RC. Naccari (Pd)

Sul voto amministrativo in Calabria

pubblicato su [zoomsud.it] il 30 Maggio 2013

''Non sono sorpreso per il risultato che il PD ha ottenuto alle ultime elezioni amministrative ma sono stupito per il fatto che molti osservatori lo ascrivano ad un mutamento di consenso dei cittadini elettori''. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi.   ''Premesso che i valori di riferimento dei partiti in competizione non sono cambiati da febbraio ad aprile e considerato che gli elettori sono molto piu' attenti e coerenti di quanto generalmente si ritiene - aggiunge - la spiegazione della presunta inversione di tendenza e' semplice: il Partito Democratico con le regole elettorali previste per le elezioni amministrative vince perche' e' costretto a mettere in campo la propria migliore rappresentanza.

Invece, alle elezioni politiche perde molto consenso perche' utilizza una nomenclatura che il suo popolo non digerisce piu'. Peraltro, spesso si tratta di canditati che in una competizione vera non avrebbero nemmeno il coraggio di mettere la faccia. Nessun dubbio puo' esserci a riguardo se si fa il paragone fra la vivacita' della campagna elettorale del PD per le amministrative - fatta nelle piazze e in sintonia con la propria gente da candidati altruisti e pieni d'entusiasmo - e la triste propaganda messa in campo (nemmeno molto) dai ''nominati di partito''.  

''Il Partito Democratico, quindi - dice ancora Naccari Carlizzi - dispone di una potenziale rappresentanza che puo' essere vincente, ma se vuole governare l'Italia dovrebbe dismettere quella specie di 'incubatrice di mediocri' che ancora oggi sforna la quasi totalita' di dirigenti, amministratori e candidati nominati dall'alto. In altre parole: il popolo del Partito Democratico non si riconosce nei designati ma negli eletti; il Partito Democratico vince con gli eletti e perde con i designati''.

 

 

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