Stimolare il confronto ed il dibattito in città

L’obiettivo dell’associazione partecipa

“Il nostro scopo è stimolare un confronto e contribuire, con idee e riflessioni, al raggiungimento di un obiettivo comune per colmare il gap che la città registra, sia dal punto di vista strumentale che culturale, ampliando la partecipazione attiva da parte dei cittadini giungendo a una forma di amministrazione condivisa”. Questo, in sostanza, è ciò che la costituenda associazione “Partecipa” vuole raggiungere e che, ieri pomeriggio, presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, ha a più riprese ribadito.

Nel corso dell’evento dal titolo:  “Reggio e Future Prospettive. (im)mobilità e (in)accessibilità?” Demetrio Naccari Carlizzi e Corrado Rindone, hanno spiegato in modo chiaro di voler “contribuire ad accogliere e sollecitare i cittadini a prendere parte alle scelte della cosa pubblica”. L’argomento di questa prima iniziativa, ha dichiarato Naccari Carlizzi, “è stato scelto in funzione del dato che registra, quale argomento di estrema attualità, il tema dell’alta velocità e della mobilità urbana in generale. Noi, come associazione, partiamo da quelli che sono gli obiettivi e gli impegni europei assegnati alle città italiane.

All’interno di questi obiettivi, il lavoro che si vuole fare è quello di stimolare l’amministrazione ad acquisire maggiori competenze; perché -sottolinea- servono competenze specifiche che, attualmente, mancano anche all’interno della struttura burocratica”. Ciò che necessita è il coinvolgimento di ingegneri di trasporti, fare esperienze trasportistiche e di smart mobility per poter “mettere in campo quelle soluzioni che, già in altre città d’Italia è stato messo in atto per realizzare un sistema strategico di mobilità urbana che possa andare verso quelli che sono modelli di mobilità sostenibile”, fondamentale spiega Naccari Carlizzi, è “diminuire il numero di auto nel centro urbano, aumentare la qualità dei servizi.

Abbiamo ancora un sistema incentrato sull’operatore, ovvero l’azienda di trasporto locale; questa, purtroppo, non riesce ad andare incontro al bisogno di spostamento dei cittadini che, invece, sono evoluti e richiedono risposte diverse da quelle offerte”. Questo tipo di interventi che andrebbero a svecchiare opere di mobilità e di accessibilità ormai superate da decenni, sottolineano Rindone e Naccari Carlizzi, “andrebbero ad incidere positivamente anche sull’economia, non solo territoriale, ma anche del singolo”. Una città più accessibile, ben collegata con le arterie e snodi principali sia economici che assistenziali, favorirebbe la crescita economica di ogni nucleo familiare che, per fare un esempio, adesso è costretto a spostarsi con mezzi privati (macchina, moto) per raggiungere servizi anche molto vicini soprattutto in termini di distanze. Proprio Rindone, nel corso del suo intervento, ha evidenziato come, da cittadino, “registra l’inaccessibilità e l’immobilità della città. inaccessibilità sia per chi viene a Reggio, sia per chi esce dalla città. I tempi di percorrenza da un punto A (lavoro) ad un punto B (casa) si dilatano, allo stato attuale, in modo esponenziale; per non parlare dell’esclusione sociale che la città paga in termini di partecipazione alla vita economica nazionale a causa di collegamenti, anche solo con la dirimpettaia Sicilia, non adeguati e che ci escludono”. Servono, pertanto, idee e scelte mirate, servono nuove metodologie nel rapporto dell’ascolto della cittadinanza che a sua volta manifesta una  sua partecipazione costruttiva del divenire sociale, economico e sostenibile di una Città Metropolitana che ha l’esigenza di rapportarsi attraverso una mobilità ed una accessibilità adeguate con il territorio prossimo, con quello della Calabria e delle altre regioni. Quello che prospetta la generazione attuale con la progettualità  infrastrutturale deve pensarlo in prospettiva delle esigenze delle future generazioni.

L’incontro introdotto da Francesco Suraci, ha visto anche la partecipazione del Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà, il quale ha accolto favorevolmente le idee messe in campo sostenendo che potrebbero essere un eccellente spunto dal quale partire per migliorare, “è confortante -conclude Falcomatà- notare come le associazioni lavorino positivamente sul territorio rappresentando una risorsa preziosa. Questo tipo di approfondimento non può che rappresentare una risorsa che proporremo anche al Ministro in occasione dell’incontro sulla mobilità, previsto nei prossimi giorni con tutti i sindaci.

pubblicato su [Calabria Post] il 18/11/2023

 

 

 

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