Patto di stabilità

Botta e risposta Mancini - Naccari

Botta e risposta tra l’attuale assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, e il suo predecessore Demetrio Naccari Carlizzi. Al centro della nuova polemica, i ritardi nel pagamento delle imprese e il rispetto del patto di stabilità.

Ad innescare la miccia è stata la presa di posizione dell’attuale componente della Giunta Scopelliti. Secondo l’assessore cosentino, “non è possibile rispondere sempre con puntualità alle esigenze provenienti dal mondo delle imprese calabresi, che giustamente chiedono alla Regione di essere rapida ed immediata nei pagamenti. Purtroppo – ha affermato Mancini - siamo vittime dei guasti prodotti dalla sciagurata e scellerata gestione del passato.

L’ex assessore al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi ha infatti saccheggiato le casse regionali, soprattutto negli ultimi mesi di legislatura, raschiando il fondo di tanti capitoli solo per tentare di alimentare le proprie clientele. Così facendo ha minato la tenuta complessiva della finanza regionale portandola sull’orlo del precipizio con il rischio concreto di sforare anche quest’anno il patto di stabilità".

A rincarare la dose sono stati i senatori calabresi del Popolo della libertà. Secondo Antonio Gentile, Giovambattista Caligiuri, Vincenzo Speziali, Giuseppe Valentino e Franco Bevilacqua, "la giunta Loiero ha saccheggiato le risorse esistenti, determinando una situazione di stallo denunciata dall’assessore Mancini che non consente di procedere al pagamento delle spettanze alle imprese ed ai fornitori".

La replica di Demetrio Naccari Carlizzi è stata pesantissima. "Le dichiarazioni del dott. Mancini destano ilarità, come sempre in chi non lo conosca. Non sa o fa finta di non sapere che il patto di stabilità 2009 è stato rispettato e questo senza falsificare il bilancio come sono soliti fare i suoi amici", dichiara Naccari, secondo cui "Mancini non è un consigliere eletto, anzi non è stato mai eletto con le preferenze e deve il titolo di ex onorevole alla benevolenza di Marco Minniti che lo inserì al posto numero 2 del proporzionale per corrispondere al desiderio di suo nonno, figura prestigiosissima del cui valore la Calabria è orfana, tanto che alcuni che portano il suo stesso cognome confondono addirittura la sinistra con la destra”.

Secondo l’ex assessore al Bilancio, il suo successore “é stato raccattato e nominato, con scelta fiduciaria, da Scopelliti che, evidentemente, voleva un buon cognome, duttile però ai suoi voleri e talmente incompetente da dire ciò che la propaganda di regime richiede. Mi chiedo infatti – prosegue la nota dell’allora componente della Giunta Loiero - come possa parlare di Regione sull’orlo di un baratro un assessore che dovrà pur aver letto il proprio bilancio che testimonia certezze. Le migliori agenzie di rating del mondo (Moodys e Fitch) collocano infatti il bilancio della Regione Calabria – conclude Demetrio Naccari Carlizzi - prima di quello di Regioni più blasonate”.

Questo articolo è stato pubblicato su [RTV] il 03/11/2010 da Giampaolo Latella

 

 

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