L'ex dirigente recita il mea culpa

Devo chiedere scusa alla mia famiglia e a Peppe Scopelliti

Comune Il prossimo giovedì sarebbe dovuta rientrare in servizio dopo la sospensione di un mese dalle funzioni ma ha preferito farsi da parte

Orsola Fallara: ho sbagliato e mi dimetto

di Piero Gaeta - Gazzetta del Sud

Alle cinque della sera si è compiuto il destino (amministrativo) di Orsola Fallara: «Ho sbagliato - ha ripetuto più volte - e per questo mi dimetto».

Ha scelto di fare calare il sipario sulla brutta storia della liquidazione di somme (circa 750.000 euro) per avere rappresentato il Comune davanti alla commissione tributaria l'ex dirigente del settore finanze del Comune che ha spiegato: «Con questa decisione farò un favore al sindaco f.f. Raffa ma non m'importa. Prima di salutarvi, però, voglio ringraziare i miei collaboratori che hanno lavorato in questi otto anni come una vera squadra e poi devo chiedere scusa due volte. Prima di tutto alla mia famiglia e poi a Peppe Scopelliti. Che voglio chiamare Peppe proprio perché sono cresciuta con lui e per me è stato un onore lavorare al suo fianco. Scopelliti, a differenza di altri, è un politico con la "P" maiuscola e ha fatto bene a dire che ormai non faccio più parte del suo gruppo, perché non ho agito seguendo le indicazioni e i principi ai quali lui sempre si è ispirato. Peppe Scopelliti ha lavorato con grande onestà per fare grande questa città. Non ho nemmeno il coraggio di chia-marlo al telefono - ha aggiunto -perché è chiaro che 0 mio rap-porto con lui è finito».

Ha trattenuto a stento le lacrime Orsola Fallara e ha salutato non senza essersi tolta prima qualche "pietra dalle scarpe" indirizzandole verso Naccari e Raffa individuati come gli ideologi di un attacco al "modello Reggio". «Da domani Naccari e Raffa saranno i responsabili di quel che mi succederà. Sono riusciti a distruggere Orsola Fallara - ha affermato - hanno provato a fare di me lo strumento per gettare fango sul "modello Reggio" ma non ci riusciranno perché quel modello ha cancellato il 208, riaperto il teatro Cilea, incrementato i servizi sociali e l'acqua nelle case. E poi io avrò sbagliato, ma non posso accettare lezioni di morale da chi non ha titoli per darne. È vero che mi sono rivolta alla giustizia civile del Tribunale per sapere se ho diritto a meno a ricevere quelle somme ma dopo tanti pareri contrastanti e dopo avere fornito le carte alla Procura mi restavano solo il Tribunale e la giustizia divina».

La Fallara ha ricostruito con puntiglio la scansione dei tempi di questa storia e ha fatto notare ai cronisti strane coincidenze e convergenze, inciuci più o meno nascosti, "speculazioni" su internet, rapporti di parentela tra altri dirigenti comunali e incarichi affidati, pareri chiesti e mai giunti, avvocati che compaiono e scompaiono in tutta la vicenda. Insomma, una spy story degna di essere approfondita.

E ha concluso: «Lo scorso 29 novembre ha scritto al direttore generale chiedendogli un incontro per avviare le procedure per restituire le somme. Mi ha risposto il giorno seguente scrivendomi che attendeva disposizioni dal sindaco... Siamo arrivati a oggi e ancora sto aspettando. Forse Raffa è troppo impegnato a chiedere la candidatura per una poltrona di piazza Italia».

 
Modello Reggio

Orsola Fallara si è assunta tutte le responsabilità e si è dimessa dall'incarico di dirigente del settore finanze del Comune. Rassegnando le dimissioni, però, ha te-nuto ben distinto e distante da sé il "Modello Reggio". «È un modello vincente - ha detto - che ha consentito a Reggio di risollevarsi. Hanno colpito me e mi hanno distrutto ma il vero obiettivo era colpire Scopelliti».

Il cellulare cellulare. Ieri sera ignoti hanno rotto il vetro dell'autovettura della Fallara e le hanno rubato il telefono cellulare.

 

 

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