Appello al Ministro Matteoli perchè non riduca i fondi al Sud e ripristini le antenne

La Regione sta investendo consistenti capitali per il rinnovo del materiale rotabile

“La Regione sta investendo consistenti capitali per il rinnovo del materiale rotabile, ma non può supplire ai tagli del ministero perché il servizio sociale mobilità è di competenza del Governo nazionale! “I  nostri sforzi vanno concentrati sul ministro Matteoli, ora è lui a detenere l’iniziativa politica; ho spedito una lettera al Ministero dei Trasporti perché Altiero Matteoli intervenga sui tagli decisi nel contratto di servizio tra il suo dicastero e trenitalia: è adesso chiaro come solo la Calabria stia pagando questa scelta per l’austerity, e questo non è accettabile”. L’assessore regionale ai trasporti, Demetrio Naccari,  puntualizza  di chi siano le vere responsabilità riguardo la soppressione dei servizi  'antenna' sulla costa ionica e sul versante tirrenico da Sicilia e Calabria verso il Nord.

“E’ necessario che da più parti si intervenga presso Altiero Matteoli perché solo a lui sta adesso la possibilità di recedere dai propri intenti di risparmio, destinare maggiori risorse ai servizi su rotaia al Meridione e in Calabria in particolare, e perché ripristini i servizi ‘antenna’ soppressi dal primo di marzo – ha proseguito l’assessore regionale – la Regione sta mettendo in cantiere importanti misure, nell’ordine di decine di milioni di euro, per l’acquisto di materiale rotabile che andrà a migliorare l’offerta del servizio su rotaia nella nostra terra”.

Una importante spiegazione del quadro normativo ha infine concluso la comunicazione in materia di treni razionalizzati da parte dell’assessorato: “Ma il nostro intervento di finanziamento d’acquisto di nuovi treni regionali, non può bastare perché una cosa è acquistare treni per i calabresi, altra è intervenire per ripristinare delle corse quotidiane di treni; che è tutto un altro costo, e soprattutto materia sulla quale per legge è proibito a noi della Regione di intervenire per supplire alle manchevolezze del Ministero. Ci hanno infatti chiarito i massimi vertici di Trenitalia servizio passeggeri (nella persona dell’ingegner Giancarlo Laguzzi in un incontro tenuto a Catanzaro in data 3 marzo alla presenza dei delegati sindacali delle sigle Fast Orsa FitCisl FitCgil Ui Trasporti, Ugl) come sia per legge proibito agli enti locali di supplire alle deficienze del servizio nazionale, perché la mobilità è si un servizio sociale, ma viene considerato servizio sociale di competenza nazionale.

Intervenire con uno stanziamento di fondi per far recedere Trenitalia e, soprattutto, ministero dei Trasporti dalla decisione dei tagli delle corse, ci farebbe incorrere, come Regione, nei richiami e nelle sanzioni del Governo Berlusconi e delle autorità regolatrici del mercato dei trasporti”.


 

 

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