Il capo dell'opposizione Demetrio Naccari interviene sulle nomine negli enti comunali

Che fretta c'era d'emanare quell'avviso?

Gazzetta del Sud - Reggio Calabria, 17.08.2003

«Com'è malvezzo di un modo sbagliato di fare politica anche quest'anno, – afferma Demetrio Naccari, capo dell'opposizione al Comune – l'avviso per le nomine negli enti comunali viene emanato ad agosto con la sordina.

È noto infatti che ad agosto professionisti reggini e la città non aspettino altro che informarsi quotidianamente presso l'albo comunale o nelle pieghe del sito internet circa le novità prodotte dall'Amministrazione comunale!!!

Certo un tempo queste procedure venivano pubblicizzate ( invio dei bandi agli ordini professionali, comunicati stampa...) per avere il risultato di mettere a conoscenza il numero più alto di potenziali interessati ma ormai le esigenze di pubblicità e trasparenza sono solo un ricordo.

Si abusa delle parole e si declama la partecipazione cittadina per operare le pratiche della politica dei politicanti e la vita democratica della città fa passi indietro evidenti». «Cogliamo noi, allora, l'occasione per informare i cittadini interessati, – prosegue Naccari – a essere nominati rappresentanti del comune presso i consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle società miste di prossima costituzione (Informatica, Tributi, Ambiente, Multiservizi) che possono produrre istanza indirizzandola alla segreteria generale del Comune entro trenta giorni dal 12 agosto.

Un'ultima notazione: per definire l'iter delle società miste da noi delineato e sostanzialmente concluso con l'Amministrazione precedente l'Amministrazione attuale ha sprecato oltre un anno di tempo; oggi puntando sull'afa ferragostana e sulla naturale distrazione dei reggini in vacanza viene emanato l'avviso per le nomine pur avendo l'Amministrazione approvato formalmente solo una delle quattro società e avendo in corso di formalizzazione la delibera delle tre rimanenti».

«Certo aspettare massimo 15 giorni voleva dire arrivare a settembre, – conclude Naccari – e questo i principi di trasparenza e pubblicità del governo dei “fasci condivisi” non poteva permetterlo. Manca l'informazione, l'acqua ma non le fosse. La fretta è fretta quando si vogliono fare le cose bene e alla chetichella, ma perché o per chi?».

 

RC 17 08 03

Pubblicato il 08/03/2005

 

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