Presentazione del libro

'Il federalismo indeterminato'

Sabato 18 settembre alle 16:30 a Palazzo San Giorgio il prof. Marco Causi (vice presidente della Commissione Bicamerale sul Federalismo),  l’economista Antonio Lirosi (direttore generale del Gruppo Parlamentare del PD) ed il prof. Francesco Russo (docente Facoltà di Ingegneria Università di Reggio Calabria) presenteranno il mio libro: Il Federalismo Indeterminato, diritti nazionali o diritti geografici?.

Il federalismo fiscale è oggi la questione nazionale per eccellenza e il punto di crisi e di preoccupazione maggiore per il futuro del Mezzogiorno. Il testo che sarà presentato è lo sviluppo di un lavoro con cui ho cercato di capire, senza pregiudizi, cosa potrà accadere con l’attuazione della legge delega sul Federalismo e quali correttivi una politica nazionale responsabile e un Mezzogiorno credibile devono prospettare. Spero che questo libro possa contribuire a chiarire una questione su cui sinora si è fatta tanta demagogia senza il necessario approfondimento.
 
Il federalismo fiscale in un Paese con forti divari territoriali comporta un costo in termini di equità. Non se ne parla abbastanza e il problema dei costi è stato affrontato solo dal punto di vista dell’impatto della riforma sui conti pubblici e non sui diritti delle persone. Un federalismo responsabile invece affronta il tema dei divari e si formatta verso uno schema cooperativo. Un federalismo non orientato costituzionalmente si avvicina al modello del federalismo competitivo e rischia di avvilire i diritti sociali e civili che diventano variabili e territoriali, l’eguaglianza perde anche il profilo di confrontabilità ed equivalenza delle prestazioni dei diversi sistemi autonomistici e diventa un diritto senza contenuto minimo, determinato dalla ricchezza del territorio che si abita. Il paradosso è che tutto ciò avviene con un sistema tributario unitario e quindi con ricadute paradossali che nel testo sono sviluppate.

Per questi motivi ho pensato di capire meglio, alla luce di un’analisi economica della riforma, cosa può diventare il federalismo fiscale in Italia, quale federalismo è possibile a Costituzione vigente, quali effetti può dare la legge delega; a partire dalla rilettura di Richard Musgrave, onnipresente dalla relazione di accompagnamento alle numerose sortite di Roberto Calderoli, confrontando la lezione di Ronald Coase con il problema delle esternalità immateriali del Mezzogiorno, analizzando l’adeguatezza dei nuovi criteri (costo standard e perequazione incompleta della capacità fiscale). Realizzando simulazioni e confrontando proiezioni si arriva a verificare il grado di diseguaglianza tradotto dalla riforma sui territori e la sua compatibilità con i principi costituzionali. Tentando anche un’applicazione della teoria dei giochi al federalismo e chiudendo con le conclusioni dell’analisi economica.

I dubbi che nascono non riguardano solo il futuro del Mezzogiorno ma il pericolo che l’Italia rimanga un Paese bloccato, che rinuncia al futuro e si accontenti di avvitarsi attorno ad una cultura egoistica, per la quale ognuno difende i propri privilegi e rinuncia a scommettere su un nuovo progetto. Al Paese serve invece un federalismo dei cittadini e non dei territori, coerente con la tradizione italiana delle autonomie locali ma orientato sul piano costituzionale. 

 

 

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