L’assestamento di bilancio non convince
Nessuna risposta risposta ai lavoratori e alle organizzazioni del terzo settore
Redazione
L’assestamento di bilancio che sarà portato in consiglio il prossimo 11 giugno non solo non convince per le scelte operate ma è insufficiente a coprire i reali impegni di spesa obbligatori e giuridicamente vincolanti ed i contratti di servizio in essere.
Una manovra da 105 milioni di euro per non dare alcuna risposta ai lavoratori e alle organizzazioni del terzo settore cancellati da questo assestamento nonostante quanto più volte denunciato dal Forum del Terzo Settore sulle difficoltà delle organizzazioni a continuare ad erogare servizi alle fasce più deboli della popolazione .
Sul trasporto pubblico locale i 30 milioni aggiuntivi stanziati per coprire un fabbisogno complessivo da qui a fine anno di 60 mln non garantiranno l’assenza di ulteriori tagli ad un settore che oggi più che mai necessita di interventi sistemici e di razionalizzazione per garantire ai cittadini il diritto alla mobilità. L’aleatorietà con cui si è reperiti gli ulteriori 30 mln necessari a coprire un fabbisogno complessivo annuo di 120 mln non scongiura il rischio di paralisi dell’intero settore dei trasporti.
Aldilà del sacrosanto diritto dei lavoratori della forestazione e delle Comunità Montane a ricevere il loro stipendio sorge spontaneo chiedersi che cosa si assesta in una manovra che si disinteressa dell’ emergenza occupazione e lavoro e che non copre le obbligazioni giuridicamente vincolanti per finanziare spese elettorali e di acquisto del consenso determinando così un buco nel bilancio del 2015 allorquando si dovrà far fronte a tali obbligazioni.
Il colmo è che di fronte allo scenario drammatico dell’emergenza lavoro si archivia il bilancio 2013 con oltre 5 miliardi di euro di residui attivi accompagnati da una ingiustificabile incapacità di spesa che per i fondi Por è prossima ai 2 miliardi di euro.
Si ripropone quindi per la Calabria una sorta di supplizio di Tantalo: avere davanti a se' ciò che serve e non potere usufruirne. L'unica differenza e' che nel caso della Calabria non si è all'altezza di farlo.
Demtrio Naccari Carlizzi
Articolo precedente | Articolo successivo