Città Metropolitana: Senza integrazione rappresentanza territoriale a rischio !

Serve una visione condivisa dello sviluppo

E’ certamente giustificato il timore manifestato da amministratori e tecnici
 del territorio della provincia di Reggio Calabria riguardo alla possibilità
 che l’istituzione della Città Metropolitana possa creare, se non sarà
conseguita con criterio e grande attenzione, un corto circuito tra la città
di Reggio e la sua Provincia.
Il rischio di una perdita di rappresentanza dei territori, cui non faccia poi seguito una puntuale soluzione dei problemi, è concreto se ricordiamo che stiamo parlando di una vasta area che include 3 macro aree molto diverse tra loro, con forti problemi di accessibilità e all’interno della quale sono presenti realtà comunali che spesso non hanno mai dialogato amministrativamente.
Mentre la questione urbana trova riscontro nelle città di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, per la provincia di Reggio si avverte la rischiosità e la delicatezza di uno strumento che sarebbe applicato ad un area che urbana non è.
Le Città Metropolitane hanno rappresentato, nel contesto delle grandi
metropoli europee, un decisivo passaggio verso forme di governance
innovative, snelle ed efficaci capaci di realizzare interventi incisivi per
dare competitività ai territori.
Attrazione di investimenti, realizzazione di aree produttive, poli
tecnologici, utilizzo sistemico dei fondi europei, sono interventi che
dovrebbero essere in grado di trasformare le grandi aree urbane in un motore di sviluppo economico.

Ma è anche vero che la gestione delle risorse derivanti da un PON a regia
nazionale integrato da misure regionali e previsioni di spesa anche sul QSN, in assenza di una visione condivisa dello sviluppo, non sarà in grado di catalizzare innovazione e coordinare sviluppo economico e qualità sociale.
Il Piano Strategico Metropolitano previsto dalla normativa sulle città
metropolitane per delineare percorsi che favoriscano un’effettiva
integrazione territoriale e strategie per una pianificazione degli interventi
condivisa, riveste allora un ruolo delicatissimo in quanto dovrà essere in
grado di recuperare tali criticità risolvendole, pena il fallimento
dell’intero processo.

Il passaggio a città metropolitana deve allora prevedere soprattutto
l’integrazione di rapporti e relazioni che i Sindaci di Reggio e dei Comuni
della Provincia sono chiamati a mettere in atto con metodo di leale
collaborazione e oggettiva condivisione delle metodiche. In questa fase serve necessariamente un lavoro attento volto al raggiungimento di quel delicato equilibrio tra esigenze di rappresentanza e governo del territorio per far sì che l’inserimento di Reggio Calabria tra le 9 città metropolitane di
prossima istituzione sia una occasione per costruire ed integrare e non per
allontanare processi decisionali dal territorio.
Per questo motivo auspichiamo su questi temi un dibattito serio e fuori da ogni ideologia per non correre il rischio di creare un organo senza rappresentanza sostanziale. Questo e' il terreno di verifica di un comune lavoro tra regione, citta di Reggio e città della provincia

 

 

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