La sfida di Uniti nell'Ulivo

Regionali Naccari

«I politici reggini della CDL? Al massimo sono stati zitti e non hanno avuto alcun peso»

Il Quotidiano 11/02/05


SE DOVEVA trattarsi dell'investitura ufficiale di Demetrio Naccari quale candidato alle regionali, il risultato è stato raggiunto. Se l'intento era quello di rilanciare il dialogo con la città in vista della tornata elettorale, è andata altrettanto bene.

Se, infine, l'obiettivo era quello di mostrare i muscoli agli altri concorrenti per un posto a palazzo Campanella, il colpo d'occhio che offriva la sala del Lucianum è da considerarsi quanto di più esplicito si potesse immaginare. "Ascoltando Reggio", ieri Demetrio Naccari è sceso ufficialmente nell'arena che lo vedrà trai protagonisti della corsa alle regionali, in una serata a metà tra il dibattito politico e il bagno di folla, con un Lucianum gremito e praticamente pronto a sancire, più che rivendicare, il diritto a una svolta per la città, la sua provincia e la regione.

Margherite sul tavolo di presidenza, accanto alle insegne di Uniti nell'Ulivo. Naccari chiama a raccolta un soggetto unitario che va oltre gli schemi rigidi dei partiti. Gioca la carta della lista unitaria nei fatti, con uno schieramento che rompe gli argini e che, "sulla base dì un progetto complessivo", ieri sera si è messo ufficialmente in movimento.

Interventi brevi, diretti. Rompe il ghiaccio Tonino Nucera. Poi subito i pezzi da novanta; Enzo Amodeo e il consigliere comunale Mimi Pellicano, Come dire: da una parte l'energia tutta ancora da spendere e dall'altra la solidità della tradizione e della generosità democristiana. E ancora, il messaggio del giovane intellettuale, Fabio Cuzzola, è l'appello dei pensionati di Iellamo.

E via via; gli altri. Carmelo Santonocito, il consigliere provinciale Attilio lucci, quello comunale Seby Romeo. Sul Palco siede il collega di gruppo consiliare, Francesco Gangemi in platea ci sono Antonio Camera e Francesco Araniti, il capogruppo alla provincia Ninì Scarfone, consiglieri di circoscrizione, collaboratori e amici del sindaco Falcomatà.

Un colpo d'occhio importante, come si diceva, "non solo in termini di quantità - affermano gli osservatori più attenti - ma anche in termini di qualità". E "qualità" in questo momento significa, elettorato autorevole, capace di spostare voti ed opinioni.

E ieri sera si è parlato anche di voti, ma non solo. Gli interventi andavano tutti in una direzione: "più: qualità alla politica”, una "migliore classe dirigente", in grado "di trasformare l'attesa svolta". Il progetto di Naccari "va in questa direzione". "Modernizzazione della macchina amministrativa è burocratica" (uno dei suoi cavalli di battaglia), ma "senza dimenticare la gente", quella "comune, che vive tra mille difficoltà, quella che il centrodestra, e non solo Chiaravalloti ha dimenticato".

Naccari attacca frontalmente la Cdl che, "prima di dire qualsiasi cosa, dovrebbe chiedere scusa ai calabresi per i suoi anni di governo (visto che erano alla guida di tutto ciò che c'era dal condominio in su", quindi è stata la volta dei politici della Cdl eletti nella nostra provincia che "al massimo hanno taciuto e che non sono stati capaci di pesare sulle scelte della giunta”, infine una frecciatina anche ai partiti del centrosinistra che non si sono accorti del cambiamento in atto nella società".

Un chiaro riferimento alla Lista Unitaria. "Indispensabile perché la gente non distingue più tra socialisti, diessini e uomini della Margherita” Naccari dunque parte bene: La Margherita parte bene. E se i nomi che circolano per il resto della lista saranno davvero quelli trapelati nelle scorse settimane e che circolano tra gli elettori, sarà un confronto al rialzo. "Questa volta si corre per vincere".

Giuseppe Baldessarro

[Leggi] l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud.

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