Demetrio Naccari sulla sanità: 10 domande al Governatore

10 quesiti chiari e sintetici

Al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto: Sulle mancate risposte alle interrogazioni e sulle reiterate questioni d’illegittimità dell’azione Commissariale

Premesso che

Ha depositato numerose interrogazioni nel Settore Sanità, regolarmente depositate, e per le  quali non è pervenuta alcuna risposta e non sono stati adottati atti consequenziali alle domande poste, nonostante si riscontrassero delle gravi illegittimità nella gestione;

chiede di conoscere

perché non è stato rimosso il direttore generale, Gangemi, se ben quattro relazioni (l’ultima delle quali commissionata dallo stesso Ministro della Salute al Direttore del Centro Nazionale Sangue) hanno rilevato il nesso di causalità tra il decesso del signor C.R. e la mancata eliminazione, da parte dell’Azienda, delle criticità del Servizio Trasfusionale segnalate ben dieci mesi prima allo stesso direttore generale ?

perché Scopelliti ha nominato autonomamente n. q. di Commissario ad acta i direttori generali delle Aziende escludendo i pareri dei sub Commissari ?

perché continuano a ricoprire l’incarico di direttori generali, sanitari ed amministrativi figure incompatibili come ad esempio il dg dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria che ha dichiarato in televisione (Report su Rai 3) di avere ceduto con atto notarile ai propri figli quote di partecipazione di una struttura privata di Radiologia accreditata e contrattualizzata con l’ASP di Reggio Calabria ed operante nella stessa città di Reggio Calabria o la dg dell’ASP di Reggio Calabria dichiarata incompatibile, addirittura, dallo stesso dirigente generale del Dipartimento della Regione “Organizzazione e Personale” ?

perché continuano a restare in carica i direttori generali delle Aziende che hanno chiuso i bilanci di esercizio in negativo laddove, per tale fattispecie, le norme nazionali prevedono la decadenza ?

perché il Commissario Scopelliti non ha ancora attivato la procedura per la revoca, da parte del Consiglio regionale, dell’art. 40 della legge regionale n. 47/2011, come reiteratamente richiesto da oltre un anno e mezzo dai Ministeri della Salute e dell’Economia nonché dal tavolo Massicci e, addirittura, Scopelliti, n. q. di Presidente della regione, ha votato contro una proposta di legge presentata dall’opposizione che ricalcava pedissequamente i contenuti dei pareri ministeriali e del tavolo Massicci ?

perché la Regione continua in una prorogatio di fatto del protocollo Regione/Università, scaduto da cinque anni e su cui vi è anche l’interessamento della Procura della Repubblica, e non firma il nuovo protocollo pronto da oltre un anno perpetuando così un metodo di finanziamento in contrasto con le norme nazionali vigenti in merito (e certamente negativo per le finanze regionali) nonchè con quanto riportato nello stesso nuovo protocollo che Scopelliti omette di far firmare all’Università ?

perché da oltre dieci mesi il servizio farmaceutico del Dipartimento è privo della figura dirigenziale di farmacista ed è stato ricoperto, per qualche mese, da una laureata in Scienze politiche ed oggi da uno psicologo la cui competenza in materia è tutta da dimostrare ?

perché nella struttura, divenuta oggi struttura privata accreditata, continuano ad operare medici universitari incompatibili con tale attività ai sensi delle norme nazionali vigenti in materia e non si assumono, invece, medici che non versano in alcun regime di incompatibilità ?

perché sono stati modificati i budget assegnati dalla struttura commissariale alle strutture private accreditate ?

perché non è stato sottoscritto il protocollo, pronto da oltre un anno e mezzo, che darebbe la possibilità di assegnare all’AO di Cosenza corsi per professioni sanitarie per la carenza dei quali giovani calabresi sono costretti ad andare fuori Regione ?

Reggio Calabria  22 ottobre 2013                                                             
Consigliere Regionale
Avv. Demetrio Naccari Carlizzi

 

 

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