Reggio, conti del Comune: il Pd tuona

Tuonano le stanze del Partito Democratico reggino

di Stefano Perri - [Strill.it] - 18/10/2011

Tuonano le stanze del Partito Democratico reggino. Parole di fuoco sulla relazione degli Ispettori Ministeriali sullo stato delle finanze comunali. Alla conferenza stampa presente tutto lo stato maggiore dei Democratici: da Demetrio Naccari Carlizzi a Demetrio Battaglia, da Girolamo Demaria a Seby Romeo, fino ai consiglieri comunali Nicola Irto, Giuseppe Falcomatà e Giuseppe Marino.
 
Ad esordire è proprio il Commissario Provinciale dei Democratici Girolamo Demaria: “Siamo qui per una presa di posizione in riferimento alla relazione degli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla situazione delle casse comunali a Reggio Calabria. E’ stato accertato dagli ispettori del Ministero una situazione che noi definiamo devastante. Una situazione che il Pd aveva denunciato in questi anni e in questi mesi in modo rigorosamente documentato e rispetto alla quale ci era sempre stato presentato un muro di gomma. Ben 22 irregolarità sono emerse. 170 milioni di disavanzo accertato al 2010. Tutto ciò è giunto a seguito di una interpellanza parlamentare del Pd per conoscere la reale situazione finanziaria del comune di Reggio. Oggi dobbiamo dire che purtroppo avevamo ragione, purtroppo per la città. Ma quello che è venuto fuori – continua Demaria - non è il sistema Fallara, voglio dirlo con nettezza. Quello che è venuto fuori è il modello Reggio, un modello politico amministrativo che in questi anni ha governato la città. Le risposte a quanto è avvenuto devono venire dai vertici politici e amministrativi che hanno governato in questi anni. In questi mesi il Sindaco Arena non ha saputo o potuto fare l’operazione verità sui conti pubblici. E’ evidente però che chi non può non rispondere è l’attuale Governatore della Regione Calabria che da Sindaco è stato il protagonista e l’interprete di quel modello, che oggi definiremmo “caso Reggio”. Noi abbiamo sempre parlato di un sistema gelatinoso di governo locale fatto di privilegi per pochi e di sacrifici per tutti gli altri. Interpretato in primo luogo da Scopelliti e condiviso dalle altre forze politiche. Arena ha continuato in questi mesi a difendere l’indifendibile, fino all’approvazione del bilancio di previsione che noi abbiamo denunciato essere fondato su cifre non reali. Oggi vengono fuori le prime verità da parte degli ispettori. Se avessero dato ascolto ai problemi posti dal Pd negli anni non si sarebbe aggravata cosi tanto la situazione. Nelle prossime ore i nostri Parlamentari chiederanno quali provvedimenti il Governo intende adottare alla luce della situazione emersa con la relazione degli ispettori ministeriali. E ci sono ovviamente altri passaggi che investono il Sindaco e gli altri livelli locali. Arena non ha saputo fare l’operazione verità che gli avevamo chiesto. Il 20 è convocato il consiglio comunale ma è evidente che nulla è più come prima. Il riequilibrio conteneva alcune cifre ma alla luce della relazione è chiaro che non possono essere quelle cifre ad arrivare in Consiglio Comunale. Il sindaco e la maggioranza hanno pochissimi giorni per dire come intendono uscire dalla situazione che ci troviamo d’avanti e che è pesantissima. Noi chiediamo dimissioni da parte delle persone che a livello politico e amministrativo saranno coinvolte. E’ chiaro che non può essere tutto addebitabile ad una sola persona. Ci sono vari livelli e varie responsabilità politiche. Come detto anche nella relazione c’è chi non poteva non sapere.
Come Partito Democratico intendiamo chiamare a raccolta tutte le forze della città per reagire a questa situazione difficilissima nella quale è stata portata Reggio . Ci sono le energie e le risorse per uscire da questa situazione. Questo è l’appello che lanciamo a tutte le forze cittadine che si stanno accorgendo di quello che è stato il modello Reggio in questi anni, perche si affronti una fase difficile determinata per responsabilità precise del centrodestra”.

Ad intervenire è poi il consigliere comunale Giuseppe Falcomatà: “Constatiamo amaramente che l’operazione verità annunciata dal Sindaco non ha più senso perche nei l’operazione verità l’hanno fatta gli ispettori del Ministero. Siamo qui perché chiediamo una presa di coscienza e di responsabilità a chi governa la città. Bisogna chiedere scusa ai cittadini per il saccheggio compiuto per anni alla nostra città, usando le casse comunali come fossero un bancomat ad uso personale. Non è un allarme solo politico o economico, ma è un allarme sociale. Noi abbiamo in mente una forte iniziativa popolare affinchè tutta la città prenda coscienza di questa situazione. Facciamo appello a tutte le forze sane al fine di contribuire e partecipare al nostro percorso”.

A rincarare la dose ci pensa Demetrio Naccari Carlizzi: “Quello che più colpisce non è la rivelazione che era già abbastanza palese ma il ritardo nel provvedere a questa situazione che ha causato un ulteriore disavanzo. Il buco è andato avanti nel 2009 e nel 2010. E’ inutile aggiungere che anche nel 2011 continuerà. Nessuno pensa che Arena non sapesse nulla. Quando Scopelliti ha consegnato il Comune (solo formalmente) ad Arena gli avrà spiegato come stavano le cose. Arena da ottimo commercialista qual è non ha potuto non capire la situazione. Quando noi chiedevamo conto di tutto ciò non ci interessava la tutela dell’ordinamento giuridico, a noi interessava che non si facessero ulteriori danni. Siamo stati sbeffeggiati ed insultati. Qui noi non siamo purtroppo nella difficoltà generale che vive il Paese ma siamo in una difficoltà specifica prodotta da anni in cui si è messa la testa sotto come struzzi impedendo ad un’opposizione seria e presente di far produrre altri deficit. Che il sindaco debba vedere la situazione della cassa comunale e governare di conseguenza non è un’operazione verità ma un’operazione normale. E comunque non si doveva aspettare che arrivasse un soggetto esterno a farlo. E lui che c’era a fare? Noi non possiamo aspettare che vada avanti l’iter di questa relazione. Dobbiamo provvedere subito a chiarire. Ci sono tanti che in questi mesi hanno parlato di moralità e che oggi secondo noi dovranno restituire i soldi. Purtroppo si è tardato, il ritardo ha prodotto dei danni, il Sindaco ha il dovere di chiudere questa fase che è già alle nostre spalle e si cominci a ragionare sul futuro. Mi pare che l'attuale dirigente delle finanze non abbia inteso realmente come stanno le cose. Il riequilibrio deve essere sancito in base a quello che dicono gli ispettori del ministero, non quello ce diciamo noi. Alcuni passaggi mettono in evidenza una cosa che ci sembra ingiusta e immorale. Dopo la morte della Fallara ci furono una serie di tentativi assolutamente scabrosi. Qui non c'è che uno ha fatto e gli altri guardavano. Gli atti dove serviva la firma del sindaco ci sono e sono proprio quelli contestati. E ci chiediamo anche l’incarico alla Dirigente chi l’ha dato? E’ immorale tentare di scaricare su qualcuno che non c’è più la responsabilità di tutto. Nei prossimi giorni Arena dovrà pur dire qualcosa perché non è un ragioniere messo li a fare dei conti che neanche comunica. La vicenda dei pignoramenti che sta diventando ogni giorno più ampia sta inginocchiando l’economia cittadina. E’ una condizione generale di disastro economico della città. Anche a livello nazionale c’è stato un tentativo che di insabbiare la verità perché prima di mandare gli ispettori si è dovuto attendere diverso tempo. Il Ministero alla fine ha mandato gli ispettori quando i buoi erano scappati completamente. Il nostro obiettivo non è quello di far cadere Scopelliti, noi vogliamo che la città sia governata bene, se poi le norme stabiliscono che qualcuno debba dimettersi lo farà. Se alle cifre accertate dagli ispettori applichiamo gli interessi moratori arriviamo alle cifre che noi avevamo annunciato. Complessivamente si supereranno ampiamente i 300 milioni di euro. Rispetto alla restituzione di quelli che hanno percepito le somme nella relazione c’è scritto che il Comune deve recuperare i fondi dunque o la fa il Comune o la Corte dei Conti glielo chiederà".

“L’amministrazione dovrà chiedere indietro le somme – aggiunge sul punto il consigliere regionale Demetrio Battaglia – ed eventualmente gli interessati possono fare opposizione. Quello che c’è contenuto nella relazione mette in discussione tutto. Dalla buca al servizio più essenziale. Rispetto a questo il sindaco ha il dovere di avanzare una proposta per uscire dalla situazione. Io credo che in questa città ci siano le intelligenze e le professionalità per tirarla fuori da questa situazione ma tutto dovrebbe passare da una presa d’atto. Tempo fa qualcuno ha proposto di invertire il principio di sussidiarietà chiedendo ai cittadini di contribuire al mantenimento del Museo Nazionale. Qui ogni cittadino ha 1000 euro sulla testa. Potremmo chiedere – provoca Battaglia - ad ogni cittadino di sborsare di tasca propria 1000 euro per risanare le casse comunali. Ma tutto ciò è stato fatto per sostenere un’idea politica e a quest’idea ha partecipato tutto il centrodestra, compreso l’attuale Presidente della Provincia. Questo è lo stato dell’arte, rispetto a questo noi siamo interessati solo alla città e siamo disponibili a concorrere a trovare le soluzioni fermo restando le differenze di ruoli che necessariamente ci devono essere. Il Sindaco è stato più volte invitato a dichiarare la situazione. Se questa maggioranza e questo Sindaco non sono in grado di garantire un futuro a questa città noi chiediamo che rassegni le dimissioni. Le emergenze aumenteranno e rispetto a queste non c’è solo un problema politico ma problemi per i cittadini. L’emergenza richiede capacità di risposta, se non c’è la voglia di reagire allora non possiamo che chiedere le dimissioni. Gli ispettori hanno fotografato una realtà che va modificata immediatamente. Se il Sindaco non riesce a mettere in moto questo meccanismo è chiaro che dovremo chiedere che si dimetta”.

E poi la volta del consigliere comunale Nicola Irto: “Ci sono delle responsabilità non scritte che devono assumersi quelli che hanno governato questa città. I bilanci che oggi sono oggetto della relazione erano stati difesi da Scopelliti che in conferenza stampa sventolava le certificazioni dicendo che erano in ordine. Adesso il centrodestra tenterà di addossare tutta la colpa sulla Fallara. Nella relazione c’è un elenco di tecnici che ha percepito indebitamente delle somme che non dovevano avere e che oggi sono tutti dirigenti della Regione Calabria”. E sul punto relativo alla Regione specifica Battaglia: “Un problema politico c’è. noi non siamo giustizialisti ma una valutazione a Scopelliti va chiesta. Una stessa valutazione che dovrebbero fare direttamente loro. Qui non è un problema di scontro politico, è un problema di responsabilità. Sul piano della responsabilità politica io chiederò se questi soggetti possono continuare a ricoprire quegli incarichi”.

Dure parole anche dal consigliere comunale Giuseppe Marino: “La verità espressa dagli ispettori deve essere tradotta in atti politici. I fatti ci dicono che il bilancio che abbiamo votato un mese fa era una grande menzogna. Arena ha l’obbligo di iniziare a governare da domani prendendo atto di questa verità. Scopelliti e i suoi hanno trascinato la città in una tempesta di illegalità, di abusi, di privilegi. Ora dobbiamo fare uscire la nave da questa tempesta e per farlo bisogna rifarsi alla buona politica. Lanciamo un appello alle forze sane della città, a tutti quelli che amano questa città, è il momento che escano fuori”.

A concludere la conferenza è il dirigente Seby Romeo, al quale è andata la solidarietà del Partito per gli attacchi ricevuti sulla stampa nei giorni scorsi: “Ringrazio il partito per la solidarietà che mi ha espresso in questi giorni. Io non mi sento una mela marcia. Oggi abbiamo una fotografia di una situazione che inizia a venire fuori in tutta la sua gravità. Evidentemente le competizioni elettorali che si sono giocate in questi anni erano ad armi imparti. Le pubbliche risorse sono state utilizzate per fini diversi da quelli per i quali erano destinate. E questo ha consentito a Scopelliti di vincere. Mi pare che ora sia giunto il momento di fermare questo delirio. Arena evidentemente ha rinunciato a fare la sua operazione verità. Oggi deve provvedere a dirci come uscire da questa situazione. Se è in grado di farlo bene, altrimenti Reggio non può più aspettare. Abbiamo già aspettato abbastanza”. 

 

 

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