Il mio governo durerà cinque anni
Prodi: Governo può funzionare bene. Speravo più donne
Redazione
Roma, 17 mag. (Apcom) - "Credo che con questi nomi il governo possa funzionare bene". Il neopresidente del Consiglio, Romano Prodi, ha risposto alle domande dei giornalisti recandosi a Montecitorio per il saluto al presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Il Consiglio dei ministri per la nomina dei sottosegretari si terrà o oggi pomeriggio o domani mattina, ha aggiunto Prodi, entrando alla Camera.
Al termine dell'incontro con Bertinotti, durato poco più di mezz'ora, il premier ha ribadito le sue convinzioni sulla sostanza della compagine governativa. "La qualità e la personalità dei ministri" che formano il governo "sono adatte ad una squadra non conflittuale, ad una squadra vera".
"Speravo di più, ma il passaggio da 2 a 6 è importante". Così il premier ha risposto in merito alla presenza femminile nel governo che registra solo una titolare con portafoglio. Lasciando la Camera per dirigersi a piedi verso gli uffici di piazza Santi Apostoli, Prodi è tornato sulla questione 'quote rosa', sottolineando come "bisogna affrontare la cosa con rimedi più drastici".
Intanto si registrano anche le reazioni dell'opposizione. "L'esercito di Prodi somiglia alle comparse dell'Aida", ha dichiarato il senatore azzurro Alfredo Biondi, presidente del Cn di Forza Italia. "C'è chi nel primo tempo faceva l'egizio e nel secondo l'etiope, con una mano di vernice sulla faccia. Qualche riverniciato e tra essi qualche 'uomo giusto al posto ingiusto', con tanti saluti alle competenze per materia e forse anche per valore", aggiunge.
Meno caustico e più riflessivo il commento di Altero Matteoli, di An al Senato. "I governi si giudicano dagli atti che pongono in essere e poi complessivamente per i risultati che raggiungono nell'interesse del Paese". "Come faccia poi Prodi - aggiunge - a dire già che il governo è molto coeso non si capisce. La vera coesione la verificheremo quando dovranno affrontare i veri problemi e sui quali, dalla politica estera, a quella economica e del lavoro, alla tutela della famiglia le posizioni all'interno dell'Unione, come è noto, divergono".
Il nuovo governo giurerà al Quirinale alle 16,30.
Il premier ha dato lettura della lista dei ministri nominati dal capo dello Stato Napolitano.
Otto i ministri senza portafoglio nel nuovo governo, di cui non si conoscono ancora le deleghe: Vannino Chiti, Luigi Niccolais, Linda Lanzillotta, Emma Bonino, Giulio Santagata, Barbara Pollastrini, Giovanna Melandri e Rosy Bindi.
Diciassette i ministri con portafoglio:
- D'Alema e Rutelli vicepremier;
- D'Alema ministro degli Esteri;
- Rutelli ministro dei Beni Culturali;
- Mastella ministro della Giustizia;
- Parisi ministro della Difesa;
- Padoa-Schioppa ministro dell'Economia;
- Bersani ministro per lo Sviluppo Economico;
- De Castro ministro delle Politiche Agricole;
- Mussi ministro Universita' E Ricerca;
- Amato ministro dell'Interno;
- Bianchi (rettore dell'Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria) ministro dei Trasporti;
- Gentiloni ministro delle Comunicazioni;
- Turco ministro della Salute;
- Fioroni ministro dell'Istruzione;
- Di Pietro ministro delle Infrastrutture;
- Pecoraro Scanio ministro dell'Ambiente;
- Damiano ministro del Lavoro e Previdenza Sociale;
- Ferrero ministro della Solidarieta' Sociale.
Articolo precedente | Articolo successivo