Il depuratore l'ha voluto la Regione

Oggi manifestazione di protesta, Naccari respinge le critiche

Reggio Calabria, 04.10.2002

Il sindaco Scopelliti e gli assessori Germanò, Raffa e Caridi hanno ricevuto a Palazzo San Giorgio l'ing. Bruno Gualtieri, rappresentante del Commissario per l'Emergenza ambientale. Nel corso dell'inconrro è stata affrontata la complessa problematica realtiva ai numerosi scarichi fognari a mare.

La riunione è servita anche per esaminare la vicenda relativa al depuratore consortile di Concessaa di Catona. Sul punto Palazzo San Giorgio pare determinato e sta esaminando, assieme ai legali del Comune, la possibilità di proporre ricorso al Tar avverso la localizzazione dell'impianto che, dopo un prima conferenza di servizi, era stata decisa dal sindaco f.f. Demetrio Naccari.

Ma l'avv. Demetrio Naccari respinge ogni accusa: «Il sito individuato dai funzionari della Regione Calabria, di cui sono venuto a conoscenza soltanto a seguito di protesta degli abitanti della zona, era inadeguato poiché troppo vicino a civili abitazioni e fabbricati rurali».

Poi Naccari precisa che «di tale scelta il Commissario regionale non ha informato l'Amministrazione comunale e per opporci a tale scelta ho personalmente incaricato il collegio di difesa del Comune di ricorrere in giudizio per bloccare l'iter dell'impianto e abbiamo ottenuto una sentenza favorevole del Tar.

Successivamente ho incontrato in Prefettura il delegato del Commissario regionale e, dopo un aspro confronto, abbiamo concordato di individuare un'area diversa e più a monte». «Nella riunione a Catanzaro – dice ancora Naccari – i tecnici del Comune hanno proposto l'area di Contrada Borrello, allegando piantine e fotografie, successivamente il delegato del Commissario ha comunicato la loro indisponibilità alla nuova localizzazione. Ho firmato una lettera che confermava la localizzazione individuata in Prefettura e non già quella originaria. Per mero errore, evidente per chi ha letto lettera in buona fede e con coscienza, è stata allegata la vecchia mappa.

Quella lettera, dunque, non può essere considerata in alcun modo come assenso e adesione alla Conferenza dei Servizi sia per il contenuto che per la forma». Naccari, infine, conclude: «Chi vuole realizzare l'impianto? Chi non vuole realizzarlo deve chiederlo al nuovo sindaco e al Commissario regionale per l'emergenza rifiuti che il Presidente della Regione».

 

RC 04 10 2002

Pubblicato il 28/02/2005

 

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