alle "opere pubbliche urgenti per il Sud", cui si aggiungono i 50 miliom per le produzioni agricole della Sicilia - esordisce l'assessore regionale al Bilancio.
Il Sud da solo contribuirà per quasi il 50% alla compensazione dell'Ici, con conseguenze negative sulla programmazione dello sviluppo fino al 2010».
Il governo, insomma, risponde con la riduzione della spesa pubblica allo «scivolamento inesorabile verso la crisi economica», scegliendo la strada dell'aumento della pressione fiscale e dei tagli agli investimenti.
A farne le spese anche la sanità, dove le discordanze tra Stato e Regioni sono divenute più evidenti, dal momento che l'accordo del "Patto della Salute" del dicembre 2006 , è stato ampiamente disatteso, per cui lo Stato si farà carico solo in parte (400 milioni di euro) degli oneri derivanti dalla prevista abolizione del ticket di io euro sulle prestazioni specialistiche, mentre la parte residuale (434 milioni di euro) dovrà essere sostenuta dalle Regioni.
«Il risultato è una serie di disposizioni che avranno ricadute pesantemente negative per il sistema sanitario nazionale e regionale - spiega ancora Naccari -. A fronte delle riduzioni imposte, il Governo indica le misure di razionalizzazione della spesa sanitaria che le Regioni dovrebbero seguire. Essendo tali misure di attuazione quanto meno problematica e di esito finanziario incerto e al momento comunque non verificato, appare evidente che il bilancio della Regione sarebbe fatalmente chiamato a farsi carico di esigenze finanziarie di dimensioni del tutto ragguardevoli».
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