Bentini e il modello Reggio

Da qualche anno uno slogan di successo parla del Modello Reggio

e ciò stimola l’orgoglio di noi reggini. Tuttavia, ogni qual volta approfondiamo non troviamo un modello ma sbattiamo contro i numeri.

La città turistica senza i turisti, la città che cambia senza i cambiamenti, la città che cresce senza la crescita, i primati in classifica senza i servizi.

Un grande marketing, professionale ed ossessivo, senza la produzione di nulla o poco nulla. Solo il consumarsi lento della spinta propulsiva, quella si di cambiamento vero dell’esperienza della primavera di Reggio.

Per carità di patria non voglio nemmeno pensare a quali conclusioni arriverebbe un incauto viaggiatore che in questi giorni leggesse i quotidiani locali a proposito delle cronache giudiziarie e quale valutazione trarrebbe del modello Reggio.

Quello che è certo è che gli operai della Bentini che stanno costruendo il nuovo Palazzo di Giustizia sono in sciopero perché non percepiscono gli stipendi.

Tale problema non origina dalla crisi, ma da un fatto che è di una gravità estrema.

Come può l’amministrazione comunale non pagare gli stati di avanzamento dei lavori del Palazzo di Giustizia da 6 mesi? Come può l’amministrazione comunale firmare un accordo bonario di tre milioni di euro alcuni anni fa e non averlo a tutt’oggi liquidato all’impresa?

Come può la Bentini fare fronte agli stipendi se, come pare, il Comune gli deve 5 o 6 milioni di euro? E come può accadere tutto ciò se i fondi per l’opera sono vincolati e se come è noto la distrazione di fondi vincolati è un reato?

Come può il tesoriere pagare con somme vincolate altre spese del Comune? Allo stesso modo, come può l’amministrazione comunale eseguire i lavori a Mortara che si trascinano stancamente e su un appalto di 17 milioni di euro avere oltre 24 milioni tra riserve e arbitrato?

Per non parlare dei ritardi record nei pagamenti di appalti e forniture che vengono richiesti dalle imprese o che saranno richiesti con evidente nocumento per le casse del Comune e grave danno erariale.

Mi auguro che il sindaco intervenga subito a favore degli operai della Bentini che hanno diritto agli stipendi.

Pagare i lavori e consentire alle ditte di onorare gli obblighi con gli operai è un dovere anche se non si è un modello.

Il sindaco Raffa poi prenda provvedimenti, altrimenti tutto ciò che sinora è stato messo sotto il tappeto gli sarà scaricato contro.

E il tappeto ormai è molto alto!


Demetrio Naccari Carlizzi

 

 

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