La dirigente del settore Finanze del Comune è stata commemorata ieri al Lucianum

La vita di Orsola finita in tragedia nel ricordo commosso di Scopelliti

«L'insegnamento che ci lascia è di amare la città come l'ha amata lei»

di Pino Toscano - Gazzetta del Sud - 24/12/2010

Un fremito di commozione attraversa la sala del Lucianum mentre sullo schermo scorrono le immagini di Orsola Fallara durante la conferenza stampa al B'Art, poche ore prima di morire. Poi va alla tribuna Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro. Lei nemmeno la conosceva Orsola, ma è rimasta colpita dalla sua tragica fine e ha voluto portare la sua sensibilità di donna, di politico e di amministratore alla iniziativa organizzata dal Popolo della Libertà per commemorare la dirigente delle Finanze.

C'è un silenzio carico di attesa nell'affollato auditorium quando comincia a parlare Giuseppe Scopelliti. Il governatore è emozionato e si vede. Non potrebbe essere diversamente. Ricorda l'amicizia che lo legava a Orsola fin dall'adolescenza e la sua voce s'incrina al pensiero di quella stagione spensierata con un cortile come microcosmo e i sogni di tutti i ragazzi della loro età. Un rapporto in seguito continuato e consolidato attraverso la comune esperienza a Palazzo San Giorgio, lui sindaco lei responsabile del settore più strategico dell'ente. Otto anni a stretto contatto, «condividendo le fatiche ma anche tante soddisi azioni, come quella di vedere centomila reggini radunarsi sui Lungomare in una notte d'estate».

Collegandosi a un passaggio della conferenza che ha segnato l'atto pubblico finale della Fallara, Scopelliti coglie una esortazione di altissimo valore spirituale: «Il messaggio più bello che Orsola ci consegna è l'amore per la città. Una città da aiutare a crescere. Era questo il nostro sogno, per noi che Reggio l'abbiamo vista in ginocchio, e credo che abbiamo contribuito almeno in parte a realizzarlo».

La parabola professionale e umana di Orsola Fallara subisce una svolta all'inizio di novembre con la vicenda dei compensi, agitata da una parte del Pd. Ma Scopelliti la colloca in un arco temporale più vasto: «Questa storia non nasce il 2 novembre ma a luglio, quando all'interno del Pdl si apre una fase di confronto e, contemporaneamente, Orsola viene fatta oggetto di feroci critiche su un preteso dissesto intorno al quale il centrosinistra si esercita senza successo dal 2002.

Una campagna di aggressione che si è puntualmente trasformata in gogna mediatica. Ogni giorno un attacco. E alla fine non ha retto. Perché tanta cattiveria?». Scopelliti non nega di essere rimasto deluso dai comportamenti della dirigente, giudicandoli «inopportuni», ma tanto accanimento nei suoi confronti gli sembra incredibile.

Poi aggiunge, con evidente riferimento alle voci circolanti in questi giorni: «Questa esperienza lascia un segno, però bisogna essere chiari fino in fondo. Io penso che Orsola abbia fatto una scelta estrema. E il suo sacrificio deve farci capire che dobbiamo andare avanti, anche se la strada è difficile. È l'unico modo per rendere onore alla sua memoria».

L'inchiesta

Sitila tragica fine di Orsola Fallara la procura ha aperto un fascicolo. Del caso si occuperanno il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e i sostituti Francesco Tripodi e Sara Ombra. I magistrati inquirenti hanno già delegato alla sezione dì polizia giudiziaria dei carabinieri i primi accertamenti su una vicenda il cui finale ha lasciato attonita la città. C'è la necessità di capire soprattutto cosa sia successo nelle ore immediatamente precedenti il disperato gesto, a cominciare dal danneggiamento dell'auto della dirigente comunale e dal furto di cellulare e documenti.

 

 

Articolo precedenteArticolo successivo

Non ci sono commenti