Se il dirigente si autocompensa

Cuzzola ha aggiustato i conti della sua Interdata Center sas

Calabria Ora 17/08/2012 - Consolato Minniti

«Valutata l'opportunità di poter procedere alla compensazione dell'importo di euro 5.118,48 dovuto dalla Interdata Center s.a.s., a titolo di tributi locali e canone idrico, di cui euro 4.098,48 per accollo debiti socio Cuzzola Vincenzo, giusta comunicazione [...]  per quanto di competenza, si trasmettono in uno con la presente, le note a margine evidenziate». Firmato: Il dirigente, Vincenzo Cuzzola. A leggerla così sembra il classico caso di omonimia.

Facile che possa accadere in una città certo metropolitana, ma non così grande come Reggio Calabria. Il cognome Cuzzola, tra l'altro, è parecchio diffuso, così come il nome Vincenzo. Ma questa volta non c'è alcuno scherzo anagrafico. Il socio della “Interdata Center s.a.s.” Cuzzola Vincenzo ed il dirigente al settore finanze e tributi del Comune, Vincenzo Cuzzola sono la stessa identica persona. La differenza sta solo nell'aver usato prima il cognome e poi il nome e viceversa nella firma. Un soggetto, oltre tutto, che ha debiti e crediti con palazzo San Giorgio e che però fa il dirigente per incarico esterno, proprio nel settore specifico e dà il via libera ad un'istanza di compensazione.

Ma proviamo a mettere un po' di ordine e comprendere quello che è accaduto dalle parti del Cedir. Vincenzo Cuzzola è uno dei soci della “Interdata Center s.a.s.”, società che si occupa di effettuare tra l'altro dei corsi di formazione specifici. Nel corso degli anni, così come documentato con più carteggi, la “Interdata” riceve incarichi diretti dall'amministrazione comunale, per lo svolgimento di siffatti corsi a dirigenti e funzionari di palazzo San
Giorgio. Fin qui nulla di strano, se è vero che gli incarichi sono affidati direttamente e senza alcun tipo di gara. Ma si usa anche fare così.

Il primo problema, però, sorge nel momento in cui il Comune deve pagare a Cuzzola ed ai suoi soci l'opera prestata. Le difficoltà economiche si fanno sentire e così di euro non vi è neppure l'ombra. Tanto che Cuzzola e soci sono costretti a rivolgersi ad un legale per tutelare i loro interessi. Si arriva così addirittura a degli atti di pignoramento per somme anche considerevoli, proprio perché l'attività della “Interdata” non aveva ricevuto adeguati compensi.
Siamo nel periodo di marzo 2011.

Anche qui nulla di strano: una persona giuridica che svolge un lavoro per il Comune di Reggio ha tutto l'interesse a ricevere gli emolumenti pattuiti. In mancanza di ciò – come altre decine di soggetti hanno fatto – si passa alle vie legali. Succede, però, che con delibera del 29 novembre 2011 la Giunta guidata da Demetrio Arena decida di approvare un regolamento di disciplina di ricognizione preliminare che prevede – in estrema sintesi – la possibilità (in caso di crediti e debiti verso lo stesso soggetto) di una compensazione delle partite di credito- debito.

Per i profani: se ho un credito vantato nei confronti dei Comune ed al contempo ho anche un debito verso l'amministrazione, posso compensare le somme sottraendo dal credito, quanto dovuto a titolo di debito. Tale regolamento – è cosa nota – coinvolge direttamente il settore finanze e tributi diretto proprio da Cuzzola. Ed anche in questo caso non si registra nulla di strano. Il Comune, sapendo di avere difficoltà economiche, decide di
compensare ciò che può, così da diminuire l'ammontare dei debiti.

Ma quel che non quadra è quanto risulta dalla lettera del 3 febbraio. Il dirigente Vincenzo Cuzzola invia una missiva al dirigente della segreteria generale e delle risorse umane con cui spiega di aver valutato l'opportunità di poter procedere a compensazione. Il piccolo particolare non tenuto in considerazione, però, è che il soggetto giuridico è “Interdata center”, ovvero la società in cui figura proprio Vincenzo Cuzzola. Società che, per altro,
si è accollata i debiti che lo stesso Cuzzola ha nei confronti dei Comune per tributi locali e canone idrico, per un importo di oltre 4mila euro. Succede, quindi, che il dirigente valuta la compensazione che lo riguarda direttamente.

Se non altro appaiono dei profili di inopportunità. Ma c'è di più: può un soggetto che ha un debito con il Comune per mancato pagamento di tributi diventarne dirigente proprio al settore finanze e tributi? O ciò è impedito
dalla legge? Non sta a noi dirlo, ma al massimo porre il quesito secondo il quale forse esistono profili di incompatibilità che avrebbero impedito la nomina di Cuzzola a dirigente. Cuzzola che, tra l'altro, risultava essere anche nel consiglio d'amministrazione di Reges, dunque la società “mista” che ha il compito di riscuotere i tributi e che rimane sotto lo stretto controllo del dirigente al settore finanze del Comune.

In sostanza, dunque, Cuzzola fa sì parte del Cda di Reges, ma al contempo deve svolgere funzioni di controllo. Un brutto pasticcio, dunque, che questa volta chiama in causa anche il primo cittadino Demetrio Arena, che ha voluto Cuzzola al settore finanze e tributi. Lo stesso dirigente, tra l'altro, ha preparato gli atti del rendiconto 2011, prima di essere defenestrato per lo sforamento del patto di stabilità. Tuttavia, proprio con il rendiconto 2011, che
risulta in attivo, pare che Cuzzola possa farcela a rientrare, così come gli altri dirigenti mandati a casa.

Lui però nel frattempo ha continuato a far sentire la propria presenza nei palazzi del Cedir. Del resto dopo aver giurato davanti a Dio sulla veridicità del bilancio, non poteva fare altrimenti. L'interrogativo è: poteva Cuzzola Vincenzo, socio “Interdata”, debitore del Comune per tributi non versati, diventare dirigente e poi “compensare” con la stessa amministrazione, firmando di suo pugno?

Di certo, questa volta i conti sembrano proprio non tornare.

 

Calabria ora 17 08 2012

Pubblicato il 26/08/2012

 

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