Ricorso alla Corte Costituzionale del governo

in discussione il termovalorizzatore di Gioia Tauro e la vallata di Pettogallico

“Tra i primi interventi politici del nuovo Consiglio Regionale, guidato dal centro-sinistra, si sono indirizzati verso la tutela del territorio, soprattutto in provincia di Reggio, allorquando la passata legislatura di centro-destra, aveva ipotizzato di trasformarla nella discarica della Calabria.

Fu così che già nel primo atto ufficiale, in occasione della manovra di assestamento che abbiamo dovuto per forza di cose approntare nel mese di agosto, la maggioranza di centro-sinistra in consiglio regionale e si impegnò a bloccare i lavori del raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro e della costruzione di un impianto di rifiuti nella vallata di Pettogallico, subito a ridosso della città di Reggio.

Si trattò di due atti più che simbolici, tesi a tutelare, da un lato la popolazione della piana di Gioia Tauro, già soggetta alla presenza di un termovalorizzatore, dall’altro a tutelare l’eco-sistema della vallata del Gallico, tradizionalmente votata alla coltivazione di agrumi pregiati.

Sia la popolazione di Gioia Tauro, come quella del Gallico, esasperata da numerose azioni di protesta, più volte inascoltata dall’allora Governatore della Calabria, Chiaravalloti e dalla sua Giunta, ebbe quindi il giusto ascolto da parte dell’attuale maggioranza regionale.

Apprendiamo però di recente, che il governo nazionale di centro-destra, nella persona del premier, Berlusconi, ha inoltrato un ricorso alla Corte Costituzionale, pubblicato nel BUR (bollettino ufficiale regionale) del 16 novembre scorso, contro la decisione presa dal Consiglio Regionale della Calabria il 17 agosto del 2005.

La notizia ha del grottesco, anche perché più volte il vice ministro all’Ambiente, il reggino Nucara, ebbe a dare rassicurazioni sull’inopportunità di continuare la costruzione delle due opere.

Gli atti ufficiali del suo governo, però, gli danno torto, il ricorso alla Corte Costituzionale del governo Berlusconi, mette in chiaro come e quali siano le reali intenzioni politiche della Casa delle Libertà, da un lato la secessione con la devolution leghista, dall’altra la poca attenzione nei confronti della Calabria e della nostra provincia in fatto di tutela ambientale del territorio e dei suoi cittadini.

E’ giusto quindi che la popolazione reggina e non solo abbia notizia dell’incoerenza di chi governa il paese in questo momento”.

Demetrio Naccari Carlizzi

 

 

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