I Bronzi senza casa
Mancano 6 milioni e il museo non parte
Redazione
La ditta fiorentina Cobar spa non vede soldi da mesi e chiude il cantiere. Lavori completati per il 90%
Le statue ospitate, supine, presso il palazzo del Consiglio regionale. Il governo ha bloccato i fondi
Una delle 15 opere che dovevano dare lustro al150esimo anniversario dell'Unità, l'ammodernamento del Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio sullo Stretto, ha subito in settembre un brusco stop.
Gianluca Ursini Reggio Calabria, l'Unità
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Chiude la ditta fiorentina che aveva portato a termine il 90 % dei lavori, la Cobar Spa: non vede soldi da mesi. Mancano 11 milioni di euro per completare un cantiere che originariamente ne doveva costare 15, con costi lievitati fino a 24 milioni. <
Oltre 100mila visitatori per il 2010», precisa la Sovrintendente Beni Culturali per la Calabria, Simanetta Bonomi. Tutti a casa. Però adesso la ditta toscana ha chiuso
il cantiere, inviato le lettere di licenziamento alle maestranze locali e fatto rientrare in sede i propri operai, proprio quando il Museo era quasi ultimato: pronto l'innovativo quarto piano in aggiunta, con un tetto trasparente che dall'atrio fa contemplare il cielo dello Stretto appena entrati; un moderno roof garden con caffetteria, pannelli, supporti multimediali video che spiegano la storia della Magna Grecia, olo grammi per mostrare la figura completa dei reperti: tutto quello
che serve a un museo per diventare una esperienza di divulgazione storica.
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Così una opera artistica unica al mondo, le statue in bronzo meglio conservate dell'antichità, paragonabili solo al Poseidon di Capo Artemisia del Museo di Atene, rimangono parcheggiate. Che poi, caso unico, non ce la si può nemmeno prendere con i politici locali: la Regione, su 11 milioni mancanti, ha dato disponibilità per 5, già sbloccati; impeccabili al ministero, a detta di esponenti del Pd calabrese come l'ex sindaco Naccari: sia l'allora ministro Francesco Rutelli che sbloccò i primi fondi, che i successori.
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Pubblicato il 17/10/2011
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