Il Tribunale del Lavoro contro l'Asp 5

Illegittimi i contratti dei precari

pubblicato su [Corriere della Calabria] il 23/07/2013

Un'ordinanza accoglie il ricorso della Fials e smonta la delibera della dg Squillacioti, che ha prorogato il rapporto di lavoro dei dipendenti fino al 31 luglio violando gli obblighi di contrattazione decentrata. Naccari presenta un'interrogazione in Consiglio

Il Tribunale del Lavoro contro l'Asp 5:«Illegittimi i contratti dei precari»

Rosanna Squillacioti

REGGIO CALABRIA La proroga ai contratti dei precari dell'Asp di Reggio è illegittima e frutto di un comportamento “antisindacale” della dg Rosanna Squillacioti. A stabilirlo è un decreto del Tribunale di Reggio Calabria che, in accoglimento di un ricorso del sindacato autonomo Fials – presentato dal segretario generale Bruno Ferraro –, ha letteralmente smontato la delibera 580 del 2012, con la quale l'Azienda sanitaria provinciale estendeva i contratti di lavoro in scadenza del personale fino al 31 luglio 2013. Secondo il giudice Patrizia Morabito, il provvedimento vergato dalla Squillacioti viola gli obblighi di contrattazione decentrata (previsti dalla legge 288 del 2012), in quanto determina la proroga dei precari senza la necessaria informazione preventiva dei sindacati. Un modus operandi «in palese e ingiustificabile contrasto con le prerogative sindacali stabilite addirittura per legge». L'Azienda avrebbe avuto l'obbligo non solo di informare le sigle dei lavoratori, «ma di stipulare un vero e proprio accordo decentrato con le organizzazioni sindacali più rappresentative». Passaggi necessari che l'Asp e il suo dg non hanno rispettato, inficiando così «la validità del provvedimento assunto, da considerarsi illegittimo ai fini delle responsabilità amministrativo-contabili di chi lo ha posto in essere, in consapevole violazione della disposizione imperativa». Illegittimità che la Procura regionale della Corte dei conti potrebbe ora decidere di approfondire.

UNA DELIBERA CONTROVERSA Non è la prima volta che gli organi di controllo esprimono forti riserve sulla delibera 580 che, sulla scorta delle disposizioni incluse nella legge 189, il cosiddetto “decreto Balduzzi”, avrebbe dovuto procedere al rinnovo dei contratti a tempo determinato in correlazione alla necessità di garantire i Lea (Livelli essenziali di assistenza). Come rilevato in anteprima dal Corriere della Calabria (numero 86 del 14 febbraio 2013) in quel documento prendevano corpo diverse anomalie, poi evidenziate anche dal Tavolo Massicci (nella riunione dell'8 aprile scorso). È il caso, in particolare, di una norma disattesa dalla delibera  in questione, ancorché prevista dal “Balduzzi”: quella secondo cui «per il conferimento dell'incarico di struttura complessa non possono essere utilizzati contratti a tempo determinato di cui all'articolo 15-septies». Significa che l'Asp 5 non avrebbe potuto concedere proroghe ai consulenti esterni. Fatta la legge, trovato l'inganno: l'Azienda guidata dalla Squillacioti ha infatti deciso di rinnovare comunque i contratti a tre “15-septies”: un dirigente architetto, un dirigente avvocato e un dirigente amministrativo. A ribadire parametri precisi era stato anche il Tavolo Massicci, che aveva fatto presente come fosse «ammissibile solo la proroga dei contratti a tempo determinato del personale sanitario», evidenziando inoltre come il provvedimento, la delibera 580, «è carente dei requisiti necessari per procedere alla proroga dei contratti». Princìpi che erano stati ricordati dallo stesso sub-commissario per l'attuazione del Piano di rientro, Luciano Pezzi, che – in una circolare del 10 gennaio scorso – rimarcava la necessità di «assumere personale limitatamente al ruolo sanitario, per garantire i livelli essenziali di assistenza». Evidentemente, all'Asp di Reggio considerano avvocati, architetti e amministrativi alla stregua di personale sanitario.

L'INTERVENTO DI NACCARI Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi, che ha presentato un'interrogazione per avere delucidazioni dalla giunta guidata dal governatore Peppe Scopelliti. Il rappresentante democrat chiede di sapere «se il direttore generale dell'Asp Rosanna Squillacioti ha ottemperato allo specifico parere del Tavolo Massicci, producendo la richiesta certificazione dell'avvenuta risoluzione per nullità dei rapporti di lavoro instaurati illegittimamente». C'è di più: Naccari avanza il sospetto che i vertici dell'Asp siano già al lavoro per assegnare un'ulteriore proroga ai contratti “15-septies”, dopo quella in scadenza il prossimo 31 luglio.

Infine, la chiamata in causa del governatore e commissario ad acta Scopelliti, al quale il consigliere regionale chiede quali iniziative abbia adottato «al fine di evitare ulteriori e ingiustificate spese che potrebbero compromettere il rispetto dei vincoli stabiliti dal Piano di rientro dal debito sanitario». (0040)

Pietro Bellantoni

 

 

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