Magorno generoso? Se lo diciamo in giro ci ridono in faccia
Confronto acceso tra i dirigenti del Pd sul futuro del partito
Redazione
Giudiceandrea: «Il segretario si dimetta formalmente, in assemblea infilate persone a lui vicine». Naccari: «Il partito non ha saputo interpretare i bisogni dei cittadini». Chieste le dimissioni a Guglielmelli. La replica: «Pronto a farlo, ma i problemi sono altri». Proposta una commissione di traghettatori per il congresso
LAMEZIA TERME Per il Pd si avvicina l’ora della verità ma i suoi dirigenti hanno visioni differenti su come uscire dal pantano. Quelle di Luigi Guglielmelli sono diverse da quelle di Giuseppe Giudicendrea, così come alternative sono le ricette proposte da Demetrio Naccari Carlizzi. I tre esponenti dem si sono confrontati nel corso della puntata de Lo Sfascio, la trasmissione de L’Altro Corriere Tv, condotta da Pietro Bellantoni, in onda questa sera sul canale 211 e in diretta streaming sul Corriere della Calabria.
Il dibattito è partito dall’analisi della discussione avviata nel corso dell’ultima assemblea regionale, poi aggiornata al prossimo 4 aprile, quando verrà fissata la data per il prossimo congresso del partito. Giudizi discordanti sulla relazione del segretario uscente, Ernesto Magorno. Secondo il segretario provinciale di Cosenza, Guglielmelli, la decisione del senatore di indire il congresso è stato un atto di «generosità», malgrado il “reggente” Martina abbia “congelato” tutti i segretari. «Se diciamo in giro che Magorno è generoso la gente ci ride in faccia», gli ha fatto eco Naccari, convinto che quella dell’ex sindaco di Diamante non sia stata una buona relazione in quanto non c’è stato «il riconoscimento degli errori commessi dal Pd calabrese, che ha fallito e non ha saputo interpretare i bisogni dei cittadini».
Giudiceandrea, dal canto suo, ha confermato che, malgrado sia un consigliere regionale, non parteciperà alla prossima assemblea, la cui composizione, a suo giudizio, è «irregolare». «Se l’elenco degli iscritti viene modificato in piena notte con nomi vicini al segretario, è chiaro che quella non è più un’assemblea legittimata».
Giudiceandrea, in particolare, ha chiesto a Magorno di rassegnare formalmente le sue dimissioni e proposto una “commissione” di traghettatori under 50 – composta dai consiglieri regionali Giuseppe Aieta, Michele Mirabello e Giuseppe Neri – con il compito di portare il partito «a un congresso vero».
Magorno, anche a parere di Naccari, dovrebbe fare un passo indietro: «l’allenatore esonerato non può scegliere il suo successore». Per l’ex assessore, il Pd deve essere in grado di «garantire risultati e scelte alternative».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giudiceandrea, secondo cui il Pd calabrese «non è stato capace di amplificare l’operato della giunta Oliverio». Parte della responsabilità è anche dei segretari provinciali di federazione, che «non hanno fatto il beau geste di rassegnare le dimissioni». Una frecciata a Guglielmelli che ha subito replicato: «Dimettiti tu da capogruppo dei Democratici progressisti. Non credo che i problemi si risolvano così, ma se la soluzione individuata è questa, non sarò io a dire di no».
pubblicato su [CorriereCalabria]
il 30 marzo 2018
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