L'assessore al Bilancio invita la politica regionale, le forze sociali ed enti locali a una riforma

Regione, i conti non tornano

L'allarme di Naccari

di Adriano Mollo - Catanzaro

I CONTI della Regione non sono in ordine. Lo dice l'assessore all'Eoonomia Demetrio Naccari nella relazione che accompagna la legge di assestamento del Bilancio. Per la prima, volta le uscite superano le entrate. «Senza un risolutivo intervento di natura strutturale che incida sui meccanismi della spesa da realizzare con risorse autonome, la
sostenibilità finanziaria del sistema regionale, anche nel breve periodo, è esposta a gravi rischi».

L'assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi, dopo la sbornia elettorale, porta tutti con i piedi per terra e invita con sano realismo invitando le partiti sociali, la politica regionale e degli enti locali ad avviare una aindispensabile riforma radicale della finanza regionale, che non può essere solo di natura tecnica ma che investe tutto il sistema: la politica regionale, le forze sociali, gli enti locali e tutto l'apparato burocratico».

Conti alla mano l'assessore spiega che «sarebbe imperdonabile», considerando che le risorse libera da vincolo «non rappresentano nemmeno il 10% del bilancio regionale». 'I numeri - come dimostrano i grafici a lato - non sono rosei. Da alcuni anni le spese aumentano più delle entrate e senza un correttivo e l'avvio di un processo virtuoso il sistema potrebbe non reggere più. La proposta di assestamento del bilancio, dopo l'approvazione della Finanziaria nazionale, è discussione in commissione Bilancio del consiglio regionale e dovrebbe arrivare in aula non prima di giugno.

Dalla relazione dell'assessore Naccari si evince che il bilancio di competenza della Regione per l'anno 2008 vele, al netto delle partite di giro , 9,8 miliardi di euro circa, di cui gran parte fondi a destinazione vincolata poichè riguardana gli interventi relativi alle politiche sanitarie (3,7 miliardi dì euro - 40%), le somme relative al Por 2007-2013 appena iscritte in bilancio, al Por 2000-2006 non ancora impegnate (683 milioni di euro circa - 7,3%), i fondi relativi alla programmazione negoziata (Apq) per 1,1 miliardi di euro circa (11,8%), ulteriori fondi di natura vincolata assegnati dallo Stato (491 milioni di euro -5,3%).

Le entrate libere da vincoli, definite nell'ultima stesura ammontano a 685 milioni di euro circa, incidono solo per il 7,2% di tutta la spesa regionale. Per la manovra 2008 è stato possibile incrementare tale disponibilità con una maggiore quantità di risorse derivanti dal definanziamento dei residui perenti per 142,5 milioni di euro, da economie per residui per 29 milioni di euro e facendo ricorso all'indebitamento per spese in conto capitale per 43,5 milioni.

Tale maggiore disponibilità porta la quota libera disponibile ad 864 milioni di euro circa; tale quota rappresenterebbe, pertanto, l'ammontare delle risorse su cui teoricamente sarebbe stato possibile operare, in sede di predisposizione del bilancio 2008, da parte della Giunta e del Consiglio, con scelte di natura discrezionale.

In realtà. si deve considerare elle negli 864 milioni di euro circa rientrano diverse tipologie: di spesa difficilmente comprimibili quali le spese per il personale e per garantire il funzionamento del Consiglio e della Giunta, i forestali, i trasporti, i servizi socio-assistenziali, il diritto allo studio, le risorse da trasferire alle Province, l'estinzione di varie passività, nonché il finanziamento delle varie leggi regionali in vigore.

Va da sé che le disponibilità finanziarie per operare delle scelte strategiche, con le sole risorse autonome, sono e saranno sempre estremamente limitate. Inoltre, il livello di spesa finanziabile con risorse autonome al momento attuale non è sufficiente:

a) A garantire la copertura finanziaria delle spese a legislazione vigente finanziate con le risorse autonome già nel 2007 (904 milioni di euro);

b) A garantire anche parzialmente il finanziamento delle richieste che i vari dipartimenti hanno inoltrato al Dipartimento Bilancio (superiori ai 500 milioni di euro);

c) A garantire la copertura di accordi sindacali effettuati senza la necessaria copertura finanziaria e «per la verità - puntualizza Naccari - con procedure abbastanza estemporanee».

d) A programmare eventuali nuovi interventi di spesa ritenuti politicamente rilevanti.

La maggiore criticità è rappresentata dal fatto che una parte della spesa per i forestali (50 milioni), per gli Lpu ed Lsu (27 milioni) manca ancora della necessaria copertura finanziaria. Già nel 2007 non sono stati garantiti i mesi di dicembre e la tredicesima, erogati poi nel mese di gennaio a valere sulle risorse 2008. Sul fronte delle entrate, l'assessore spiega le cose non vanno meglio. Per esempio l'abolizione del ticket sanitario ha comportato per il primo anno un mancato incasso di 30 milioni di euro. La rimodulazione delle aliquote Irpef ha prodotto un decremento sull'entrata dell'addizionale del 39% pari a 23 milioni, risorse che erano destinate fino al 2010 al rientro dei disavanzi delle sanità. Per uscire da questo stato Naccari Carlizzi invita a una presa di coscienza generale affinchè ci sia una intervento correttivo attraverso la «riqualificazione nel suo insieme della spesa regionale» e interventi strutturali- e attenuare la «pressione» sulle poche risorse regionali disponibili.

I propositi dell'assessore regionale per qualificare la spesa e ridurre gli sprechi Bilancio, ecco la cura Naccari Bollo auto, accantonata l'Aci, al via la lotta agli evasori. Una politica delle entrate per colpire gli evasori, soprattutto del bollo auto e un taglio del 10% degli impegni. Questa in sintesi la proposta di assestamento del Bilancio della Regione che l'assessore Demetrio Naccari ha messo in campo per cercare di raddrizzare i conti della Regione.

Su tutti un dato che deve far riflettere. Dopo un anno dalla messa in liquidazione di Afor e Arssa i costi non sono diminuiti, anzi i due enti hanno accumulato debiti, anche con gli istituti previdenziali, proprio per la cattiva gestione

del decennio dell'ultimo decennio. Nonostante le situazione drammatica, c'è la volontà da parte della giunta regionale a proseguire il percorso avviato dal 2005 con l'assessore Nicola Adamo.

«Il bilancio 2008 - spiega l'assessore Demetrio Naccari Carlizzi - si caratterizza per la programmazione unica, cioè contiene 1 miliardo e 300 milioni di euro di risorse comunitarie e la Regione cofinanzia gli interventi comunitari per 140 milioni di euro per il periodo 2007/2013».

Tra le strategie messe in campo sono stati previsti tre macro interventi :

a) Per il contrasto alla povertà delle famiglie e per le persone in stato di disagio nonché per programmi di working poor
(lavoratori poveri) vengono previsti interventi finanziari rilevanti;

b) In tema di credito attraverso il potenziamento dei sistema dei Confidi, la riduzione del costo del denaro e per il miglioramento dell'accesso al credito al fine di migliorare la competitivita del nostro sistema imprenditoriale per circa 5 milioni di euro. e) In materia di edilizia scolastica con un intervento finanziato per 26 milioni di euro fra fondi regionali, statali e oomunitari.

Inoltre a carico del bilancio ci sono anche dei mutui stipulati per finanziare investimenti come quello del Por 2007/2013 pari a 140 milioni di euro. Per l'innovazione tecnologica in sanità (390 milioni di euro) attraverso i quali saranno costruiti tré nuovi ospedali e ammodernati altri; Un mutuo per la legge -regionale 24/87 (opere pubbliche) per circa 5 milioni che produrranno investimenti per oltre 60 milioni di euro; un mutuo per le opere di culto di 20 milioni di euro, oltre alle previsioni finanziarie sono stati previsti interventi di carattere normativo e organizzativo. «il prossimo bilancio -spiega al Quotidiano l'assessore Naccari Carlizzi -verrà redatto secondoil criterio della spending review (revisione della spesa), ovvero attraverso l'organizzazione del bilancio secondo "missioni e programmi" quindi attraverso un profondo processo di analisi e valutazione della, spesa dei dipartimenti regionali cercando di evitare il meccanismo dell'incremento della spesa storica e puntando a rendere più efficiente e controllabile la spesa pubblica».

Inoltre, aggiunge Naccari «attraverso lo strumento del bilancio generazionale si vuole approntare una programmazione basata sull'utilizzo dei conti generazionali» : Cioè attraverso il bilancio generazionale «si misura l'ammontare delle imposte (al netto dei benefici ricevuti sotto forma di beni e servizi pubblici) ohe un agente rappresentativo di una data generazione dovrà pagare nel corso della sua vita residua, data la vigente politica fiscale».

Secondo questo meccanismo si tratta di confrontare il conto generazionale di un neonato, i cui rapporti con la pubblica amministrazione sono regolati dalla normativa corrente, con quelli di chi deve ancora nascere, misurando l'eventuale squilibrio intergenerazionale delle attuali politiche di Bilancio. «Ove il carico fiscale sostenuto dalle generazioni future è relativamente molto più alto di quello delle generazioni correnti - spiega ancora Naccari - le attuali politiche non sono ne eque ne, probabilmente, incentivo-compatibili».

L'obiettivo -aggiunge - è quello di .lavorare «dal bilancio per l'equità generazionale che specie nelle regioni del Mezzogiorno è minata da politiche che tendono a garantire un livello di spesa a favore delle generazioni meno giovani». Inoltre, secondo l'assessore - ad un'analisi dell'equità delle politiche impositive tra le generazioni, si affiancherà, sul versante delle proposte, un concreto impegno per «individuare le politiche maggiormente adatte alla crescita, qualitativa e quantitativa, delle opportunità per le giovani generazioni del territorio regionale».

In applicazione delle disposizioni della .Legge Finanziaria 2008, non solo si prevede la norma al fine di istituire l'Irap come tributo proprio della Regione, ma nell'ambito della spesa, sarà intento dell'assessorato al Bilancio «individuare e applicare strategie di razionalizzazione della spesa con il duplice obiettivo di operare una gestione coerente delle spese e, tramite l'eliminazione degli sprechi, di incrementare la disponibilità delle risorse».

In tal senso - aggiunge Naccari - «si elaborerà un "Programma di Razionalizzazione degli acquisti" che raccoglierà interventi di risparmio della spesa e ne definirà le procedure di monitoraggio». Indubbiamente, una simile politica di interventi sulla qualità e sulla quantità della spesa dell'Ente, non può che essere legata all'imple-mentazione del controllo strategico e di gestione, con 10 scopo non solo di effettuare il monitoraggio e la valutazione sullo stato di attuazione e sui risultati conseguiti dalle politiche regionali di intervento, ma anche di fornire un supporto dei processi di pianificazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo.

Allo stesso modo, per quanto riguarda la semplificazione amministrativa, si rendono necessari interventi normativi nel settore dell'organizzazione interna e dei procedimenti per i quali si intende realizzare mio specifico Manuale finalizzato alla codifica a semplificazione degli stessi, al miglioramento della qualità dei servizi, alla velocizzazione dei tempi di attraversamento, e alla misurazione della soddisfazione degli utenti.

BOLLO AUTO ADDIO ALL'ACI - Sul fronte delle entrate è stato avviato un processo riorganizzativo per la gestione dei tributi a partirà dal bollo auto. Una caccia gli evasori e nello stesso tempo massima attenzione verso chi rispetta la legge. Questo processo passa attraverso la cessazione dei rapporti nei confronti dell'Aci nazionale che ha molti grattacapi negli ultimi anni e adesione al progetto "Icar" della conferenza della Regione che prevede l'utilizzo di una nuova baca dati interfacciata in tempo reale con l'agenzia delle Entrate che consente remissione delle odiose cartelle pazze nei confronti dei chi ha rottamato l'auto o venduto, il progetto è stata già testato dalla Regione Piemonte e sarà adottato da 11 Regioni tra cui la Calabria. Già sperimentato dallo scorso hanno ha consentito di incrementare le entrate del 28% ed evitare che alla fine gli evasori la facessero franca.

Il sistema, per la prima volta, consente alla Regione di monitorare le entrate in tempo reale (ogni cinque giorni) mentre attualmente la Regione sapeva degli incassi solo dopo la rendicondazione dell'Aci. Comunque sarà studiata una convenzione con le 60 delegazioni provinciali e le cinque dei capoluoghi i cui uffici contmueranno ad essere al servizio degli automobilisti calabresi.

Quotidiano della Calabria 21-22/04/08

 

 

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