INTERROGAZIONE n. 351 del 18/04/2013

Sul mancato completamento della Variante Ferroviaria di Cannitello

tratto da [Consiglio regionale della Calabria]

D. NACCARI CARLIZZI . Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:

la Regione Calabria partecipa alla Società "Stretto di Messina Spa" con una quota pari al 2,6% del capitale sociale;
con la delibera CIPE n. 83 del 29 marzo 2006 veniva approvato il piano finanziario per la realizzazione della cosiddetta "Variante Ferroviaria di Cannitello" quale opera destinata al miglioramento e all'implementazione del sistema della rete ferroviaria regionale, pur mantenendo le caratteristiche tecniche originarie;
con delibera n. 77/2009, il CIPE, nel quadro del mutato quadro politico nazionale, riteneva di dover ricondurre la citata opera tra quelle propedeutiche alla realizzazione del manufatto stabile di collegamento con la Sicilia, assegnando al Contraente Generale Eurolink il compito della realizzazione della ed "Variante di Cannitello";
in data 23 dicembre 2009, il Contraente Generale "EUROLINK", incaricato dalla Società "Stretto di Messina Spa", avviava i cantieri per la realizzazione della cosiddetta "variante ferroviaria di Cannitello";
nell'allegato 1 alla deliberazione 83/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, si legge che nell'ambito del progetto relativo a tale galleria ferroviaria artificiale si sarebbe dovuto provvedere, tra le altre cose, al "completo ricoprimento della galleria artificiale in maniera da ottenere un completo mascheramento, estendendo ad un ambito più vasto di alcuni chilometri, ove possibile, la riconformazione e ricontestualizzazione morfologica";
la rinnovata delibera CIPE n. 77/2009, espressamente confermava le clausole contenute nella delibera n. 83/2006;
nell'ambito della ricontestualizzazione morfologica e della riconformazione ambientale, è stata considerata la sistemazione a verde attrezzato dell'area risultante dal mascheramento della galleria artificiale e la ristrutturazione straordinaria del tratto di lungomare attiguo alla predetta galleria;
con delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio 2012, in ottemperanza alla decisione Parlamentare del 28 ottobre 2011, lo stesso Comitato per la Programmazione Economica provvedeva alla rideterminazione, in riduzione, del fondo infrastrutture, sottraendo circa 1,3 mld di euro al Ponte sullo Stretto e 337 milioni di euro alla "variante ferroviaria di Cannitello"; Per effetto di tale riduzione finanziaria, la Società "Stretto di Messina" era costretta, al fine di provvedere al finanziamento necessario alla ultimazione della infrastruttura, ad accendere un mutuo di 12 milioni e 204 mila euro da pagarsi negli 11 anni successivi; allo stato, l'opera definita "Variante Ferroviaria di Cannitello", entrata regolarmente in esercizio, non risulta completata nella parte delle prescrizioni imposte dalla menzionata delibera CIPE n. 83/2006 e 77/2009, con l'effetto di stare ingenerando viva preoccupazione tra la popolazione locale;
nonostante le rassicurazioni fornite dai rappresentanti dell'Ente locale,' sul sito dedicato all'infrastruttura stabile di collegamento, la Società "Stretto di Messina Spa" dichiarava che l'opera era stata ultimata nel mese di aprile scorso;
tale notizia veniva confermata con l'atto a firma del Sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle il quale, con provvedimento del 2 ottobre scorso, suo malgrado, era costretto a dare "pubblicità-notizia" che, in data 21 maggio 2012, la società Eurolink ha provveduto alla ultimazione dei lavori afferenti la cosiddetta "variante ferroviaria di Cannitello". sicché lo stato dell'arte è oggi rappresentato da un cantiere ormai rimosso da tempo da parte del Contraente Generale e da uno "scatolare" in cemento armato che, come è stato definito, rappresenta "un manufatto esteticamente deteriore e paesaggisticamente deturpante";
in ottemperanza al D.L. 179/2012, convertito nella legge 221/2012, la mancata sottoscrizione del previsto "atto aggiuntivo", da sottoscriversi entro 60 giorni da parte della società "Stretto di Messina spa" e Contraente Generale, ha comportato la caducazione di tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché le convenzioni ed ogni altro rapporto contrattuale stipulato dalla società concessionaria;
per effetto, l'infrastruttura stabile di collegamento tra la Sicilia ed il Continente deve ritenersi cancellata da ogni programma infrastrutturale e che, tuttavia, allo stato, l'opera definita "Variante Ferroviaria di Cannitello", pur entrata regolarmente in esercizio, non risulta completata nella parte delle prescrizioni imposte dalla menzionata delibera CIPE n. 83/2006, con l'effetto di stare ingenerando viva preoccupazione tra la popolazione locale;
la vicenda sta generando forte preoccupazione nella città di Villa San Giovanni, la quale legittimamente ritiene di potere e dovere pretendere la completa realizzazione del manufatto nei termini indicati dalla delibera n. 83/2006 del CIPE, quale atto di ristoro per i danni sofferti da quella Comunità;
a fronte di tale situazione e in un momento in cui monta tra i cittadini un sentimento ostile nei confronti della politica e delle istituzioni, occorre assumersi la responsabilità di parlare ai cittadini con il linguaggio della chiarezza ma, anche, di esercitare tutte le prerogative finalizzate a pretendere che le imprese e le società affidatarie e delegate alla realizzazione dei programmi e delle opere, portino a compimento gli impegni contrattualmente assunti;
la Regione Calabria, quale socio della compagine guidata dal Presidente Ciucci, non può chiamarsi fuori da un simile comportamento e dalla compartecipazione ad una scelta societaria che danneggia gravemente un territorio che istituzionalmente ha il dovere di tutelare;

Per sapere:

se e quando la Regione Calabria abbia ricevuto, dal proprio rappresentante presso il consiglio di amministrazione della Stretto di Messina, notizie ed informative riguardo il mancato completamento della Variante Ferroviaria di Cannitello, nei termini prescritti dal CIPE, ovvero quali iniziative intende adottare nei confronti del proprio fiduciario ove tale vicenda non sia stata segnalata all'azionista di riferimento;
quali iniziative, inoltre, ha già assunto o intende assumere allo scopo di garantire il territorio ed i cittadini di Villa San Giovanni per costringere la propria partecipata ed il Contraente Generale "EUROLINK" ad ottemperare a tutte le prescrizioni introdotte dalla Delibera CIPE n. 83/2006.

 

 

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