Continua il tormento del “Morelli”

La Margherita chiede notizie precise sulla fine dei lavori, Carullo assicura il rispetto dei tempi

Reggio Calabria, 04.12.2004

Il noto primario chirurgo Mazzitelli pronto a “divorziare” dai Riuniti. Opererà a Lamezia?

Tonio Licordari

Riflettori puntati sull'Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli a circa otto mesi dal cambio di guardia. In primo piano due casi: la questione del “Morelli” e il possibile divorzio col noto chirurgo Riccardo Mazzitelli, in procinto di trasferirsi a Lamezia. L'attuale direttore generale, architetto Renato Carullo, si è trovato tra le mani la “patata” bollente del “Morelli”, l'ospedale di Sbarre, dichiarato inagibile dalla Magistratura. Si sviluppò sul problema un animato dibattito, non privo di polemiche, sulla strada da seguire: o demolizione per accelerare i lavori della costruzione del nuovo edificio o interventi-tampone sul vecchio edificio.

Carullo ha preferito la prima soluzione, disponendo nel frattempo il trasferimento dei pochi pazienti rimasti (una ventina) ai “Riuniti”, personale compreso. Non tutti a Sbarre e in città hanno accettato la chiusura del “Morelli” a cuor leggero. Lo stesso sindaco Scopelliti ha pubblicamente dichiarato la sua contrarietà. Ma il manager ha incassato l'ok dalla Commissione parlamentare della Sanità in visita a Reggio. «Sarebbe stato inutile – hanno detto i componenti della Commissione all'unanimità – sprecare risorse per tamponare una struttura destinata alla demolizione». Meglio quindi intervenire subito: via il dente via il dolore insomma.

Carullo ha assicurato più volte: i lavori del nuovo “Morelli” saranno completati entro il 31 dicembre 2004. E adesso che la data si avvicina a che punto sono i lavori? Del problema si occupa il consigliere comunale della “Margherita”, Antonio Camera, che ha scritto una lettera al sindaco Scopelliti anche a nome del capogruppo del suo partito, l'avv. Demetrio Naccari Carlizzi. Dice in sostanza Camera: «Su mandato del nostro gruppo, Naccari ed io siano andati a dare uno sguardo al costruendo ospedale ”Morelli” di Sbarre. Non avendo alcuna autorizzazione ad entrare, ci siamo limitati ad una impressione visiva. E ci siamo resi conto che la data dei primi di gennaio 2005, pubblicizzata a suo tempo a furor di popolo, non può essere rispettata».

Camera continua: «In funzione di questa nostra convinzione, che speriamo possa essere sbagliata, chiediamo però un incontro con chi di competenza per avere assicurazioni che tutto procede come previsto o per capire quale siano le iniziative d'intervento dell'Amministrazione per garantire la riapertura dell'ospedale nel più breve tempo possibile». Insomma la Margherita chiede «risposte concrete e convinte, altrimenti attiverà tutte le iniziative utili al raggiungimento dell'obiettivo, cioé l'apertura dell'ospedale in tempi più rapidi per dare risposte concrete all'intera attività». Sin qui le perplessità di Camera.

L'architetto Renato Carullo, da noi sentito, ribatte: «Ho saputo di questa iniziativa degli esponenti della Margherita, ma aspetto tavoli istituzionali per potere spiegare la situazione attuale dei lavori». Quindi sottolinea: «Ho un contratto con l'impresa che mi deve completare l'opera entro la fine del mese. E credo che, magari con qualche leggero slittamento, i tempi verranno più o meno rispettati. Ricordo che stiamo realizzando al “Morelli” un'opera molto importante per la sanità reggina». Il manager sottolinea ancora: «I servizi del “Morelli” li stiamo assicurando ai “Riuniti” con lo stesso personale. Posso affermare che l'emergenza non ci ha creato grossi problemi». Ma un problema di cui si parla in questi giorni riguarda il vertice della Divisione di Chirurgia generale.

La conferma arriva da Lamezia: la manager Carmelina Madafferi ha prodotto una delibera che prevede l'“ingaggio” del dott. Riccardo Mazzitelli, attuale primario chirurgo dei “Riuniti”, ritenuto una forza della sanità reggina. Ormai di questo possibile “divorzio” tra Mazzitelli e l'Azienda ospedaliera reggina tutta la città ne parla. L'interessato non smentisce questa voce: «A Lamezia hanno già pronto un contratto per me. Potrei anche firmarlo la prossima settimana. Non faccio comunque certo questione di soldi, ma ho sempre chiesto di poter lavorare nelle condizioni migliori. Altrimenti non ci sto». La valigia è già pronta, ma l'ultima parola non è detta. Il suo è indubbiamente un caso spinoso. Abbiamo dato la parola anche all'architetto Carullo: «Mi auguro – dice – che il dott.

Riccardo Mazzitelli, del quale sono amico ed ho tanta stima, rimanga al suo posto. Per quanto mi riguarda, i rapporti personali sono ottimi. Anche la sua Divisione ha subito qualche disagio dal trasferimento momentaneo del “Morelli”. Ma ripeto: si tratta di un'emergenza e presto tornerà la normalità». Di più non dice Carullo e Mazzitelli intende mantenere, per adesso, la consegna del silenzio: delibera e contratto sono pronti, ma otto anni ai “Riuniti” e una carriera interamente costruita in questa provincia con risultati professionali e manageriali evidenti rendono difficile e sofferta questa scelta del noto chirurgo.

A Lamezia praticamente dovrebbe cominciare da capo, ma il coraggio non gli fa certo difetto. Il direttore generale Renato Carullo ha già completato l'assetto dell'Azienda (sono stati nominati tutti i capi dipartimento) e nelle prossime settimane intende fare il punto sulla gestione dell'ospedale, affrontando anche le questioni della Cardiologia interventistica e della Cardiochirurgia che sono previste dal Piano regionale della salute, approvato dal Consiglio regionale.

 

 

Articolo successivo

Non ci sono commenti