Bilancio del Comune di Reggio Calabria
Presentata Interpellanza Urgente ai sensi dell'art.138-bis del regolamento
Redazione
Di seguito è stata riportata l'Interpellanza Urgente in merito alla questione del bilancio del Comune di Reggio Calabria, presentata ai sensi dell'art.138-bis del regolamento, firmata dall'on. Dario Franceschini (presidente del gruppo parlamentare
del PD della Camera dei Deputati), dall' on. Marco Minniti e altri
parlamentari, così come depositata e pubblicata oggi sul bollettino della Camera. Il Ministro darà risposta in aula presumibilmente giovedì 25 novembre. In [allegato] trovate il file pdf del Bollettino della Camera, abbiamo inoltre inserito una breve [rassegna stampa] relativa al 19/11/2010 tratta da quotidiani locali.
ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza urgente
(ex articolo 138bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’interno, per sapere – premesso che:
il comune di Reggio Calabria non ha ancora approvato il conto consuntivo 2009, nonostante il termine di legge sia ampiamente scaduto (comma 7, articolo 151 del decreto legislativo n. 167 del 2000) e che a tutt’oggi non è stata fissata nessuna data utile al consiglio comunale per deliberare sul rendiconto 2009; la mancata approvazione del bilancio dell’ente comunale reggino preclude qualsiasi utilizzo dell’eventuale avanzo di amministrazione nonché una limitazione alla possibilità, da parte dello stesso, di ricorrere all’indebitamento esterno;
la mancata presentazione delle apposite certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto che gli enti locali sono tenuti a redigere, ai sensi del comma 1 dell’articolo 161 del citato decreto legislativo n. 267 del 2000, presuppone la sospensione dell’ultima rata di trasferimenti statali;
si è registrato, nonostante gli obblighi di legge e statutari che regolano il normale funzionamento degli enti locali, da parte del settore finanziario del comune, il reiterarsi di atteggiamenti omissivi e reticenti che hanno reso sinora impossibile all’organo consiliare la conoscenza di dati essenziali del bilancio comunale, indispensabili ai fini delle deliberazioni amministrative a cui esso è, di volta in volta, chiamato;
è documentata agli atti l’esistenza di una gravissima situazione debitoria e di una mole straordinaria di decreti ingiuntivi e di procedure esecutive subite dall’ente comunale reggino, per il pagamento di debiti fuori bilancio, divenuti esecutivi per il mancato rispetto dei termini legali fissati per il pagamento (120 giorni a partire dalla data della sentenza esecutiva). In particolare, nell’ultimo anno solare, si sono registrati oltre 236 decreti ingiuntivi per un corrispondente valore di 9 milioni di euro e 473 pignoramenti per 9,2 milioni di euro;
è accertata l’esistenza di una pesante esposizione debitoria da parte del comune reggino nei confronti di società miste di cui l’ente stesso è azionista di maggioranza (con una quota azionaria del 51 per cento). In particolare l’ente comunale reggino è debitore di 9 milioni di euro verso la Leonia SPA; di 13 milioni di euro verso la Società Multiservizi SpA;
altri enti pubblici avanzano rilevanti pretese creditorie nei confronti del comune di Reggio Calabria;
per esempio, l’ENEL vanta un credito di 10 milioni di euro ed ha minacciato una consistente riduzione del servizio di energia elettrica; Acquereggine spa (società concessionaria del servizio di depurazione delle acque) per 12 milioni di euro, dopo che con la stessa il comune di Reggio Calabria aveva sottoscritto un piano di rientro (delibera di G.C. n. 156/2010) con rate mensili da 750.000 euro che sino ad oggi non risulta che il comune abbia onorato;
la regione Calabria vanta un credito di 80 milioni di euro per forniture idropotabili pregresse e SORICAL spa (società a partecipazione maggioritaria regionale) vanta un credito di oltre 9 milioni per quelle attuali, e sulle quali la stessa società ha proposto ed ottenuto decreto ingiuntivo;
i contributi regionali per « l’acquisto della prima casa » (ai sensi della legge regionale 22 maggio 2002 n. 2 articolo 6) erogati al comune di Reggio Calabria con più decreti dirigenziali tra gennaio e maggio 2010, pari ad un importo di 1,5 milioni di euro (somme vincolate), malgrado i mandati emessi dal comune tra gennaio e giugno 2010, non risultano liquidati ai beneficiari;
anche il commissario per l’emergenza rifiuti vanta un credito verso il comune di Reggio Calabria;
anche la Corte dei conti in passato ha più volte richiamato il comune di Reggio Calabria sull’enorme quantità di residui attivi accumulati, spesso rivelatisi inesigibili, in particolare per la « leggerezza » con cui gli amministratori comunali hanno previsto di riequilibrare il rapporto tra entrate e spese, facendo ricorso alla vendita di prestigiosi immobili di proprietà comunale (come, per esempio, l’albergo Miramare), che registrano vincoli di interesse storico ed archeologico che ne abbatteranno inevitabilmente il valore, o prefigurando creative operazioni di project financing;
il comune di Reggio Calabria sta esercitando nei confronti dei cittadini una sempre più forte pressione fiscale attraverso l’aumento dei principali tributi comunali (+60 per cento del canone idrico e per il pagamento della TARSU, +35 per cento dei canoni cimiteriali);
si registra l’assenza totale di qualsiasi forma di controllo gestionale e di rendicontazione sull’efficienza, l’efficacia e l’economicità della gestione amministrativa dell’ente;
non si è proceduto, così come previsto dallo statuto comunale, alla costituzione della commissione di accesso per il controllo degli atti della ragioneria;
si ha motivo di credere che il comune di Reggio Calabria non adotti correttamente le procedure previste dall’articolo 95 del Tuel sulle somme vincolate, che spesso vengono distratte e utilizzate per altre destinazioni, lasciando in coda i pagamenti a cui erano originariamente destinate. Per esempio, di recente, come si apprende da attendibili fonti informative, la società multinazionale spagnola, Gas Natural che aveva provveduto alla metanizzazione della città, ha promosso un ricorso al TAR (diffida dell’11 giugno 2010), per vedersi riconosciuto il proprio diritto al pagamento delle somme (4,6 milioni di euro) che la Cassa depositi e prestiti aveva trasferito all’ente comunale un anno prima per il pagamento dei lavori di metanizzazione. Agli atti, infatti, esiste un provvedimento di liquidazione datato 4 dicembre 2009 e sul quale non vi è stata l’ordinazione a favore della Gas Natural;
persino l’INPDAP è dovuta ricorrere ad un decreto ingiuntivo per farsi accreditare le somme dovute dalla cessione del quinto dello stipendio di 207 dipendenti comunali, ai quali il comune aveva comunque trattenuto le somme in tempo, ma che non aveva, evidentemente, versato nelle casse dell’INPDAP; i dipendenti delle società partecipate al 51 per cento (LEONIA, MULTISERVIZI) non ricevono da mesi lo stipendio, se non attraverso acconti riconosciuti dai soci privati. Gli stessi operai hanno più volte protestato ed interessato il prefetto della città e minacciano di fermare servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti e la manutenzione urbana;
gli operai delle ditte che stanno operando sul costruendo Palazzo di giustizia hanno dovuto più volte sospendere i lavori, (anche per molti giorni) ottenendo dal comune pochi acconti e molte promesse a fronte di un consistente debito maturato dalla propria ditta rispetto agli stati di avanzamento lavori maturati; esistono agli atti numerose messe in mora o disdette per morosità (anno 2009 e 2010) di privati cittadini e di società che hanno concesso in locazione immobili al comune (per compiti istituzionali e per scuole elementari);consta che i dipendenti comunali attendano da tre anni la liquidazione della produttività; non esisterebbero elementi certi sulla restituzione alla contabilità speciale del « decreto Reggio » (legge n. 246 del 1989 « Decreto Reggio » e successivi rifinanziamenti) delle somme dei mutui e dei trasferimenti utilizzati in contabilità ordinaria;
sono ormai sette mesi che non si pagano le imprese e i professionisti del cosiddetto « decreto Reggio »;
lo stesso sindaco facente funzioni, il dottor Giuseppe Raffa, ha pubblicamente dichiarato in una conferenza, stampa di non avere contezza della situazione finanziaria del comune. Il sindaco facente funzioni Raffa, sempre nel corso di pubbliche esternazioni, ha affermato che, nonostante precise richieste al competente settore finanziario, non gli è mai stato fornito alcun dato contabile e finanziario, tanto da decidere di non assegnare la delega al bilancio ad alcun assessore di giunta, avocandola interamente a sé;
il bilancio analitico è incredibilmente negato da due anni ai consiglieri di minoranza in maniera, ad avviso degli interpellanti, pretestuosa ed in contrasto con le disposizioni di legge;
consta agli interpellanti che il comune di Reggio Calabria sarà beneficiario di 71 milioni di euro di trasferimenti statali –: se i Ministri interpellati siano a conoscenza delle predette questioni, della preoccupante esposizione finanziaria e delle pesanti poste debitorie del comune di Reggio Calabria;
se intendano verificare con urgenza, anche attraverso l’invio dei servizi ispettivi di finanza pubblica, la reale situazione di bilancio dell’ente in modo da renderla chiara ai cittadini;
se sia vero che saranno assegnati al comune di Reggio Calabria 71 milioni di euro di trasferimenti statali. (200890) « Minniti, Ventura, Villecco Calipari, Laganà Fortugno, Laratta, Lo Moro, Cesare Marini, Oliverio, Franceschini».
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