Calabria, il Governatore Scopelliti indagato per falso in bilancio

e sui 170 milioni di euro quantificati nelle finanze del Comune di Reggio Calabria

Giuseppe Scopelliti, governatore della regione Calabria, è indagato per falso in bilancio. Sarà indagato dai magistrati sul “caso Fallara” e sui 170 milioni di euro quantificati nelle finanze del Comune di Reggio Calabria, quando ne era il Sindaco (dal 2002 fino alle regionali del 2010). Nel Novembre scorso due deputati del Pd, Demetrio Naccari e Sebi Romeo, documentarono come la dirigente del settore finanze Orsola Fallara si era liquidata parcelle dal valore di centinaia di milioni di euro in qualità di componente della Commissione Tributaria. Un mese dopo la stessa Fallara si tolse la vita ingerendo dell’acido muriatico.

Nella scorsa primavera Scopelliti venne iscritto e interrogato per la prima volta con l’accusa di abuso di ufficio; poi tre periti individuarono altre anomalie sulle casse dello stato. Perizia cui seguì un'ispezione del governo, il cui esito è stato reso pubblico lunedì scorso. Gli ispettori del ministero delle Finanze hanno concluso con una relazione in cui si segnalano 22 irregolarità ed un disavanzo di almeno 170 milioni. Una voragine, si legge nella relazione "approssimata per difetto".

Ecco cosa hanno dichiarato gli ispettori ministeriali: Per quanto riguarda la situazione contabile dell’ente, abbiamo diverse irregolarità come l’utilizzo di artifici contabili al fine di occultare la realtà. In sostanza quando il Comune approntava la propria contabilità di previsione la riempiva di crediti. Scriveva cioè che avrebbe incassato somme che in realtà o non gli erano dovute o erano inesigibili.

In particolare nel 2010 l’amministrazione approvò un bilancio nel quale dovevano arrivare 736 milioni e 712 mila euro, ma in realtà ne incassò solo la metà, cioè 297 milioni circa. Non tornando più i conti, l’amministrazione cancellava i debiti con un colpo di penna, facendo sparire i debiti e facendo tornare i conti in equilibrio.

Ecco come ha reagito Scopelliti quando è venuto a conoscenza dei falsi su cui sarà chiamato a rispondere:  Tengo a precisare che mi viene contestato il reato di falso in atto pubblico a causa di irregolarità contabili presenti nei bilanci comunali risalenti agli anni 2008-2010. Le responsabilità che mi vengono criticate sono in realtà di tipo tecnico-amministrativo, e non riguardano la politica. Sono perciò fermamente convinto che si dimostrerà la mia totale estraneità ai fatti accaduti.

Inoltre per il “Caso Fallara” risulta iscritto nel registro degli indagati anche l’architetto Bruno Labate che percepì consulenze per svariate centinaia di migliaia di euro per progettazioni di opere mai realizzate. Anomalie reggine che lo stesso consulente ha ammesso davanti ai giudici che lo hanno interrogato nelle settimane scorse, e ai quali aveva riferito di non sapere a che titolo gli fossero stati riconosciuti quei soldi.

pubblicato su [lenvanteonline.net]

 

 

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