Se il dipartimento Salute diventa un ring

Il direttore generale Orlando si sarebbe rotto un mignolo in seguito a uno scontro con Lo Presti

Il direttore generale Orlando si sarebbe rotto un mignolo in seguito a uno scontro con il manager Lo Presti. Il consigliere regionale Naccari Carlizzi chiede al governatore Scopelliti di intervenire

a cura di Pietro Bellantoni, pubblicato su [corrierecalabria.it], il 4/06/2013

LAMEZIA TERME «Egregio presidente, le scrivo per pregarla di intervenire autorevolmente nella incresciosa situazione venutasi a creare in seno al dipartimento Sanità della Regione. Come dovrebbe esserle noto il giorno 23 maggio il diverbio tra i dirigenti Lo Presti e Orlando ha avuto come esito infausto la frattura del mignolo di quest'ultimo, vittima della colluttazione sui bisogni di salute dei calabresi». A prendere carta e penna per rivolgersi al governatore e commissario ad acta alla Sanità Peppe Scopelliti è il consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi che – usando l'arma tagliente dell'ironia – prova a vederci chiaro su quanto successo nel dipartimento Salute della Regione. Che sarebbe diventato un saloon da film western, dove non ci sono né pistole né pistoleri, bensì dirigenti riottosi che prima se le dicono di santa ragione e poi passano alle vie di fatto.
Niente sangue, certo, ma un mignolo rotto sì: quello del direttore generale del dipartimento, Antonino Orlando. Sarebbe stato lui ad avere la peggio in seguito all'alterco avuto con un altro big che sovrintende alla sanità calabrese, Salvatore Lo Presti, dirigente dell'area Controlli. L'intervento di Naccari conferma l'indiscrezione che da giorni circola insistentemente tra i vari uffici regionali.
Come spesso accade, ad accendere gli animi e trasformare un (placido?) ufficio in una sorta di ring, sarebbe stata una normale divergenza di vedute. Alla base della “rissa”, una semplice lettera da diramare tra i vari settori del dipartimento. Non è ancora chiaro il suo contenuto né le rispettive prese di posizione dei due manager. Fatto sta che a un certo punto la situazione sarebbe degenerata: Lo Presti avrebbe accusato Orlando di aver mandato in malora, con la sua gestione, l'intero dipartimento. Il dg, da parte sua, visibilmente piccato, avrebbe minacciato di mettere nero su bianco le “ingiurie” di Lo Presti, determinando così possibili misure disciplinari. Il dirigente, nel tentativo di abbandonare l'ufficio, si sarebbe imbattuto nella ferma opposizione del direttore generale che – dall'esterno – avrebbe impedito con il corpo l'apertura della porta. Ma, spingi tu che spingo io, alla fine a uscire con le “ossa rotte” (letterale, a questo punto) sarebbe stato lo stesso Orlando: frattura del mignolo, fasciata da tante urla e da una scia sotterranea di polemiche e malumori.
Stando agli inevitabili rumors sorti attorno alla vicenda, a placare i duellanti sarebbero stati alcuni agenti di polizia giudiziaria, che in quel momento si trovavano per caso al dipartimento Salute.
Voci di corridoio che Naccari pare confermare: «Si deve forse al pronto intervento di una squadra della polizia giudiziaria presente per caso nel dipartimento se della questione non si debba trattare nel programma operativo del nuovo piano di rientro o forse il fatto che Orlando stia usufruendo di un mese di malattia costituisce un mini-piano di rientro?».
Se il “duello” al dipartimento dovesse alla fine essere confermato, non sarebbe una bella pubblicità per un ufficio alle prese con tutti guai che quotidianamente affliggono la sanità calabrese e confermerebbe – ancora una volta – una certa ostilità nel rapporto tra i dirigenti che Scopelliti ha scelto per guidare un settore in crisi di credibilità. E non solo. «Ciò che mi preoccupa – continua Naccari – è il clima che si è venuto a creare in un dipartimento così strategico per la tutela della salute (come dice lo stesso nome del dipartimento) dei calabresi. Ritiene (si rivolge al governatore Scopelliti, ndr) di potere fare qualcosa? Non penso certo a provvedimenti disciplinari, su un fatto a tutti noto e che solo lei sembra non conoscere, ma almeno a un comunicato stampa. Potrà sempre dire che il mignolo del dottore Orlando l’avete ereditato dal passato». (0040)

 

 

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