I tre specialisti del pool depositano la perizia chiesta dalla Procura della Repubblica

Riscontrate una serie di anomalie contabili. Ora la parola passa ai magistrati

REGGIO CALABRIA - E' corposa la perizia degli 007 della Procura della Repubblica hanno depositato martedì mattina, al sesto piano del Cedir. Gli esperti del pool che sta indagando sui oonti del Comune hanno ooncluso l'incarioo nei tempi stabiliti ed orala palla passa ai magistrati. Il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza, e i sostituti Francesco Tripodi e Sara Ombra, hanno ora sulla scrivania tutto il materiale necessario per farsi un quadro complessivo.

E lo spaccato che emergerebbe non sarebbe rassicurante. Tutt'altro, i tre periti -uno del ministero dell'interno e due di quello delle finanze - avrebbero riscontrato non poche anomalie. Ovviamente la documentazione è blindatissima, come d'altra parte il resto del fascioolo, che al momento vede unici indagati il governatore Giuseppe Scopelliti (allora sindaco della città) e l'architetto Bruno Labate (consulente esterno di Palazzo San Giorgio) per il reato di abuso in conoorso con la dirigente del settore Bilancio Orsola Fallara, morta suicida alla fine dello scorso anno. Tutto top secret dunque, o quasi.

Dalle carte infatti alcuni elementi affiorerebbero in maniera evidente. Il primo riguarda un dato generale. Ossia il fatto che tutta la partita di bilanci, dei finanziamenti e dei contributi, di qualsiasi genere, passassero e fossero direttamente controllati dal l'Ufficio finanza in assoluta mancanza di possibilità di evidenza o controllo da parte di qualsiasi altro ufficio, accesso vietato a chiunque e di qualsiasi ufficio. La Fallara. aveva blindato i computer, o meglio la rete, in cui pochissimi, e solo dal suo ufficio potevano entrare.

Insomma, per dirla in soldoni, il Comune tutto era tranne una casa di vetro, piuttostoun porto delle nebbie. E le ragioni sarebbero evidenti per i magistrati: era l'unica maniera per consentire alla dirigente di fare e disfare evitando il rischio che occhi indiscreti se ne potessero accorgere. Altro dato generale anomalo sooperto dai consulenti della Procura è che le "prassi" utilizzate dall'amministrazione comunale non sono seguite da nessun altro municipio.

Trattandosi di ispettori piuttosto esperti e che hanno controllato conti in tutta una serie di enti locali italiani, i tre professionisti hanno notato che se pure le maglie larghe della legge vengono sfruttate da tante amministrazioni quello che si è fatto a Reggio Calabria non lo hanno visto da nessuna parte. Ma come è stato speso il denaro dei contribuenti reggini e come è stato possibile accumulare un buco di bilancio di proporzioni ancora inquantificabili?

Un dato significativo lo si trova in uno dei capitoli della perizia dedicato ai soldi incassati dall'amministrazione e che invece di essere versati (ad esempio i contributi per prestazioni di lavoro) sono finiti su altri capitoli di spesa. E parliamo di decine di milioni euro. Altra questione è quella dei mutui della Cassa depositi e prestiti, accesi per finanziare lavori pubblici. Anche in questa circostanza. i finanziamenti invece di finire nelle casse delle imprese sono stati stornati su altro.

L'effetto è stato che le opere in questione in alcuni casi si sono trasformate in inoompiute, mentre le ditte si sono coperte di debiti non potendo rispondere a loro volta alle scoperture bancarie e dei fornitori. Ed in questo caso si parla di soldi delle aziende, che attraverso Palazzo san Giorgio dovevano solo transitare.

Sempre a proposito di anomalie l periti hanno trovato conferma dei pagamenti non dovuti alla stessa Fallara came componente della Commissione tributaria provinciale del Comune, e delle parcelle pagate all'architetto Bruno Labate per progettazioni mai eseguite. A questo vanno aggiunti tutti unaserie di pagamenti ad altri (professionisti, associazioni, aziende e società), che non hanno alcuna pezza d'appoggio. Infine la vicenda dei dirigenti comunali.

Gli investigatori hanno espresso forti dubbi Su alcuni pagamenti che risultano o non dovuti oppure al limite della liceità. Più di qualcosa insomma al Palazzo di città non funzionava, ed è chiaro che qualcuno ne dovrà rispondere. Tanto per cominciare gli organismi preposti al controllo, a partire dai Revisori dei oonti e per alcuni aspetti il direttore generale dell'ente. Ora, è presto dire se vi siano responsabilità di natura penale, di certo però chi doveva vigilare non lo ha fatto.

E non si tratta solo della macchina burocratica, ma anche di quella politica. La perizia della Procura è a questo punto al vaglio della magistratura. Il capo del pool, il procuratore aggiunto Ottavia Sferlazza, rientrerà in sede dalle ferie entro fine mese. Tra qualche settimana quindi si deciderà oosa fare, ci saranno degli interrogatori e successivamente sono attese le decisioni del pool della Procura.

di Giuseppe Baldessarro - il Quotidiano - 16/06/2011

Alta tensione in Comune all'arrivo degli 007

REGGIO CALABRIA. Sono arrivati due giorni fa gli ispettori, gli stessi inviati dalla Procura per indagare sul bilancio, stavolta inviati dal ministero. Due, su tre tecnici, sono entrati a Palazzo San Giorgio e hanno chiesto al
dirigente al Bilancio e al capo di gabinetto, le carte del bilancio, anche quello analitico che da tempo era stato richiesto dall opposizione in consiglio comunale, da quel centrosinistra che ha denunciato alla Procura il buco "presunto" (almeno in una prima fase) nelle casse del Comune.

«Siamo tranquilli, lavoriamo con trasparenza, dicono alcuni dirigenti di Palazzo San GiorgiO. Nessuno vuole rilasciare dichiarazioni col proprio nome e cognome il clima è pesante. È come se all'improvviso tutto fosse messo in discussione, pure i oontratti di consulenze. Stavolta gli ispettori devono certificare se c'è un danno contabile, è per questo che sono stati inviati gli ispettori dal ministero. E su questo punto è chiaro che hanno contato anhe le interrogazioni parlamentari di Franco Laratta (Pd) e di Angela Napoli (FIi). Una mossa politica certo, secondo il centrodestra, per far traballare il modello Reggio e l'ente che è stato il trampolino di lancio del prima sindaco e oggi governatore, Giuseppe Scopelliti.

Gli ispettori da due giorni intanto sono in municipio e hanno nelle mani le carte contabili, ci sono due impiegati a loro disposizione e naturalmente il dirigente che ha sostituto Orsola Fallara. Un clima pesante anche per il
neo sindaco, Demetrio Arena arrivato da meno di un mese che deve fare i conti anche oon le casse già in rosso del municipio, considerando i mancati trasferimenti. Quando si sono presentati in municipio gli ispettori c'è chi non ci credeva che erano stati inviati dal ministero.

di Andreana Illiano - il Quotidiano - 16/06/2011

 

 

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