Naccari: Scopelliti parli di cose che conosce come il bilancio di Reggio, in stato comatoso
Palazzo San Giorgio continua a non fornire un bilancio analitico ai consiglieri comunali
Redazione
“Apprendo dai media di essere stato più volte chiamato in causa durante la campagna elettorale del Pdl, che ritorna sul bilancio regionale e il Patto di Stabilità e supposte situazioni di sofferenza dei conti; invitiamo il candidato Governatore del centro destra a parlare di situazioni che forse conosce meglio, come lo stato comatoso del bilancio dell’ente da lui amministrato.
La Regione ha i conti a posto e non ha nessuna situazione di sofferenza, ma Scopelliti farebbe meglio a pensare al disastro che si ritrova tra le mura di Palazzo San Giorgio, con un bilancio comunale che si basa in gran parte su falsi plateali, su alienazioni di beni inalienabili come il palazzo stesso del Comune, sulla contabilizzazione di crediti non esigibili, su crediti inesigibili, mentre deve da anni 80 milioni alla Regione; la nostra sensibilità istituzionale ci impone di non esigere il pagamento dal Comune di Reggio, per evitare il default finanziario di un ente pubblico calabrese, ma rimane una situazione debitoria che i cittadini reggini pagheranno due volte, perché hanno già sborsato dalle loro tasche nelle casse comunali”. Demetrio Naccari, assessore regionale al bilancio, vuole difendere le buone pratiche del bilancio regionale, e rimanda al mittente le critiche espresse ieri dal candidato Pdl sui conti regionali, mettendo invece sotto la lente d’ingrandimento la catastrofica condizione dei conti pubblici reggini, sotto gli occhi di tutti.
“Scopelliti non si preoccupi: i conti della Regione non danno adito a preoccupazioni e sono in linea con tutte le indicazioni di legge, nonostante gli 80 milioni di euro che il Comune di Reggio non ha ancora versato per i servizi idrici: parte di quanto i cittadini pagano per le bollette dell’acqua viene versato adesso a Sorical, mentre precedentemente veniva versato alla Regione: il Comune ha già riscosso la sua parte, senza corrispondere alle casse regionali il dovuto, che a Catanzaro attendono venga corrisposto da anni.
I cittadini di Reggio si troveranno così ad essere debitori per una bolletta che hanno già pagato con i loro soldi, e che finora la Regione non ha voluto esigere per un atto di responsabilità”, puntualizza l’assessore al Bilancio.
“Si possono fare delle semplici addizioni –ribadisce Naccari – oltre 10 milioni di euro sono il debito vantato da Enel per 10mila bollette inevase: bisognerà che Reggio finisca come Catania, e che venga staccata la luce elettrica all’illuminazione pubblica, perché Palazzo san Giorgio paghi le bollette? Si aggiungano gli 80 milioni per i servizi idrici alla Regione, più altri 12 milioni ancora attesi dalla società Sorical. Sappiamo di decine di milioni di euro ancora attesi dalle casse delle Spa pubbliche, e infine ci sono centinaia di creditori privati la cui protesta sta montando giorno dopo giorno perché i pagamenti inevasi dal comune stanno mandando al tappeto l’economia reggina, nel comparto legato all’edilizia, che pesa in maniera consistente sull’apparato produttivo di questa provincia”.
“Il candidato Pdl quindi pensi piuttosto al disastro che lascia sulle spalle delle future generazioni: alle decine di mozioni di protesta dei consiglieri comunali che chiedono da anni di poter conoscere il bilancio analitico del Comune, diritto che viene loro negato. Situazione assurda, indegna di uno Stato di diritto: su di un abuso del genere, lo dichiariamo pubblicamente, a mio avviso dovrebbero intervenire il ministero dell’Interno. Non è possibile che i cittadini non sappiano come vengono spesi i loro soldi nel dettaglio” sostiene Naccari.
“O vogliamo forse parlare della situazione dei 300 consiglieri circoscrizionali nelle 15 circoscrizioni del Comune di Reggio, che non percepiscono più i compensi relativi ai gettoni di presenza dall’aprile 2009? o vogliamo considerare i debiti non ottemperati con le cooperative sociali, che sono costrette a lasciare a casa decine di operatori sociali, per i tagli del Comune indebitato?
Forse sarebbe il caso di considerare che il Comune per rimediare ai suoi debiti è costretto a vendere i suoi pezzi pregiati, come lo storico hotel ‘Miramare’, ma con conseguenze disastrose per le casse comunali: per la fretta di accaparrare risorse e tappare i buchi del bilancio, la prima asta per vendere questo bene storico di Reggio è andata deserta e verrà ulteriormente ribassata l’offerta per un bene già svenduto al prezzo di 12 milioni. E’ l’ennesimo esempio di come in questi anni Scopelliti abbia amministrato spendendo e spandendo, più per accrescere il prestigio personale che per dare lustro alla città, dando fondo alle casse comunale e compromettendo definitivamente i conti pubblici. Questo senza contare i debiti avverso le centinaia di fornitori privati, che sono in sofferenza nei casi in cui il Comune è il loro principale fornitore e rischiano il fallimento delle loro aziende. Scopelliti fa un gran parlare di Reggio che cresce, ma la realtà parla di un turismo al palo, opere pubbliche che non avanzano, economia che langue. Regna solo la pubblicità.
La politica di bilancio dissennata dell’attuale sindaco di Reggio sta mandando al fallimento molti imprenditori che non riescono più a pagare i propri dipendenti, da più parti in questi giorni ci sono titolari di aziende che mi chiedono di denunciare questa situazione: una Giunta che sta deprimendo l’economia cittadina, lasciando sul lastrico intere aziende e i loro lavoratori, oltre che bloccare la macchina dei lavori pubblici. In città tutte le opere pubbliche sono bloccate, proprio a causa del mancato pagamento degli avanzamenti dei lavori negli ultimi mesi da parte del Comune”.
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alla faccia!
Adesso capisco perché gli scrutatori delle scorse elezioni europee hanno percepito con fortissimo ritardo i loro compensi...