Dirigenti sanità, Roma chiede lumi

Dal Massicci la richiesta di chiarimenti urgenti al commissario ad acta

pubblicato su Calabria Ora il 29/04/2013

di Consolato Minniti

Dal tavolo Massicci arriva la richiesta di chiarimenti. Non sono passate sotto traccia le notizie stampa apparse nei giorni scorsi sulla sanità calabrese. E adesso il governatore e commissario ad acta Giuseppe Scopelliti dovrà fornire le risposte necessarie.

Dopo l'interrogazione consiliare, infatti, anche da Roma s'inizia a chiedere conto della situazione riguardante le posizioni direttive all'interno delle aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi. Secondo l'esponente dei democratici, infatti, vi sarebbero _palesi incompatibilità, divieti ed assenza di requisiti nell'affidamento degli incarichi.

Nello specifico, è stato il direttore Francesco Bevere a chiedere al governatore di relazionare in maniera dettagliata sulla vicenda e lo ha fatto per conto di due ministeri: quello della Salute e quello dell'Economia e delle finanze. Da verificare tra le altre la compatibilità di Sinibaldo Esposito quale manager della Fondazione Campanella. Oltre alla questione ormai nota di Vincenzo Scali, nominato direttore amministrativo Asp di Reggio Calabria nonostante una pensione mensile d'invalidità pari a 4.818,81 euro, vengono fuori altre situazioni strane.

Pare che nessuno dei sei dirigenti strategici di Asp ed azienda ospedali era reggine, sia compatibile con l'incarico. Della Squillacioti si è detto a più riprese (incompatibilità per aver usufruito dell'esodo pensionistico), dell'attuale dg dell'azienda ospedaliera Carmelo Bellinvia si è già scritto (incompatibilità vista la legge 724/1994), ma adesso pare ci siano casi simili: ad esempio quello di Enzo Sidari, andato in pensione praticamente all'atto della nomina a direttore sanitario dell'Asp.

C'è poi il direttore amministrativo Titty Siciliano, la quale non avrebbe i requisiti per la nomina, in quanto la legge prevede un'esperienza di cinque anni in attività di direzione tecnico-amministrativa in strutture sanitarie pubbliche o private.

Infine Franco Sarica, anch'egli dirigente Asp, sarebbe in situazione d'incompabilità per essere medico convenzionato con il sistema,sanitario regionale e per non avere comunque maturato l'anzianità dirigenziale richiesta.

 

 

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