Reggio, Naccari a muso duro

La città è già in dissesto

Chi dice che sarebbe la fine di Reggio è perchè teme inchiesta della Corte dei Conti

pubblicato su [strill.it] il 17 /01/2014

di Stefano Perri - ''La città già si trova in dissesto''. Non usa giri di parole il consigliere regionale del Partito Democratico

Demetrio Naccari Carlizzi per definire la fase che attraversa il Comune di Reggio Calabria dopo la bocciatura del piano di rientro dei Commissari da parte della Corte dei Conti. Intervistato da Strill.it, l'esponente Democratico di area renziana, polemizza sul dibattito sollevato attorno al debito registrato nei conti del Comune parlando di ''cinismo inaccettabile''. ''Chi oggi dice che il dissesto è la fine di Reggio - accusa Naccari - lo dice perchè sa benissimo che un'inchiesta della Corte dei Conti, quella giurisdizionale, lo inchioderebbe a responsabilità e lo porterebbe a non potersi candidare o essere radiato dagli Albi professionali. Allora per evitare tutto questo fa pagare un conto salato ai reggini''.

Di seguito l'intervista integrale:

La Corte dei Conti ha bocciato il piano di rientro del Comune. Un programma lacrime e sangue che però ancora non convince. Lei che ne pensa?

Dispiace ricordare che per primi, analizzati i dati di bilancio, avevamo espresso più di un dubbio sulla sostenibilità del piano. Lo ritenevamo e lo riteniamo assai penalizzante nei confronti dei cittadini e non in grado di costituire una soluzione alle esigenze finanziarie della città che ha bisogno di servizi e investimenti e non di pagare per i 30 anni del piano le scelleratezze del passato.

La stessa vera entità del debito non è stata ancora definita, infatti, di fronte una richiesta di oltre 300 milioni fatta dai commissari sono riusciti ad averne solo 187 (cui dovranno aggiungersi oltre 106 milioni di interessi ! ). Tutto ciò significa che ci sono oltre 125 milioni di debiti che dovranno trovare ancora copertura. Sarebbe stato un carico insostenibile che i reggini non avrebbero potuto sopportare a lungo. Attendo però le motivazioni per esprimere meglio le mie considerazioni e per poter elaborare proposte .

Dietro l'angolo lo spettro del dissesto? Cosa potrebbe accadere ?

Il dibattito sul dissesto è torbido ed artificiale. Infatti nei fatti, dispiace dirlo, la città già si trova in dissesto e dire il contrario è fuorviante e non qualifica coloro che a sproposito e spesso a pagamento lo sostengono arrampicandosi sugli specchi. Guardi il dissesto comporta le aliquote al massimo, il blocco dei mutui, il blocco delle assunzioni e cosi via. Ma il piano di riequilibrio approvato comportava le stesse conseguenze. Ma il dissesto presenta anche alcuni vantaggi.

Il primo è che dura solo cinque anni e non trenta come i due piani proposti. Poi la gestione del passato viene affidata ad una triade competente in materia finanziaria che si occupa di riscuotere le imposte e di pagare i debiti, verificando con attenzione il fondamento giuridico di ogni singola richiesta creditoria. Così facendo si libera la gestione corrente in modo che chi governa si possa occupare del futuro e non del passato. Nel nostro caso le pare poco ?

Purtroppo la Commissione straordinaria, che ricordo doveva spezzare la contiguità mafiosa, si è dovuta comportare più da liquidatrice e non ha sinora potuto riprendere a governare Reggio dopo un decennio di abbandono. Se vuole gliela dico senza giri di parole. Chi oggi dice che il dissesto è la fine di Reggio lo dice perchè sa benissimo che un'inchiesta della Corte dei Conti, quella giurisdizionale, lo inchioderebbe a responsabilità e lo porterebbe a non potersi candidare o essere radiato dagli Albi professionali. Allora per evitare tutto questo fa pagare un conto salato ai reggini. Con un cinismo inaccettabile. I dati, i fatti, ciò che sta accadendo in città ci dicono questo.

Secondo lei si sarebbe fatto meglio a dichiarare da subito il dissesto?

Il dissesto non è una facoltà. O c’è o non c’è e puoi riequilibrare i conti con il piano di rientro che la Corte ha ora bocciato. Per quanto le ho detto prima  si è perso molto tempo. Se guardo l’elenco dei pagamenti effettuati con il prestito non posso che ribadire un concetto molto chiaro: tutti i debiti pagati sono quelli della ultima gestione Scopelliti a partire dal 2008. Sarebbe interessante chiedere a quale categorie di soggetti produttivi appartenevano i pagamenti effettuati. Molte consulenze e pochi investimenti. Che siano i reggini a valutare se non fosse stato meglio dichiarare il dissesto.

Il Ministro Cancellieri aveva promesso un'attenzione finanziaria particolare per Reggio. Una promessa disattesa?

Assolutamente no. Al Comune di Reggio Calabria sono arrivati oltre 65 milioni di euro dal fondo di rotazione e dal fondo per i Comuni sciolti per mafia. Sarebbero potuti servire per le esigenze immediate e per programmare una crescita futura. Evidentemente la situazione finanziaria è talmente grave che neanche la migliore volontà politica  può fare altrimenti. Ha certamente sbagliato chi ha dato mandato di presentare un piano a tutti i costi dimenticando che nel caso di Reggio si sarebbe arrivati a pagare oltre cento milioni di interessi e a bloccare qualsiasi investimento determinando il fallimento fiscale delle famiglie e la recessione per l’economia del territorio.

Ci sono città che hanno lo stesso debito di Reggio, o addirittura anche superiore, ed hanno ricevuto aiuti speciali o comunque un supporto politico più sostenuto. Secondo lei questa città cosa sta pagando ?

Vogliamo paragonarci a Roma, Napoli, Milano ma è diversa la popolazione e la base imponibile. Se vede i bilanci di quelle città si accorgerà che hanno disponibilità finanziarie in termini di cassa neanche paragonabili a quella di Reggio Calabria che è praticamente a zero. Poi, certamente, se dovessi ragionare come un investitore mi verrebbero in mente alcuni concetti.  La mancanza di credibilità di una classe dirigente che ha nascosto di tutto e di più, la mancanza di trasparenza, il mancato desiderio di ammettere i propri errori. La voglia di verità che è mancata e tuttora manca a chi ha governato per oltre dieci anni la città. Lei presterebbe i suoi soldi ? E’ una valutazione che andrà fatta nel futuro, dobbiamo ricominciare a parlare di cose che esistono e non di cose che non esistono come negli ultimi dieci anni.

Si parla di regia politica dietro il Commissariamento, quasi una procedura scientificamente indirizzata a colpire Scopelliti ed il blocco sociale che ha governato la città negli ultimi dieci anni. Lei cosa ne pensa?

Siamo alla fantascienza. Lo  scioglimento di Reggio inizia con un Prefetto che è il cognato dell’allora ministro di Giustizia del PDL e viene decretato per le decisioni della giunta Arena, continua alla giunta Scopelliti, che sono addirittura arroganti e assolutamente inadeguate. In questi anni Scopelliti e co. hanno invece beneficiato di un sistema che li ha protetti oltre ogni misura e non  dobbiamo parlare di blocco sociale ma di una piccola casta di beneficiati che ha operato contro gli interessi della città ed ancora non ha pagato. In dieci anni hanno fatto di tutto slegati da qualsiasi regola o criterio persino logico e il problema è che gli è stato consentito mentre noi reggini dovremmo oggi pagarne le spese.

Eppure il Governatore non sembra affatto preoccupato. Pochi giorni fa si è detto disponibile ad un election day il 25 maggio, escludendo l'ipotesi di una proroga del Commissariamento. Lei cosa ne pensa? Secondo lei Palazzo San Giorgio è pronto per tornare alla democrazia o c'è ancora qualcosa che va messa a posto ?

La democrazia è sempre un bene e della spensieratezza di Scopelliti mi compiaccio per lui ma non ci credo. Sarebbe incoscienza o una consapevolezza singolare di essere al di sopra delle regole per chissà quali meriti arcani. Ma ci pensa, un politico spensierato che da Sindaco ha prodotto il più grande debito pro capite del mondo, da Presidente della Regione ha perso ingenti fondi comunitari, da Commissario per la sanità ha fallito con il piano di rientro e nel contempo è sotto la lente di tutte le autorità di controllo e giudiziarie previste nel nostro ordinamento giuridico!

Ed il Pd è pronto alle Comunali ? Dopo le primarie pare si siano calmate le acque, ma di ferite parte ce ne sono ancora diverse. Che fase attraversate?

Il PD aveva ereditato dai partiti che sono confluiti una sorte di sindrome che ha impedito in questi anni di avere una proposta adeguata. Una sorta di debolezza a proporre un’alternativa al modello Scopelliti. Alcuni di noi hanno posto il problemama solo oggi si sta cercando di costruire veramente un partito. Il PD dimostrerà di essere pronto mi pare invece che la situazione amministrativa sia ancora da stabilizzare. Leggo di pseudo esperti che dopo aver contribuito a fare sbattere la città ancora danno pareri. Dobbiamo uscire dall'idea primitiva che un uomo solo, sindaco o presidente, possa fare miracoli. Serve invece un programma di lavoro dove si dica cosa si vuole fare per la città.

Avete ancora da svolgere almeno due importanti appuntamenti elettorali interni. Il primo è la scelta del candidato alle Comunali reggine. Lei è per le primarie ? Di partito o di coalizione ? Si sono già fatti dei nomi, qual è quello che la convince di più?

Le primarie sono il metodo di selezione dei candidati scelto dal PD è consacrato nello statuto. Chiunque dica altro propone un racconto di fantasia. Ripeto, farei le primarie associando un programma di lavoro dettagliato. Facendo così scegliere ai reggini il cosa e il come, oltre che il chi. Se si fa squadra il nome verrà da solo senza preferenze personali che oggi non aiuterebbero.

L'altro appuntamento è il congresso regionale. Qualcuno ha indicato lei come uno dei possibili candidati. Lei sarebbe disponibile o lo esclude ? Come si comporterà la componente renziana, anche qui di nomi se ne son fatti già un po', come si sceglierà?

Sia io che Demetrio Battaglia abbiamo rinunciato negli ultimi mesi alle proposte pervenute di candidarci alla segreteria del partito. Credo che il segretario debba essere fuori dalla mischia delle prossime regionali e ricostruire il partito. Per parte mia mi sono sempre sentito un amministratore e come tale desidero connotarmi. Credo che il ruolo dei partiti tradizionali sia oggi ridotto e la politica si può qualificare con la capacità di proporre soluzioni e nuove politiche pubbliche. La componente renziana, nella nuova fase con Renzi segretario, punterà a offrire una proposta per il buon governo della Regione e a celebrare primarie vere.

 

 

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