Dopo la smentita di Laguzzi l'intervento di Naccari
Nuove prospettive per il TPL dello Stretto
Redazione
Martedì 01 Settembre 2009 17:56
Subito dopo la smentita circa la presunta notizia della soppressione di treni notturni da Reggio e Sicilia, da parte di Giancarlo Laguzzi di Trenitalia, la parola è stata presa dall’assessore Naccari il quale ha voluto sottolineare “l’importanza dei temi riconducibili all’equità e alla sostenibilità, anche nella loro traslazione sull’intero sistema di trasporto pubblico”.
L’assessore regionale si è anche soffermato sul sistema della mobilità proprio all’interno della città di Reggio Calabria per la quale ha parlato di “una prima fase tattica giunta a compimento con lo stanziamento di ingenti risorse regionali come gli 80 milioni di euro – precisa Naccari – “impiegati per l’acquisto nuovo materiale rotabile o i 160 milioni per la rete ferroviaria. Il potenziamento del chilometraggio Atam, l'acquisto di quindici autobus (cofinanziato dalla Regione al 6o%), le nuove autostazioni di Piazzale Botteghelle e Ponte della Libertà (cofinanziate al 50%).
Una menzione a parte, poi, il progetto di metropolitana leggera sopraelevata denominato "SMS". “Un'infrastruttura – spiega Naccari - a cui la Regione ha riservato per la propria parte 80 milioni di euro, ritenendola un fatto epocale per Reggio al pari del Lungomare o della nascita delle società miste per l'esternalizzazione dei servizi". “Per noi – spiega ancora Naccari – si tratta del terzo atto di un cambiamento nel sistema del trasporto urbano reggino con un progetto, quello appunto definito SMS, che consentirà di collegare la zona collinare, dove insiste soprattutto l’università, con il resto della città”.
Poi Naccari ha voluto precisare che il progetto in questione “va a regolarizzare, per restare in tema di equità territoriale, una situazione che rispetto alle città di Catanzaro e Cosenza, teneva Reggio in una condizione di inferiorità rispetto al sistema metropolitano”. “Non crediamo, pertanto di non aver peccato di lesa maestà rispetto al comune di Reggio dal momento che ci siamo limitati a impiegare delle risorse concrete a beneficio della collettività e comunque, pur sempre aperti a eventuali altri progetti che l’amministrazione stessa riterrà di qualità superiore rispetto a quella della dottrina universitaria che già ha predisposto il progetto che ci accingiamo a finanziare”.
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