La chiusura delle stazioni isolerà la Jonica

E la Regione se ne frega!”

E’ inaccettabile l’intenzione manifestata da Trenitalia di sopprimere 12
stazioni lungo la linea ferrata jonica calabrese perché questa non è altro
che il preludio della sostanziale chiusura della tratta.
Fa bene la popolazione locale a protestare contro questo scempio, che di fatto nega il diritto alla mobilità dei calabresi già costretti da decenni a utilizzare un servizio da terzo mondo, con un solo binario e con tempi di percorrenza biblici.
Questi inoltre sono destinati ad allungarsi ulteriormente poiché la chiusura delle stazioni ridurrà ulteriormente la capacità della linea, attrezzata con un binario unico. Riducendo il numero delle stazioni, dove si può usufruire del doppio binario, si allungheranno chiaramente i tempi di percorrenza dei convogli. Vengono in sostanza a mancare gli snodi a doppio binario fondamentali per l’alternanza del passaggio dei treni.
Le stazioni che saranno ridimensionate a semplici fermate prive di personale sono state individuate da Trenitalia su tutta la tratta jonica (Ardore – Bova  Marina - Campo Spartivento – Caulonia – Ferruzzano – San Lorenzo – Gioiosa Jonica – Riace – Squillace – Isola Capo Rizzuto – Roseto Capo Spulico).
E mentre gli utenti calabresi da anni chiedono un potenziamento della linea, la scelta dell’azienda ferroviaria è un chiaro segno dell’intenzione di voler ulteriormente ridurre le corse dei treni. E’ chiaro che tutto questo
comporterà il completo isolamento infrastrutturale dell’intera fascia jonica
calabrese nella totale indifferenza della Regione Calabria e del ministero
competente.

 

 

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