Derivati regionali ai raggi x

La seduta del comitato di controllo contabile presieduto da Gallo

Riccardo Tripepi - 28/09/2010 - Calabria Ora

E’ stata tutta dedicata all’esame della documentazione relativa agli strumenti finanziariderivati utilizzati dalla Regione, la seduta di ieri del Comitato regionale di controllo contabile, presieduto da Gianluca Gallo (Udc). L’organismo ha compiuto un’ampia disamina del carteggio che gli ufficidella giunta hanno fatto pervenire e che sono stati illustrati dal dirigente Antonio Cortellaro.«Dai dati in possesso del Servizio - ha spiegato Cortellaro - risultache esistono in atto 9 contratti stipulati dalla Regione Calabria che si riferiscono ad operazioni derivate».

Nell’evidenziare come sia la Corte dei Conti che la Commissione“ Finanze” del Senato abbiano stigmatizzato l’utilizzo diffuso da parte degli enti territoriali di questo strumento contrattuale che ha carattere aleatorio con ripercussioni sulla capacità di rispettare il patto di stabilità”, il dirigente ha anche sottolineato come «i suddetti organi abbiano riscontrato, in alcuni casi, un’anomalia nella coincidenza tra il soggetto che rivestiva compiti di consulenza e quello scelto come contraente ».

Basandosi proprio su questi vizi, la Regione, sul finire della scorsa legislatura, aveva spinto diversi ricorsi contro gli Istituti di credito con i quali erano stati conclusi i contratti di finanza derivata. Era stato l’ex assessore al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi a spingere l’ente a costituirsi ingiudizio per ottenere l’annullamento dei contratti e il risarcimento del danno. Su proposta del consigliere Imbalzano (Scopelliti Presidente), si è deciso di convocare in audizione l’apposito gruppo di lavoro istituitodalla Giunta regionale, allo scopo di approfondire meglio il tema eper assumere, di conseguenza, le decisioni che si renderanno piùopportune. Il presidente Gallo, al termine dei lavori, ha spiegato: «Questo è solo il primo step di un lavoro di indagine che il Comitato ha avviato e che intende fare piena luce su una materia complessa per chiarire idubbi e gli interrogativi dei calabresi».

 

 

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